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CONTENUTI ESPLICITI

ANDY

La bottiglia gira e sembra non fermarsi più. Gira ancora, piano, per poi rallentare lentamente e fermarsi su di me e... Ryan. Il cuore inizia a battere veloce nel petto e sento lo sguardo di tutti bruciare su di noi. Vedo Rye alzarsi e andare direttamente verso l'armadio. Mi volto verso Jessica e la vedo mentre mi fa l'occhiolino, spronandomi ad andare con Rye.

Mi alzo mordendomi il labbro, cercando di tenere a bada l'ansia. Mi dirigo verso di lui e alle mie spalle c'è un silenzio tombale. I suoi occhi mi stanno scrutando da testa a piedi mentre mi aspetta all'entrata della cabina armadio.

Apre di più la porta per farmi passare e poi entra anche lui chiudendosi l'anta dietro di se. Accendiamo la piccola lucina che illumina giusto I nostri sguardi. Appoggio la schiena al muro e incrocio le braccia al petto alzando lo sguardo verso di lui.

"Ehm... questa situazione è imbarazzante." dice interrompendo il silenzio nonostante fuori si sentano le voci degli altri.

"Sono solo sette minuti." rispondo irritato. Appoggia la schiena alla parete di fronte alla mia e punta I suoi occhi nei miei. Cerco di sostenere il suo sguardo e sembrano secondi interminabili.

"Senti Andy io..." inizia a parlare e una luce di speranza illumina I miei occhi. Abbassa lo sguardo a terra e inizia a torturarsi i pollici.

"Non posso stare senza le tue labbra." completa la frase e in meno di un secondo si avventa su di me e unisce le sue labbra alle mie chiudendomi tra il suo corpo e il muro.

Vorrei respingerlo, vorrei urlargli contro di allontanarsi da me, di dirmi la veritá su quello che prova, su quello che vuole veramente. Ma non ci riesco. Non riesco a far staccare e sue labbra dalle mie, non riesco a respingerlo. Ricambio il bacio e, dopo poco, si stacca da me.

"Sapevo non avresti resistito." sussurra sorridendo per poi tornare sulle mie labbra. Schiudo le labbra e lui spinge con forza la sua lingua dentro la mia bocca. Mi stacco da lui e faccio scendere le mie labbra sul suo collo baciandolo fino al bordo della sua camicia per poi tornare su. Un gemito involotario gli esce dalla bocca mentre la sua mano si posa sul mio fianco, passando sotto il tessuto della mia maglietta.

Vorrei strappargli i vestiti di dosso ma qualcuno ci interrompe bussando «ragazzi, i sette minuti sono finiti.» Rye sbuffa allontanadosi da me per poi aprire l'anta dell'armadio e uscire scocciato. Appena esco anche io, tutti gli occhi sono su di noi.

"Forse dovevamo dargliene altri trenta di minuti." interviene Jessica.

"Anche due ore considerando lo stato delle loro labbra. Si stavamo mangiando la dentro." dice Jack indicando la cabina armadio.

"E anche considerando lo stato del loro joystick posizionato la sotto." Mi sento avvampare e sono quasi sicuro di essere rosso come un pomodoro in faccia. Sorrido timidmente e faccio per sedermi affianco a loro ma la voce di Mikey mi interrompe.

"Sembrate due anime in pena, andate nella vostra tenda vah, vi copriamo noi col prof domani mattina." dice scuotendo la testa e, appena volto lo sguardo verso Rye, noto I suoi occhi illuminarsi. Corre verso di me e mi prende per un braccio facendomi alzare bruscamente. Usciamo da qua e corriamo tra gli alberi facendoci scappare qualche risata e qualche bacio.

"Andiamo nella mia tenda, è più isolata rispetto alle altre, non ci sentiranno." annuisco e continuiamo a correre fino alla sua tenda. Entriamo e subito riprendiamo a baciarci.

Mi fa stendere dolcemente sul suo sacco a pelo e si posiziona sopra di me, tra le mie gambe. Andiamo avanti a baciarci e lui fa scendere la sua bocca fino al mio collo. La sua mano passa sotto la mia maglietta e stuzzica dolcemente la mia pelle facendomi rabbrividire. Appoggio la testa all'indietro e serro gli occhi man mano che lui tira sempre più su la maglietta.

Gemo e sento il suo corpo staccarsi dal mio. Alzo gli occhi e lo vedo. Le labbra arrossate a causa dei baci, I capelli arruffati. Si mette in ginocchio sopra di me e si toglie la maglietta dandomi una visione più che piacevole. Appoggio una mano sul suo petto e la faccio scendere fino all'orlo dei suo pantaloni per poi slacciarglieli.

Sorride e si morde il labbro inferiore apparendo ancora più sexy. Si abbassa I pantaloni e li lancia da qualche parte della tenda per poi tornare a baciarmi. Mi toglie la maglietta e inizia a lasciare una scia di baci lungo tutto il mio petto. Continua fino ad arrivare alla cerniera dei miei jeans, l'abbassa e slaccia il bottone tirandomi via i pantaloni. Torna su di me e afferra l'elastico dei miei boxer abbassandoli, lasciando la mia erezione libera. Si lecca le labbra e poi alza il suo sguardo su di me. È come se mi stesse chiedendo il permesso, ma dal mio sguardo ha già capito tutto. Torna a baciarmi vicino all'inguine per poi iniziare a lasciare una scia di baci su tutta la mia intimità eccitandomi ancora di più, ma lo fermo.

"Sei sicuro?" Chiedo ansimante. Sarebbe la prima volta per lui e sì,mi preoccupo.

"Tu non preoccuparti." dice avvicinadosi alle mie labbra.

"l'importante è che tu goda." sussurra e cazzo, sto andando in iperventilazione se va avanti così. Sorride e torna a lavorare con una mano sulla mia intimità per poi iniziare a lavorarci con la bocca. Il calore delle sue labbra mi fa gemere all'instante e butto la testa all'indietro.

Stringo gli occhi e inarco la schiena a ogni suo piccolo movimento. Sento le sue labbra appropiarsi della mia erezione e non c'è sensazione migliore di questa. Sento una strana ma bella sensazione inpossessarsi del mio corpo, una scarica elettrica e poi eccomi. Butto fuori tutto il piacere che mi ha regalato lui in questo momento, seguito da un piacevole orgasmo. Apro gli occhi e lo vedo mentre sorride soddisfatto.

"Cazzo" dico ansimante "niente male come prima volta."

"Ora tocca a me però." controbatte e subito dopo mi ritrovo lui completamente disteso sopra di me senza boxer. Mi bacia e fa scivolare una sua mano lungo tutta la mia coscia facendomi attorcigliare la mia gamba attorno la sua vita. Scende a baciarmi il collo e poi torna su fermandosi a qualche millimetro dalle mie labbra.

"Lo vuoi?" Sussurra con gli occhi chiusi. Non rispondo ma glielo faccio capire attorcigliando anche l'altra gamba alla sua vita, spingendo il suo bacino contro il mio. Sorride e in una frazione di secondo è dentro di me. Una leggera fitta di dolore si fa spazio lungo il mio fondoschiena ma ciò viene subito spazzato via dal piacere. Spinge lentamente e appoggia la sua fronte alla mia tenendo gli occhi chiusi. Geme, io porto le mie mani dietro la sua schiena e lo spingo sempre di più verso di me. Inarco la schiena facendo scontrare i nostri petti e poi lo supplico.

"Ti prego più... più veloce." gemo ancora e lui sorride. Si stacca leggermente da me e posiziona bene le sue braccia ai lati della mia testa. Poi inizia ad aumentare la velocità, è sempre più dentro e io lo accolgo con gemiti sempre più frequenti e acuti. La sua è una tortura, ma è la tortura perfetta per me.

"Andy... sto per venire..." ansima sulle mie labbra e sta per uscire ma lo blocco tenendolo dentro di me.

"Vieni dentro se ti fa più comodo." sussurro sorridendo per poi mordermi il labbro. Lui sorride di ricambio e, dopo gli ultimi due colpi viene dentro di me seguito da un orgasmo. Appoggia ancora la sua fronte alla mia e rimaniamo così. Lui sopra e dentro di me, io con le gambe allacciate alla sua vita, entrambi senza fiato.

"Andy..." dice interrompendo il silenzio. Si stacca leggermente da me, giusto per guardarmi negli occhi e poi sorride.

"Io ti amo."

Don't Let Me Go // 𝐆𝐚𝐲 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐲 Where stories live. Discover now