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Crediti: hm_UTa su Twitter.

Era successo tutto così velocemente. Troppo confusionario per la mente di chi non si aspettava un simile evento nel Multiverso, di chi avrebbe dovuto custodire quei fogli dove le cose dovevano procedere come previsto, dove non ci dovevano essere intoppi e nuove strane sorprese. Non andò come previsto, quella volta.
Dream aprì di scatto gli occhi. Sentì un'ondata di negatività espandersi vicino a lui, troppo vicino. Sapeva che a breve sarebbe stata la fine.
Ink era davanti a lui, rivolto di spalle rispetto alla posizione dell'altro scheletro. Fresh gli era poco distante e sia i suoi compagni che i rivali sembravano star guardando davanti a loro, come se ci fosse qualcuno.
Dream riuscì a mettersi su un fianco; trascinò il corpo pesante sulla neve, fino a trovare un punto dove la visuale non fosse bloccata dalle gambe di Ink.
L'orrore si dipinse sulla sua faccia. Non sapeva più cosa fare.

(T/n)'s pov.

Sentivo lo sguardo di Papyrus addosso. Era duro, di chi voleva solo spegnersi in pace, di chi aveva visto l'inferno. Lo sguardo di chi era stato deluso in passato e che, ancora una volta, lo era stato. Mi girai dove mi era più comodo: vedevo gli sguardi stupiti di Blight e Fellswap, quelli poco sorpresi di Dust e Horror. Fellswap addirittura fece un passo indietro come per stare più all'erta; Blight fece una smorfia.
Era vero allora. Non lo sapevano. E non sapevano neanche dove fossi stata e come fossi tornata, a giudicare dalle loro espressioni.
Il mio sguardo tremava mentre li guardavo uno a uno. Davvero mi aveva portato davanti a loro come preda?
No, no. Guarda di qua, dolcezza.》
Nightmare, con la punta del tentacolo, mi diede un leggero colpo sulla tempia, facendomi girare dalla parte opposta. Aprii e richiusi gli occhi per la scossa, poi mi soffermai sullo sguardo dei miei compagni.
Dream era a terra. Era scioccato. Aveva rivisto il fratello dopo tanto tempo e capii che era più debole di quanto avessi mai potuto immaginare. Vedermi poi con lui lo aveva ancora più traumatizzato; non vedevo più quella voglia di far tornare il fratello come prima. Vedevo solo terrore.
Sugli occhiali di Fresh la scritta cambiò improvvisamente e vidi una gocciolina di sudore colargli lungo il viso. "Oh-no".
Il mio sguardo però era fermo su Ink. Sussultai quando lo vidi rimettere a posto la boccetta arancione. Aveva fatto un gesto inprovviso e si stava leccando la punta del pollice, aveva la mano leggermente graffiata. La sua espressione era bianca, vuota, ma ero sicura che fosse cambiata rispetto a come era prima che arrivassimo. Aveva le orbite quasi completamente nere e le pupille -bianche- si vedevano a malapena. Non appena si leccò la punta del dito, chiuse e riaprì gli occhi di scatto. Ora un punto di domanda e un esclamativo gli si erano formati nelle orbite, prendendo il posto delle pupille, rispettivamente nella sinistra e nella destra. Adesso ci guardava con fare preoccupato.
Avevo il fiato sospeso, ero tanto scioccata quando Dream lo era del fratello.
Trattenni il fiato; sentivo come se fossi stata davanti a qualcosa e avessi fatto finta di non vederlo. Era come un brutto sogno. Quelli di quando ti svegli, al mattino, col fiato corto e gli occhi spalancati per la paura; capisci che è giorno e non hai più paura. Ti calmi, ti rendi conto che ciò che hai sognato era qualcosa di stupido e irrealizzabile, ma la tua paura in quel momento era reale.
Quando cerchi di nascondere il male che hai provato e lo shock di un incubo tenti solo di ingannare te stesso.
E proprio come realizzi di star mentendo a te stesso, realizzai che non provava davvero niente. Che era un essere vuoto, che sarebbe andata diversamente se fosse stato degno del nome "persona". In quel molento provava davvero quello che aveva esternato tramite le boccette o era solo una scusa, un velo sotto cui coprirsi?
Forse non aveva provato niente nel vederci e niente nel sapere che il compagno era in quelle condizioni. Aveva dovuto bere una delle sue boccette per sentire qualcosa, per far vedere a me e a se stesso che sentiva qualcosa. Pretendeva di essere sopreso e additura scioccato in quel modo, pretendeva di provare delle emozioni vere.
Sentii un brivido lungo la schiena. Come può chiunque, davanti a una situazione del genere, non provare nulla...? Come fa una persona -uno scheletro- del genere a essere il protettore degli Universi? Come poteva... Non provare niente?
Non capivo. Non capivo cosa gli passasse per la testa e se effettivamente stava pensando a noi o a se stesso. Se stava pensando a me, o se il suo ego glielo impediva.
Delle lacrime minacciarono di uscire. Mi chiedevo se avessi fatto tutto quello per niente, se cercassi di rimanere positiva per persone del genere.
Mi chiedevo tante cose e se sarei stata in grado di rispondere a tutte quei punti di domanda che mi si formavano in testa.

Emotionless - [Ink!Sans x Reader]Where stories live. Discover now