☪︎⋆Therteen˚✩

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Jungkook's pov

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Jungkook's pov.
Mi sedetti sul davanzale della mia finestra, ad ammirare l'alba che stava sorgendo, era così bella, con quei colori e quei raggi così caldi, che rompevano il freddo della notte appena passata.
Amavo l'alba, forse ancora più dei tramonti,  perchè segnalavano che un altro giorno stava arrivando ed io potevo vivere un pò di più, sperando che i miei attacchi arrivassero il più tardi possibile.
Non ne avevo più avuti da quel giorno, ma avevo paura che tornassero, ancora più forti.
Mi girai verso il letto dove stava dormendo Taehyung, ormai eravamo diventati inseparabili.
Era così bello, il viso sereno, senza preoccupazioni.
I capelli dello stesso colore del sole, erano sparsi sul cuscino, con una mano si toccò un occhio e sbadigliò, segno che si era svegliato.
Sembrava proprio un bambino, ma poi eccolo che si alzava e diventava un adulto, caricandosi dei pesi e delle preoccupazioni altrui e mai si lamentava, mai pensava a se stesso.
Dovrei la vita a Tae, ha fatto molto più lui in questi due mesi, che mio padre in tutta la mia vita, troppo spezzato dal dolore di aver perso la donna amata, per potersi occupare di me, il suo unico figlio.
"~Kookieee~"
Cantilenò Taehyung.
Come ogni mattina, quando dormiva a casa mia,  voleva che lo abbracciassi e non so perche lo facesse, ma non mi dispiaceva per niente.
Andai sul letto e allargai le braccia in modo che lui potesse venire da me, mi prese per i fianchi e mi strinse forte, per poi appoggiare la testa nell'incavo del mio collo.
Gli accarezzai i capelli e gli posai un dolce bacio fra di essi.
"Tae dobbiamo andare a scuola."
Gli dissi, staccandomi per guardarlo in viso e fargli una carezza sulla guancia.
"Non voglio uff, mi alzo solo se mi fai copiare i compiti."
Mi disse sorridendo.
Quel suo bel sorriso quadrato, che mi provocava mille brividi su per la schiena, appena lo vedevo.
"Vabene, basta che ti alzi."
Dissi staccandomi e andando a prendere i compiti, mentre lui entrava in bagno.

La professoressa Jeon Soyeon entrò in classe e noi ci alzammo per accoglierla, anche se la trovavo una cosa un pò razzista, dato che quando entravamo noi lei non si alzava e nè ci dava il benvenuto.
"Ragazzi, oggi vorrei presentarvi due nuove compagne, che staranno con noi per i prossimi due anni.
Jennie, Lisa fatevi avanti."
Le due ragazze fecero il loro ingresso in classe e devo dire che erano molto carine, a primo impatto.
Una di loro, quella che ho capito si chiamava Jennie, aveva i capelli castani e gli occhi verdi, mentre l'altra era bionda, con gli occhi grigi.
"Jennie, cara, puoi andarti a sedere dietro Jungkook.
E invece Lisa, puoi sederti dietro Taehyung."

Alla ricreazione, stavo tranquillamente mangiando il mio panino, quando mi sentii toccare il braccio.
"Ehm scusa, Jungkook giusto?"
Mi girai e annuii con la testa, finendo di masticare il panino.
"Potrei chiederti un favore?"
Mi chiese, con voce gentile.
"Si dimmi."
Risposi, dopo aver ingoiato.
"Ecco, siccome sono nuova...non è che oggi pomeriggio mi faresti fare un giro della scuola?"
"Oh, ehm ecco..."
In realtà dovevo andare a casa di Jimin e Tae,  insieme agli altri per studiare e poi fare un pigiama party.
Taehyung sentì tutto e disse:《Kookie se vuoi andare non preoccuparti.
Puoi sempre venire dopo.》
Lo so che lo disse solo per far contenta la ragazza, perchè sapevo che lui voleva che ci fossi anch'io oggi pomeriggio.
Ero così preso dall'imbarazzo che accettai la proposta della ragazza dietro di me.
Poco dopo iniziammo a parlare del più e del meno e stessa cosa fece Tae con Lisa.
Vederlo mentre parlava con quella ragazza mi provocò una strana sensazione al petto, ma decisi di lasciar perdere.
Il pomeriggio arrivò presto e portai Jennie a fare un giro della scuola, le mostrai tutte le aule l'infermeria, la palestra, i campi per giocare a pallavolo, calcio e golf, le feci vedere gli immensi giardini pieni di fiori colorati e curati nei minimi dettagli, dai giardinieri dell'Accademia e come ultima tappa il Laghetto delle Sirene.
Credo fosse la mia parte preferita di tutta la struttura, ci venivo spesso per leggere, per stare in tranquillità o anche solo per pensare;
il vero spettacolo era la sera, quando migliaia di lucciole illuminavano il lago così tanto che, non serviva neanche la luce dei lampioni.
Le Sirene non si facevano quasi mai vedere, non so perchè, forse si vergognavano, però quando ne avvistavi una o ti si mostrava, era una bellezza per gli occhi.
Vedevi le loro code dai mille colori sguazzare nell'acqua, poi salivano in superficie e cominciavano a intonare una dolce melodia.

"Allora ti piace il posto?"
Chiesi sedendomi sulla panchina accanto a Jennie.
In tutto quell'arco di tempo, parlando del più e del meno, avevamo legato molto.
Era come se mi conoscesse da molto tempo, come se in qualche modo fossimo legati da qualcosa di molto profondo.
"Si è stupendo e le materie mi fanno impazzire, adoro studiarle."
Disse eccitata.
"Già anche a me piacciono molto, qual'è la tua preferita?"
"Demonologia."
Sorrise.
Era carina quando sorrideva, gli occhi che quasi si chiudevano la rendevano ancora più tenera e dolce di quanto non fosse già.
Continuammo così per un tempo che mi parve infinito, poi guardai l'orario e sbiancai,  ricordandomi che dovevo andare dagli altri.
"Scusa Jennie si è fatto tardi, spero che potremo parlare un'altra volta."
Dissi alzandomi e inchinandomi.
"Di niente Jungkook, se devi andare vai, ci vediamo domattina?"
"Perfetto."
Dissi e scappai.
Corsi a casa dei mie amici e suonai al citofono.
Mi aprì un Taehyung con i capelli tutti spettinati, cinti da una fascia con scritto "Gucci" di sopra, un pigiama bianco a pois neri e le ciabatte con dei pupazzi a forma di leoni di sopra.
"Adorabile" -pensai.
"Si può sapere dove sei stato è da 3 ore che ti stiamo aspettando.
Un giro dovevi fargli fare, non 30."
Disse stizzito.
Ecco lo sapevo che non voleva che andassi con quella ragazza, cosa che mi diede anche abbastanza fastidio, perchè io potevo fare ciò che volevo, non eravamo mica fidanzati e poi era stato lui a dirmi di accettare la proposta di Jennie.
Sapendo però, come era fatto Tae, lasciai cadere il discorso, per non aprirne altri e fare polemiche.
"Scusa, ho avuto un inconveniente."
Dissi salendo un gradino.
"Come vuoi."
Rispose infastidito, per poi spostarsi dalla porta, lasciandomi entrare in casa.
Quando fa così non lo sopporto.

Jennie's pov
Osservai tutta la scena dietro un albero, vicino casa dell'amico di jungkook.
Ero riuscita a farli litigare.
Come primo inizio andava benissimo.
"Sei stata bravissima."
Commentò Lisa al mio fianco.
"Grazie, lo so, ma dovrò fare di meglio se voglio riuscire a conquistarlo."
Detto questo tornai a casa, con il cervello pieno di idee per poter prendermi il cuore del piccolo ed innocente Jungkook.

ɓℓσσ∂ ɱσσɳ ~ƭαεҡσσҡ~Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum