☪︎⋆Nine˚✩

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Dopo aver sentito tutta quella storia, decidemmo di tornare a casa di Jungkook, non mi fidavo ancora a lasciarlo da solo, non dopo quello che era successo.
Mentre mettevamo apposto le varie cose cadute o distrutte dalla lotta contro il demone, chiesi: 《hai capito qualcosa riguardo quello che ha detto il preside?》
"In realtà non molto, però se dovesse avere ragione ed io sono quello che contiene l'oscurità e tu la luce, allora perchè se le due forze sono equilibrate fra loro, io prima ho avuto l'attacco più forte della mia vita?"
Mi chiese sedendosi sul divano.
"Bella domanda, beh forse perchè stai crescendo e hai bisogno di tenere a bada il tuo potere."
Risposi provando a indovinare.
"Non centra, il male come il bene è un'entità equilibrata che segue un proprio ritmo, non ha senso che dopo dei "piccoli" attacchi, c'è ne sia uno grande come questo, capace di far evocare persino un diavolo.
C'è qualcosa di strano in me."
Disse mettendosi una mano sotto il mento.
Dopo attimi di silenzio dissi:《eppure a me sono sempre piaciute le stranezze.》
Lui mi guardò un po' stranito.
Dopo sorrise e poggiò le sue labbra sulla mia guancia.
"Grazie. Nessuno mi aveva mai detto certe cose. A pensarci bene, nessuno aveva mai cercato di capirmi o di aiutarmi."
Rispose, riflettendo.
"Io ci sarò sempre per te Kook, ricordalo."
Risposi alzando gli occhi dal caminetto.
Lui mi guardò e poi sorrise.
"Anche io voglio esserci sempre per te Tae."
Disse prendendomi le mani fra le sue.

"Kook posso chiederti una cosa?"
"Dimmi TaeTae."
Rispose girandosi verso di me.
"Siccome non mi fido a lasciarti da solo, posso dormire con te stanotte?"
Chiesi, preoccupato.
"Certo Taehyung, ma stai tranquillo non mi succederà nulla."
Rispose alzandosi per andare in cucina a preparare qualcosa da mangiare.
Dopo aver cenato ci sdraiammo sul divano e mi addormentai quasi subito, cullato dal calore del caminetto e dal suono della TV accesa, ma poi sentì delle braccia circondarmi il bacino ed aprì improvvisamente gli occhi.
"Tae ho paura."
Disse Jungkook, mettendo la testa nell'incavo del mio collo, nascondendosi.
Stava tremando.
"Tranquillo Kookie, se ritorna gli do' una bella mazzata, così si ricorderà per sempre che usare il tuo corpo per salire dagli abissi dell'Inferno  fino in superficie, per poi spuntare in casa tua,  non è un bene, soprattutto se c'è un Tae incazzato con lui."
Lui rise.
Era come un suono melodioso, angelico, l'avrei ascoltato per l'eternità.
"Grazie ancora per tutto."
Mi disse un po' imbrazzato, giocherellando con i fili della sua felpa.
"Ti ho promesso che ti avrei aiutato e lo sto facendo."
Risposi, accarezzandogli una guancia.
"Ora dormiamo, siamo entrambi stanchi e abbiamo bisogno di riposo."
Continuai.
Siccome entrambi avevamo paura di andare al piano di sopra, presimo delle coperte e ci coricammo sul divano, almeno se dovevamo scappare eravamo già pronti.
Ci sdraiammo, lui dalla parte dello schienale ed io dall'altra, sentì un braccio circondarmi la vita e mi girai.
"Puoi dormire sul mio petto se vuoi, così stai più comodo."
Disse Jungkook facendo un sorriso innocente.
Annuì semplicemente e lo abbracciai appoggiando poi, la testa nell'incavo del suo collo e sentendomi subito protetto e riscaldato.
Era una sensazione nuova quella che stavo provando.
La sensazione che qualcosa di più profondo si stava creando fra me e lui.












Sono soft.

ɓℓσσ∂ ɱσσɳ ~ƭαεҡσσҡ~Where stories live. Discover now