34. (Haley)

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Appena mi aprì la porta, gli saltai addosso come al solito. Ben mi afferrò saldamente per le cosce, richiudendo il portone con un calcio. Io gli strinsi i capelli tra le dita e cercai subito la sua bocca.

Mi era mancato il suo sapore sulla mia lingua, le sue mani decise ma delicate accarezzarmi il corpo.

Ci sdraiammo sul divano senza staccarci l'una dall'altro. Era evidente che anche io gli ero mancata e questo mi riempiva di gioia.

Afferrai il bordo della sua felpa e la tirai verso l'alto. Ben si staccò dalle mie labbra, afferrò l'orlo e mi aiutò a sfilarla.

Mi alzai a sedere, togliendomi maglione e canottiera insieme, restando solo in reggiseno.

Lui tornò avidamente sulle mie labbra e io mi distesi nuovamente sotto il suo peso. Avevo la pelle d'oca per il freddo, ma appena il mio petto si scontrò con il suo, un fuoco mi divampò dentro. La sua pelle era calda, i muscoli marcati e le mie mani ne esplorarono ogni cavità.

La sua bocca iniziò a scendere sul mio corpo. Con una mano mi spostò il reggiseno e prese a succhiarmi un capezzolo. Un gemito uscì dalla mia bocca. Il suo sguardo si posò sui miei occhi. Io strinsi le labbra, avvampando dalla vergogna, ma lui mi sorrise. Quanto era sexy il suo sorriso.

Iniziai ad alzare ed abbassare il bacino, andando incontro alla sua erezione e sentendola sempre più forte contro i miei leggings di pelle.

Le sue mani arrivarono alla mia pancia e, in un secondo, il resto dei miei vestiti fu gettato sul pavimento.

Le sue dita erano già dentro di me, le muoveva in circolo, delicatamente, mentre il mio respiro si faceva sempre più affannoso.

Continuava a guardarmi mentre godevo sotto il suo tocco magico. Ero completamente sua, come gli avevo promesso.

«Ben» ansimai. Non sarei resistita ancora per molto.

Lui si alzò, capendomi al volo. Si slacciò i pantaloni e sfilò tutto ciò che ancora aveva addosso.

Poi tornò su di me, puntando alle labbra, e mi baciò con foga. Risposi anch'io con tutta l'energia che riusciva a trasmettermi quel ragazzo dannatamente affascinante.

Mentre la mia lingua lo distraeva, mi girai e presi posizione sopra di lui, come avevo già fatto in passato.

Mi guardò divertito mentre anch'io sorridevo, affondando lentamente in lui.

Chiuse gli occhi, gemendo per il piacere. Iniziai a dondolarmi e lui posò le mani sui miei fianchi, rafforzando ogni mio movimento.

Mi protesi verso di lui, gli posai un bacio sulle labbra e poi andai a stuzzicargli l'orecchio destro.

Poi le sue spinte diventarono più violente, i nostri respiri più affannosi. Non riuscivo più a trattenere i gemiti in gola, così mi lasciai andare, finché anche lui non urlò di piacere con me.

ONE NIGHT || Benjamin Mascolo ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora