8. (Haley)

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Nei giorni seguenti non avevo fatto altro che pensare a Ben. Camminavo per il campus con l'ansia di vederlo sbucare dietro l'angolo. Sarah continuava a ripetermi mille volte al giorno di non mettermi nei casini con lui, ma non potevo mentire a me stessa. Quel vuoto nel petto che sentivo c'era per causa sua. Perché sì, mi mancava. Avrei voluto avere delle spiegazioni da lui, dei chiarimenti che non mi avessero lasciato con mille dubbi in testa. D'altra parte, però, mi avrebbe fatto male scoprire che la verità era quella che temevo di più: che mi avesse portata a casa sua solo per scopi sessuali. Forse, allora, era meglio così. Non dovevo più pensare a lui.

E poi dovevo ammetterlo: un po' mi mancava.

«Hai intenzione di mangiare qualcosa o continuerai a fissare il muro ancora per molto? Abbiamo lezione tra meno di mezz'ora.» La voce di Sarah mi riportò alla realtà.

«Che cosa pensi?» mi domandò Zac curioso.

«A niente» gli sorrisi.

«Sì, come no. Stavi pensando a lui, di nuovo» sbraitò Sarah scendendo dalle ginocchia di Sam. Fece il giro del tavolo e si sedette al mio fianco. «Toglitelo dalla testa una volta per tutte.»

Sospirai, per poi rivolgermi a Sam: «Quanti anni ha Ben?»

«Venticinque, come me.»

«Non frequenta l'università?»

«Sì, fa ingegneria, ma raramente segue le lezioni. Preferisce studiare a casa.»

«Come mai a venticinque anni ancora non si è laureato?»

«Ok. Ora basta, non ne posso più di sentire parlare di Ben» fece Sarah esasperata.

«Perché ce l'hai tanto con lui? Non ha fatto niente di male» tentai ancora.

«Ha ragione Haley. Non è successo niente» mi appoggiò Sam. «Gli ho fatto una bella ramanzina e mi ha assicurato che non aveva cattive intenzioni. Ben avrà anche mille difetti, ma le bugie non le sa dire.»

Appena sentii le parole di Sam, il mio cuore perse un battito. Ben non mi aveva portata a casa solo per approfittare di me. L'aveva fatto per aiutarmi. Ma forse questo io lo sapevo già, avevo solo bisogno di una conferma.

«Ecco, lo sapevo. Non glielo avresti dovuto dire.» Sarah si prese la testa fra le mani. «È di nuovo imbambolata a immaginarsi il suo bel viso.»

***

Quel pomeriggio, per distrarmi, Sarah mi costrinse ad andare al centro commerciale con lei. Doveva comprare un regalo per il compleanno di Sam e un vestito da mettere alla sua festa.

«Secondo me stai esagerando. State insieme solo da un anno. Non credo sia il caso di spendere tanti soldi per un regalo.» Sapevo già che non mi avrebbe dato retta, ma provai lo stesso a farla ragionare.

«I soldi non sono un problema. E duecento dollari non sono troppi, questo bracciale è bellissimo» esclamò lei euforica.

Sembrava veramente contenta del regalo che aveva scelto e io non potevo non appoggiarla.

«Dai, vieni! Andiamo a comprarci un vestito.»

Come sempre quando l'accompagnavo a fare shopping, tornai a casa con vestiti che, se non fosse stato per Sarah, non avrei mai pensato di comprare.

Per la festa scelse un vestito argento semitrasparente, con un profondo spacco sulla schiena. Anche il mio vestito era semitrasparente, ma era nero, un colore decisamente meno appariscente del suo. Pensandoci, i colori dei nostri vestiti descrivevano un po' noi stesse: a Sarah piaceva essere sotto gli occhi di tutti e si divertiva un mondo quando la gente parlava di lei. Io invece preferivo rimanere in secondo piano, anche se con lei di fianco era difficile.

«Quando Sam ti vedrà con quel vestito, non vedrà l'ora di togliertelo» sghignazzai.

«Oh no, dovrà aspettare. Prima voglio godermi la serata nel mio bellissimo outfit.»

«Ci sarà anche Ben, vero?» domandai. «Non che m'interessi, giusto per saperlo.»

«Sì, ci sarà» rispose guardandomi storto.

«Cos'hai contro quel ragazzo? Che cosa ha fatto per meritare il tuo disprezzo?»

«A parte portarsi a letto ogni sera una ragazza diversa, niente.»

«Anche tu quando non stavi con Sam ti portavi a letto ogni sera un ragazzo diverso. A volte anche due. E all'inizio lo facevi anche quando eri fidanzata.» Mi pentii subito di averlo detto. Sapevo che Sarah non andava fiera di quel periodo della sua vita. Forse era per questo che non gli piaceva Ben, perché gli ricordava chi era stata.

«Scusa. Non volevo.»

«È solo che non voglio che ti illuda troppo con lui. Non vorrei che ci rimanessi male. E poi è il migliore amico di Sam, diventerebbe tutto molto... complicato. Sia se dovesse accadere qualcosa tra di voi, sia se accadesse tra me e Sam.»

Aveva perfettamente ragione. Non volevo essere la causa dei problemi tra lei e Sam. Dovevo stare lontana da Ben.

ONE NIGHT || Benjamin Mascolo ||Where stories live. Discover now