☪︎⋆Theerty Six˚✩

302 26 6
                                    

Erano le 3 di notte ed io stavo beatamente dormendo sul petto del mio fantastico ragazzo, quando un telefono squillò

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Erano le 3 di notte ed io stavo beatamente dormendo sul petto del mio fantastico ragazzo, quando un telefono squillò.
Lo presi e vidi dal numero che era Namjoon.
"Hyung dai, non ti ubriacare più e non mi chiamare alle 3 di notte..."
Dissi esasperato, pronto per chiudedere la chiamata.
"Tae non riattaccare, non sono ubriaco, sono sveglissimo e ho scoperto delle cose nuove che ti interesseranno sicuramente, dovete venire sia tu che Jungkook adesso, a casa di Jin. Muovetevi è importante."
Sospirai, non avevamo avuto nemmeno il tempo di rientrare dalle vacanze primaverili, che già iniziavano i problemi.
"Va bene Hyung ci vediamo fra 10 minuti. Ciao."
Lui mi salutò e chiusi la chiamata.
"Kookie svegliati dobbiamo andare."
Dissi scuotendolo piano e alzandomi poi dal letto.
"Ma dove?"
Disse con la voce impastata dal sonno e alzando la testa per potermi guardare con i suoi occhietti mezzi addormentati.
"A casa di Jin Hyung, vogliono dirci qualcosa riguardante noi due."
Dissi, per poi mettermi le pantofole.
Lui sospirò rumorosamente facendo affondare la testa nel cuscino.
Subito dopo si alzò.
Non ci curammo neanche di vestirci, andammo direttamente in pigiama e in vestaglia.

A casa del mio amico erano già tutti riuniti attorno a un tavolo tondo in legno, nel frattempo Namjoon stava guardando dei fogli, Jin stava facendo del caffè per farci riprendere dal sonno, mentre gli altri erano mezzi addormentati e incazzati.
Soprattutto Yoongi.
Dopo che tutti ebbero bevuto la bevanda preparata dal nostro Hyung, iniziò la vera riunione.
"Allora adesso mi spiegate perchè cazzo mi avete fatto venire fino a qua nel cuore della notte, quando domani c'è scuola e mi devo svegliare presto."
Disse il ragazzo dai capelli verde menta, da poco tinti,  arrabbiato.
"E tra le altre cose stavamo pure scopando."
Disse Jimin alzando un dito.
"E stai un po' zitto, che cazzo."
Disse Yoongi, dando uno schiaffo sulla coscia del ragazzo dai capelli color carota.
L'altro rispose con uno schiaffo sul braccio.
"Ou voi due finitela."
Disse Jin sgridandoli.
"Si grazie ragazzi, ma non c'era bisogno di tutte queste parole."
Disse Hoseok alzando le braccia al cielo.
"Comunque noi siamo qua perchè sono riuscito a capire cosa sono gli oggetti che c'erano sui comodini di Lisa e Jennie."
Disse Namjoon iniziando il suo discorso.
Prese un telecomando e premette un tasto, grazie al quale si aprì una lavagna interattiva.
Sembrava di stare in classe.
Vidimo la foto di un grande libro in cuoio rosso con delle decorazioni dorate ai lati.
Si vedeva che era molto antico.
Doveva avere almeno mille anni di storia se non di più.
"Quello che avete davanti a voi, ragazzi miei è un grimorio scritto dal Re Salomone."
Disse indicando il grande manoscritto di fronte a noi.
"Che cazzo è? Il re Salmone?"
Chiese Hoseok confuso.
Namjoon parve alterarsi.
"Non Salmone, Salomone."
Disse pronunciando piano ogni lettera di quel nome in modo che il ragazzo dai capelli neri capisse.
"È uno dei re più celebri che si trovano descritti nell'antica Bibbia.
In pratica in questo grimorio, Salomone ha appuntato un sacco di incantesimi, formule magiche, sigilli, che lui conosceva e anche una buona parte dei tipi di demoni che esistono nell'Inferno.
Come lo riconduciamo a Jennie? Semplice.
Se nel libro ci sono degli incantesimi, allora ne è stato usato uno per invocare quei 3 demoni che hanno distrutto metà della nostra Accademia."
Disse Namjoon per poi passare ad un'altra immagine.
In effetti il tutto corrispondeva alla perfezione.

"Scusatemi ma io avrei una domanda."
Disse Yoongi alzando una mano.
"Che cos'è la Bibbia."
"Oh Signore mio."
Beh siamo in tema.
Disse Jungkook al mio fianco, si sbattè una mano in fronte, visibilmente irritato dalla domanda fatta dal suo Hyung.
"Ma non hai proprio un po' di cultura in fatto di religioni eh?"
Chiese il ragazzo biondo ossigenato, ironico.
"Quelli che bestemmi tu ogni giorno."
Disse Jimin, dando un'altra manata sul braccio del fidanzato, per attirare la sua attenzione.
"Ah capisco quelli Dio, Gesù, Madonna..."
Disse elencandoli.
"Esattamente."
Namjoon li guardò storti.
"Ma la Bibbia non è..."
Jimin lo zittì subito.
"Non ti preoccupare faglielo intendere in questo modo sennò ci vogliono anni per spiegarglielo."
Rispose il povero Jimin sospirando esasperato.

"Vabe andiamo avanti, allora dicevo...invece quello specchio è usato per aprire i portali tridimensionali."
Namjoon lo indicò.
"Ah adesso capisco, ecco come faceva a vedere quella figura, nel castello al ballo d'inverno, quella volta."
Dissi, ricordando quella scena e iniziai a tremare, era da tempo che non ci pensavo e adesso i ricordi mi stavano colpendo come lame affilate.
Jungkook vedendo che mi ero agitato, mi abbracciò immediatamente.
"Dunque ora passiamo alle due armi presenti nelle camere delle due ragazze, Lisa ha un arco con delle frecce, mentre Jennie una spada con delle incisioni greche sopra la lama.
Bene quei due strumenti sono molto potenti e risalgono alle due guerre principali della storia, la spada al periodo greco, parliamo dunque della guerra di Troia e quindi anche della prima guerra fra Bene e Male, mentre l'arco con le frecce furono usate nel tardo Medioevo e quindi la seconda guerra.
Tutte e due le battaglie sono ricollegabili fra loro perchè c'erano due reincarnazioni dell'Oscurità sulla terra. Sono armi leggendarie con poteri straordinari e sono state realizzate proprio all'Inferno, imbevute nelle acque dello Stige, il fiume dell'oltretomba."
Fece una pausa.
"Io e Jin abbiamo scoperto che ci sono state altre guerre sempre per lo stesso motivo, ma per adesso sappiamo di sicuro da dove provengono le loro armi."

Ascoltammo tutti rapiti da tutte quelle storie, ma una domanda mi sorgeva spontanea.
"Siccome ho capito che anche noi dovremo combattere, beh come facciamo a sconfiggerle?"
Ci pensò su poggiando il dito medio sul mento e restando in quella posizione.
Sicuramente nemmeno lui lo sapeva ed era questo il problema.
Non sapere come sconfiggere il Male.
Tutti stettimo in un silenzio di ghiaccio, quasi assordante.
"Con un Sacrificio."
Disse Jin ad un tratto, con lo sguardo perso nel vuoto.
Era stato zitto per tutto quel tempo e di solito lui era un logorroico peggio del fidanzato.
Aveva un'aura macabra intorno a sè.
Quelle tre parole erano bastate per farmi gelare il sangue nelle vene e se non avessi avuto Jungkook al mio fianco, che con il suo calore era peggio di una stufa elettrica, probabilmente sarei morto di ipotermia.
"In che senso scusa?"
Chiesi preoccupato.
"Uno di voi due deve morire."
Disse indicando me e Jungkook, puntando su di noi il suo sguardo inquietante, privo di emozioni.
Quello non era Jin.

ɓℓσσ∂ ɱσσɳ ~ƭαεҡσσҡ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora