||capitolo 34|| Ritorno

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TN's Pov

Non so come si chiama questa emozione, ma non è sicuramente tristezza. Sono all'ospedale con Takeshi, fuori dalla camera dove si trova mio padre . Pensavo fosse morto, invece è in coma. Ha avuto lo scontro con quel Ghoul di classe SSS e non è andata tanto bene, così mi ha raccontato Shinohara. Osservai il vuoto, pensando a cosa fare appena entrata in stanza. Non mi ricordo granché di quando ho visitato il cadavere di mia madre, ero troppo piccola. Ma so che è diverso rispetto a molti anni fa. Papà c'è sempre stato per me, e sapere che è entrato in un coma mi fa sentire ancora peggio.

Aprono la porta, è il dottore. <<Signorina Koutarou>> fece un breve inchino. Il suo sguardo era rassicurante, dolce, aveva un aspetto buono. Sapevo che mio padre sarebbe sopravvissuto se fosse stato nelle mani di questo dottore. Mi alzai e mi inchinai per ringraziarlo, finché non entrai in stanza.

1 lettino, molte macchine intorno, mio padre sdraiato che dorme. Per prima cosa guardai i battiti, che mi incuriosivano dal rumore che emetteva la macchinetta.Era regolare. Sta solo dormendo profondamente,senza più avere la volontà di svegliarsi. Alcune parti del corpo erano fasciate, altre ingessate. Non era messo tanto bene.  Takeshi per rispetto rimase fuori,e con questo l'ho ringraziato molto. Sussurrai un "papà" e appoggiai la mia mano sulla sua. Mi sedetti sulla sedia di fianco al letto e lo osservai. Sembrava fosse passato un millennio da quanto tempo lo osservai, in realtà sono passati solo 2 minuti. Iniziano a scendere le prime due gocce, finché non divenni una cascata. Sono silenziosa quando piango in pubblico, quindi non singhiozzai granché. Entrò qualcuno. Era Juzo.

Mi appoggiò la mano sulla spalla e mi rincuorò. <<Vedrai che si risveglierà TN>> io e lui non parliamo quasi mai di cose serie, questa è una di quelle rare volte che dialoghiamo senza riderci sopra. È davvero speciale per me. <<Come hai fatto a sopravvivere te?>> Ero fredda, continuavo a osservare il corpo di mio padre addormentato in un lungo coma. <<Non ho avuto l'occasione di incontrare quel Ghoul>> sembravamo ipnotizzati da lui, visto che neanche Juzo gli toglieva gli occhi di dosso. Mi alzai, e uscii dalla stanza senza salutarlo. Presi per mano Takeshi e uscì dall'ospedale. <<TN aspetta perché vai di fretta?>> Stavo camminando molto velocemente, pensavo solo a una cosa: vendetta. Vorrei solo essere brava quanto un'investigatore di classe speciale per poter almeno fargli qualche ferita profonda a quella bestia. Ormai però non posso più fare niente...è inutile. Finalmente mi fermai. Ma non perché lo decisi io, ma perché vidi una figura in lontananza a me famigliare. Solo con una caratteristica diversa...aveva i capelli bianchi. Mi avvicinai ancora di più,lasciando stare il mio povero amico,e scoprì che quella figura era Kaneki. Gli corsi in braccio, dio se mi era mancato. Cademmo. <<TN sei la solita>> la sua risata era qualcosa di calmo per me, e mi era mancata tanto. Lo guardai con nostalgia, e una lacrima percorse tutto il mio viso. <<Ehi non piangere>> il suo sorriso mi rincuorò ancora di più. Le sue mani avvolgevano il mio viso e lentamente le nostre labbra si toccarono dopo tanto tempo. Dio quanto mi era mancato. Approfondì il bacio, e per comodità gli accarezzai i capelli. Erano soft, molto soft. Ci staccammo per respirare, aveva il fiatone. E non solo lui. Osservai in giro e lo riguardai. Scoppiammo a ridere quando ci siamo resi conto di essere per terra. <<Ti aiuto a rialzarti>> disse e si alzò per primo. Mi porse la mano e mi alzai. Solo ora ci pensai. <<Perché sei sparito dal nulla?>> Tornai seria. Mi serviva dirlo. Si passò una mano sul braccio e rise nervosamente. <<Quella volta,in quella casa,sei sparita dal nulla, allora ti cercai. Ho trovato la cantina, ma ci rimasi chiuso dentro. Finché qualcuno non mi ha liberato>> oh...mi dispiace. E chi era quel qualcuno? E perché sei un Albino? Ho in mente molte cose da chiedergli, ma si anticipò lui. <<E quello?>> Disse indicando Takeshi <<chi è?>> Mi voltai. Takeshi era tutto rosso in faccia e appena notò che anche io lo stavo guardando sorrise nervosamente <<Mi hai per caso tradito?>> Era ironico, infatti scoppiammo subito a ridere. <<No, lui era intrappolato in quella casa. Gli ho dato una sistemata e insomma ora vive da me>> l'espressione di Kaneki era qualcosa da fotografare, i suoi occhi spalancati su di me mi fecero agire di colpo. <<N-no non pensare male!! Lui dorme sul divano>> e risi nervosamente nel tentativo che mi creda. Fortunatamente è così buono che ha annuito convinto.

Takeshi senza esitare si avvicina a noi, squadrando Kaneki. <<E-ehm, Kaneki, lui è Takeshi-kun. Takeshi, lui è Kan->> <<Lo so TN>> mi fermò Takeshi. Be' scusate se volevo presentarvi. Sono piuttosto a disagio in questo momento,che probabilmente se avessi davanti uno specchio mi confonderei con un pomodoro. Ken si inchinò davanti a Takeshi, in segno di rispetto a quanto pare. <<Piacere di conoscerti>> questo è il Kaneki che conosco, gentile, dolce, simpatico. Ma, lo vedo cambiato, e dico molto. E no, non solo per i capelli, ma anche per gli atteggiamenti. Poi mi prese la mano, e mi trascinò via dal mio povero amico sfortunato. <<Ehi, ehi che fai>> non c'era una meta precisa, ma a quanto pare voleva chiarirsi con me. Lasciai la presa e mi fermai. Lui si girò. Era freddo, se provassi a leggergli la mente vedrei solo nuvole grigie. Era geloso per caso? A dire la verità, sarei anche io gelosa in una situazione del genere. Si avvicinò a me, e mi abbraccia. Mi staccai, non sto capendo più un cazzo Kaneki, pensai. Ma probabilmente, è lui che dovrebbe dirmi una cosa del genere.

<<Non mi piace l'idea che lui viva a casa tua>> disse. Incrociai le braccia, e come se una padrona vuole proteggere il suo cane gli risposi <<Be' se lo lascio fuori vivrebbe sotto un ponte e senza cibo. Morirebbe di fame, e questa cosa non la sopporto>> <<Non lo conosci, magari ti sta ingannando. È uscito fuori da quella casa spuntando come un fungo, non ti devi fidare facilmente>> mi bloccai. <<Che ne sai tu?>> iniziai ad alzare la voce <<Se vedo una persona in pericolo non ci penso due volte a salvarla. Che ne sai di com'era mal conciato prima e come aveva vissuto in quella casa. Appena avrò i soldi sufficienti per un appartamento suo, vivrà in casa mia! Mi sentirei sola se non ci fosse, dato il coma di mio padre..>> abbassai lo sguardo pensando all'ultima cosa. Sta esagerando, o forse sono io. <<TN....>> si avvicinò di più a me, sembrava intento a cambiare discorso. Come fai a cambiare discorso in una situazione del genere? Forse non lo vuole cambiare ma è una mia impressione. <<So cosa c'è in quella cantina>> rimasi ferma a riflettere. È vero, anche lui è rimasto rinchiuso dentro quella orribile casa, e avrà visto la cantina. <<Non volevi vedere com'era?>> mi guardò dritto negli occhi, era serio. <<Volevi sapere se era quella del tuo sogno>> continuò. Già, lo volevo tanto sapere, ma un sentimento chiamato Paura mi fa riflettere. Sta diventando piuttosto inquietante. Ma devo scoprire la verità, del come e del perché di questo sogno. Sarà il mio destino? Serrai i pugni, e alzai lo sguardo per guardarlo meglio. <<Andiamo>>.

||ANGOLO D'AUTRICE||

Zau guysss, allora, lunedì inizio scuola e udite udite, test d'ingresso di matematica il primo giorno di scuola yuppiiii..... NO, CHE SCUOLA DI MERDA! Iniziamo bene eh? Mia madre col "eh inizi il 12 perché dal 10 vi orientate come classe e come scuola" e invece no! È scappata la parolina magica anche a lei. Cioè vaffanculo. Si ci sono rimasta molto di merda. Poi chi cavolo si ricorda di matematica? BOH.

Detto questo, vi riabbandono, ciauuuu.

You were just a Dream ||Kaneki X Reader||Where stories live. Discover now