Taehyung è un ragazzo speciale.
Ha dei poteri magici, che però deve imparare a controllare.
Durante la sua adolescenza subisce due grandi lutti, quello del padre e quello della madre.
Ritrovatosi orfano alla sua giovane età, decide di andare in un...
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Sono passati ormai 5 anni da quando mia madre è morta. All'inizio non era facile accettare il fatto che c'erano altre persone che vedevano quello vedevo io o che avevano dei poteri. Poi col passare del tempo sono uscito dalla mia bolla, perchè non potevo rimanere a lutto per sempre e così decisi di cominciare a stringere amicizia con persone della mia età, ma anche più grandi di me, eh beh è stata un'esperienza fantastica. Iniziavo ad abituarmi all'idea che in quella scuola nessuno ti considerava un mostro o un poco di buono, come facevano le persone nella mia città o nel mondo in generale. Là eri semplicemente te stesso. E dovrebbe essere sempre così.
Mi svegliai pronto ad una nuova giornata di scuola, oggi avremmo dovuto provare un nuovo tipo di materia, dato che ero al penultimo anno e non vedevo l'ora di sapere in che cosa consisteva. Dopo essermi vestito con l'uniforme scolastica, andai in camera del mio migliore amico. Era arrivato qui 4 anni fa e da allora abbiamo un rapporto molto stretto, "fraterno"oserei dire. Come al solito stava ancora dormendo, così mi buttai sul letto di peso e iniziai a chiamarlo e a fargli il solletico, fin quando lui non si scocciò di avermi sopra la schiena e decise di farmi cadere giù. Dopo aver fatto colazione entrambi ci avviammo verso l'Accademia. Ci fermammo nel giardino difronte il portone principale, ancora chiuso, incontrando gli altri nostri amici. Jin e Namjoon, come ogni mattina, si tenevano per mano, con le loro fedine a fare capolino fra le loro dita, stavano insieme da quando li avevo conosciuti. Hoseok e Yoongi, invece, dopo averci salutati andarono parlare in "privato" di una cosa importante. Anche quei due erano fidanzati, ma si stavano lasciando, non so per quali motivi, ma questo poteva giovare molto a Jimin, dato che aveva una piccola cotta per Yoongi da tipo...sempre? Finalmente il portone della scuola venne aperto e noi entrammo, lasciando gli altri andare nelle loro classi. Io e ChimChim, (un soprannome che diedi a Jimin tempo fa) ci dirigemmo verso gli armadietti. Guardai l'orario e mi accorsi che ero in ritardo, così presi il mio amico biondo per il polso e iniziamo a sfrecciare per i corridoi, ma la mia corsa venne bruscamente interrota, subito dopo a causa di una brutta caduta. La mia. Mi massaggiai la testa con una mano e dopo essermi ripreso dalla botta, notai che davanti a me c'era una persona, aveva capelli viola e un visino carino, dolce direi. Smisi di osservarlo e mi alzai togliendomi la polvere dai pantaloni color bordò. "Scusa non volevo farti cadere, è che sono in ritardo." Dissi dando una mano al ragazzo a rialzarsi. "È tutto ok, scusa me, non guardavo dove andavo." Il ragazzo prese la mia mano e si alzò. Ci guardammo negli occhi e i suoi erano veramente belli, due pozzi neri, penetranti, profondi e seducenti. Mi riscossi da questo contatto visivo e dai pensieri che vorticavano nella mia testa, solo grazie a Jimin, che mi tirò per un braccio e mi fece continuare a correre verso la nostra classe.
