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Merida si guardò intorno e si rese conto che c'era qualcosa di strano.
Merida: Edward, dove stiamo andando? Sei sicuro di dove stiamo andando?
Ma Edward non le rispose
Merida: lasciami almeno il braccio
Ma Edward non le rispose nemmeno stavolta.
Merida mollò la presa e lo guardò
Merida: Edward! Che ti prende? Non ti ho mai visto così
Edward: Merida fidati di me, tra poco rivedremo gli altri e torneremo a casa
Merida si limitò ad annuire ma qualcosa in lei le diceva di stare in guardia così si avvicinò a Edward e gli prese la mano.
Merida: Edward, guardami negli occhi e dimmi cosa provi per me
Edward si voltò e la guardò.
Merida: Edward, dove mi stai portando
Edward: a casa
Merida: a Dunbroch?!
Edward: no, nella tua nuova casa dove rimarrai per l'eternità
Edward le indicò una sorta di altare su cui c'era una targhetta con inciso il nome della ragazza
Merida: ma che cavolo......tu non sei Edward
Edward scoppiò in una risata e in un lampo di luce nera si trasformò in Aaron.
Aaron: non rivedrai mai più Edward perché l'ho ucciso con le mie mani parecchio tempo fa, da quando l'ho rapito e portato qui, ha voluto ribellarsi al mio volere e quindi mi sono sbarazzato di lui
Merida a quelle parole le si spezzò il cuore e si inginocchiò a terra
Merida: sei un mostro
Aaron: sei fredda mia cara, lascia che ti scaldi un po'col mio mantello
Aaron estrasse dalla casacca un mantello rosso e, dopo averlo roteato due volte per aria lo lanciò sulla ragazza.
Stava per esserne avvolta ma improvvisamente, col suo teletrasporto, il viandante errante giunse in suo soccorso spostandola, e il mantello cadde a terra avvolgendo una lucertola che con un sibilo sempre più soffocato svanì
Merida si rialzò e vide il viandante errante che cercava di proteggerla combattendo Aaron.
Merida fece scivolare via il mantello e vide la lucertola trasformata in una statua di carbone per poi divenire un cumulo di cenere
Merida: il mantello trasforma tutto in cenere, ecco a cosa stava architettando..
In quel momento Aaron, che era riuscito a immobizzare il viandante errante si avvicinò alla ragazza e la prese per un braccio strattonandola per condurla all'altare non prima di indebolirla un po'coi suoi poteri.
Il viandante errante si riprese e sentendo la ragazza che chiedeva aiuto e che cercava di ribellarsi dalla stretta del nemico si scagliò contro di lui e riuscì nuovamente a salvarla e a farla spostare.
Aaron era fuori di sé, quel viandante gli aveva rovinato più volte i suoi piani. Aveva superato ogni limite di sopportazione.
Lo prese per il colletto della tunica e lo guardò dritto negli occhi con odio.
Aaron: miserabile intruso! Ora me lo pagherai cara
Aaron fece partire dei fulmini giallo dagli occhi.
Il viandante errante cercò di ribellarsi ma rinunciò subito perdendo i sensi.
Merida cercò di intervenire ma Aaron la fermò con un incantesimo.
Poi si concentrò sul viandante portando a termine il suo operato.
Ad un certo punto finì il suo fulmine dagli occhi e il corpo del viandante si illuminò di quella luce e poi esso cadde a terra senza vita.
Aaron: ora non ci darà più fastidio. E ora a noi due

Continua......

Angolo autrice

Suspence!!!!!!

Oggi sono diventata Diabolik! Vi faccio soffrire un po'

Vi è piaciuto?

Volete uccidermi?

Che accadrà?

Alla prossima!

Big Four Pirates: The New RevengeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon