☪︎⋆Twenty three˚✩

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Yoongi's pov

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Yoongi's pov.
Presi la spada e mi tuffai.
Non mi importava del fatto che stavo per combattere contro un mostro infernale, mille volte più grande di me, avevo solo un pensiero in mente.
Salvare Jimin.
Seguivo il demone in ogni suo movimento, era velocissimo e si muoveva fluido sott'acqua, il mio povero compagno era ancora legato fra i suoi tentacoli, aveva smesso di opporsi alla sua forza, sicuramente per via della stanchezza e anche perchè, essendo sott'acqua aveva finito l'ossigeno disponibile nei suoi polmoni, era svenuto ed ora sembrava una bambola, senz'anima e senza vita.
Dovevo tirarlo al più presto fuori dall'acqua.
Raggiunsi finalmente il demone e iniziai e pugnalarlo ripetutamente nella schiena, ma le sue squame erano troppo dure e trafiggerle con la spada non fece altro che infastidirlo ancora di più.
Le forze stavano venendo meno e il diavolo si era ormai girato nella mia direzione, pronto a divorarmi, anzi a divorarci, dato che dopo aver mangiato me, sarebbe andato dritto dritto da Jimin.
Non volevo finisse così. Non avrei mai immaginato una morte così, combattendo contro un abitante degli inferi, certo mi faceva molto onore essermi sacrificato per proteggere la mia Accademia, i miei amici ecc...ma io avrei voluto morire per cause naturali, magari dopo una vita passata accanto alla persona che ho sempre amato.
Jimin.
Pensai fosse uno uno scherzo del mio crudele destino, morire proprio accanto a lui.
È in questo momento che pensi a cose in cui non hai mai creduto, per esempio al Destino a un Dio qualsiasi, da qualche parte dell'universo e inizi a pregare, per una salvezza che sai anche tu, non arriverà mai.
Sono sempre stato un tipo cocciuto e anche in quel caso continuai a non credere nè agli dei, nè al destino. Se dovevo morire, sarei morto secondo i miei ideali, ma mi ricredetti, dato che prima di chiudere gli occhi definitivamente, arreso a quel crudele fato, che l'amuleto attorno al collo di Jimin iniziò a brillare di luce propria, una luce biancastra, che ci investì in pieno.
Mi sentì come rigenerato e riacquistai le forze, se il medaglione funzionava, sigificava che Jimin era ancora vivo e questo mi diede una carica in più per poter sconfiggere Forneus.
Recuperai la mia spada e mi avventai contro il mostro marino.
Lo colpì da tutte le parti, adesso ero più forte, più agile e potevo respirare sott'acqua.
Dopo vari minuti decisi di infliggergli il colpo mortale.
Gridai per darmi più carica e con tutte le mie forze conficcai la mia arma, molto più tagliente di prima, dentro la schiena del mostro lui gridò a sua volta, ma dal dolore.
Un urlo che fece smuovere gli abissi del lago.
Il demonio si dissolse in una nube bianca e io potei finalmente recuperare Jimin, che era libero dai suoi sporchi tentacoli e lo portai in superficie.
Lo feci sdraiare sul terreno e cominciai a premere sul suo petto ripetutamente, per cercare di fargli sputare l'acqua.
Ma non funzionò.
Temetti il peggio.
"Ti prego jimin svegliati."
Esclamai piangendo e scuotendolo, non sapendo più cosa fare.
Arrivato a quel punto, l'unica cosa da fare era la respirazione bocca a bocca.
Gli allargai le labbra e ci poggiai di sopra le mi, spinsi l'aria nella sua bocca, fin quando non fu lui ad alzarsi di scatto, per poter tossire ed espellere l'acqua nei suoi polmoni.
Andai a prendere subito una coperta e quando ebbe finito di vomitare tutta l'acqua, lo coprì e e lo abbracciai facendogli poggiare la testa sul mio petto.
Lui scoppiò a piangere ed io gli baciai la testa mentre gli accarezzavo la schiena facendo dei movimenti circolari.
"Sei stato bravissimo."
Dissi, mentre cercavo di riscaldarlo e di confortarlo.
Piansi anch'io, non lo nego, ce l'eravamo vista brutta e adesso eravamo di nuovo iniseme.
Eravamo ancora vivi. 

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