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° JunHao °



Nonostante gli fosse stata concessa una settimana di tempo per sistemare le sue cose e lasciare l'appartamento, piuttosto che cercarne uno nuovo, Minghao aveva quasi finito di preparare gli scatoloni con le cose più futili . Lasciò per ultimi i vestiti, gli unici per i quali aveva investito più denaro. Se solo non li avesse comprati,forse avrebbe vissuto in un posto più confortevole. Da lì a poco si sarebbe presentato Jun, ansioso di finire il lavoro. Durante tutta la mattinata aveva pensato a Minghao e a qualsiasi modo gli fosse possibile aiutarlo. Sarebbe perfino scappato dall'impiego trovato con tanta fatica, se solo non fosse stato per lui così fondamentale; si sforzò di rimanere al suo posto, nonostante l'ansia e la preoccupazione che lo corrodevano poco a poco. Da un po' di tempo a quella parte, Junhui si accorse che oramai pensava poco a se stesso; quel titolo che tanto lo rappresentava, ovvero l'egoista, ormai era passato. Se c'era qualcosa,anzi qualcuno, che lo rendesse egoista, quello era proprio Minghao.

Mentre digitava le ultime parole della serie di e-mail che doveva inviare, per obbligo e contro voglia, ai suoi clienti, Jun velocizzò il ritmo e salutando velocemente e non abbastanza educatamente i suoi superiori, scappò a gambe levate. Camminare per il quartiere di Minghao gli faceva venire la pelle d'oca,anzi, i brividi li aveva per il ragazzo che doveva attraversare quella strada spaventosa ogni notte ed ogni giorno. E se si fotte fatto male? Poi pensò a i calci che Minghao tirava ogni qualvolta ne avesse l'occasione e per un attimo Jun evitò di preoccuparsene. Arrivato davanti al blocco di appartamenti ,pieno di crepe e con la vernice scrostata, tirò un grosso respiro e si avviò all'interno. Non dovette aspettare che nessuno gli aprisse il portone di ingresso, rotto anche quello e con il vetro scheggiato. Quindi, con cautela proseguì ed arrivò il più velocemente possibile all'ultimo piano, lì dove viveva Minghao.

Bussò un paio di volte alla porta e fece, irrimediabilmente, vibrare le pareti. Minghao lo accolse con le sopracciglia aggrottate , i capelli spettinati e i nervi a fior di pelle.

<<Jun, ti prego, già mi sto facendo un culo abnorme per mettere a posto le cose, non starmi tra i piedi. >> Jun mise il muso, anche se trovava Minghao adorabile nelle vesti casalinghe. Di solito il minore si preoccupava di come potesse apparire agli occhi degli altri, ma Jun aveva visto ogni sfumatura di lui e aveva lasciato correre .

<<In realtà sono venuto a farti una proposta, non voglio stare tra i piedi. >> disse, accomodandosi sul divano di velluto polveroso.

Minghao fece cadere lo scatolone di libri che teneva in mano al solo sentire la parola ''proposta'' e non capiva se fosse per lo spavento o per la felicità. Guardò Jun con un occhio di sconforto e con l'altro illuminato di gioia.

<<No, tranquillo? Non ti chiederò di sposarmi, ma...di vivere con me. >>

Ci fu un attimo di silenzio, un po' troppo lungo.

<<E che differenza ci sarebbe scus? Il matrimonio è solo una firma,la gente prima vive insieme e poi si sposa. Quindi stiamo là>>, pensò Minghao tra sé e sé .

Minghao iniziò a scuotere la testa e a dire che sarebbe stato impossibile accettare,non perché non si sentisse a suo agio a sfruttare il ragazzo in quel modo, ma perché sapeva che tra una colazione e una cena, o con la scusa di un netflix and chill, Jun avrebbe fatto in modo di ficcarg-.

Non poteva permettere che accadesse e che diventassero intimi in quel modo,ancora...

E se Mingyu e Wonwoo l'avessero scoperto? Sarebbe stato un inferno.

<<No.>>
<<Sì.>>

<<Ho detto no, non insistere. >>

<<Lo sai benissimo che ti farebbe più che comodo.>>

<<ehm.>>

<<MHHHH>>

<<...non devo pagare nulla?>>

<<Ovvio che no.>> Jun sorrise e gli afferrò il polso iniziandolo a scuotere, mentre emetteva dei piccoli rumori come quelli di un cucciolo arrabbiato.

<<Posso dormirci su?>> disse l'altro, sorridendo forzatamente.

<<NO o accetti o ti faccio finire sotto i ponti. >>

<<Mi ci butto da un ponte, se vengo a vivere con te. >>

<<...grazie.>>

Minghao esitò un attimo, crogiolandosi delle varie comodità che avrebbe potuto sfruttare.

<<Va bene, ma solo fino a quando non trovo di meglio.>> disse.

<<Se a stento trovi qualcuno meglio di me, pensa un appartamento come il mio e dove vivo io. Eheh. >> Jun fece l'espressione più maliziosa che potesse uscirgli,mentre a Minghao venne il volta stomaco. << Inutile che fai quella faccia da pinguino con la diarrea, lo so che mi ami e non vedevi l'ora . >>

<<Ma da dove ti escono queste cose?>>

<<AH VEDI CHE MI AMI?!?>>

<<Sì OKAY GRAZIE.>>

Minghao arrossì e non poté farci nulla,buttandosi tra le braccia di Jun che , dopo tutto,era stato fortunato ad avere al suo fianco .



CIAO MIEI CARISSIMI LETTORI. Non so cosa mi stia prendendo in questi giorni , ma la voglia di scrivere e il cringe si stanno impossessando del mio corpo. Spero vivamente che questi ultimi capitoli non vi abbiano lasciato a bocca asciutta.

Grazie per aver letto,

-NICK

selfish [ Junhao ]Where stories live. Discover now