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° JunHao °

Una fila di cuscini lunga quanto la grande muraglia, divideva i due tanto da non riuscire neanche a guardarsi in faccia. Jun aveva iniziato ad allungare il muso e Minghao era rimasto immobile come una statua di pietra,con le braccia legate attorno al corpo e i brividi che lo facevano tremare come fossero un terremoto.

Se lo sentiva nel culo che sarebbe successo qualcosa.

La stanza era solo illuminata da una debole luce bluastra posta dietro il letto,nonostante Minghao,sempre per paura, avesse chiesto al maggiore di lasciare la lampada più grande accesa. Ovviamente i due si erano ritrovati a discutere anche su quello, in quanto Jun proprio non ce la faceva a dormire con la luce puntata in faccia e ne tanto meno avrebbe potuto attuare il suo piano. Sapeva benissimo che il sesto senso di Minghao non sbagliava mai e che qualcosa avesse dedotto.

Dopo molti minuti passati in silenzio, schiena contro schiena, a nessuno dei due era ancora venuto sonno. Junhui si rotolava prima su un lato e poi dall'altro, ruotava gli occhi al cielo e cercava invano di fare la prima mossa. Minghao lo aveva sentito prendere fiato come a voler iniziare un discorso e spostare i cuscini-cosa che lo aveva ancor di più spaventato, tanto da portarlo a farlo chiudere a istrice- parecchie volte.

Entrambi non avevano mai passato la notte con qualcuno che non fosse un membro della propria famiglia o un amico e non erano proprio a loro agio. Non c'è che dire, anche loro erano più o meno amici, ma se al posto di Minghao ci fosse stato qualcun altro a dormire nel suo stesso letto, contro la sua volontà o meno, Jun si sarebbe ritrovato senza palle, con un occhio nero e la reputazione da *f word. Peccato che per la terza ci avevano pensato Wonwoo e Mingyu.

Entrambi si erano vantati più volte con gli altri due di aver passato lunghe notti in compagnia di ragazze splendide,trovate per puro caso e con tanta fortuna in locali impronunciabili che neanche frequentavano, ma per nessuno dei due era mai stato così,idem con dei ragazzi.

L'atmosfera ad un tratto si calmò e il maggiore prese il respiro decisivo.

<<Ming, dormi?>> chiese, allungando una mano oltre i cuscini,in cerca,alla cieca,del corpo dell'altro.

<<Non più.>> rispose, anche se non aveva mai chiuso occhio.

<<Ho una domanda da farti.>> continuò,mangiandosi le mani dall'ansia. Poi andò avanti,con la voce quasi che gli tremava<<Com'è abbracciare...una persona?>>

<<Jun, se mi stai prendendo in giro io...>> il minore si girò dal lato opposto , ritrovandosi la vista libera: i cuscini erano spariti e Jun osservava il soffitto preoccupato , assolto nei suoi pensieri. Se stava recitando: complimenti, era proprio bravo, ma c'era di nuovo qualcosa in lui che non andava <<Non hai mai abbracciato qualcuno?!>> chiese,stupito.

Jun rispose scuotendo la testa.

<<Non ti sto prendendo in giro...io...davvero...>> cercò di proseguire, pensando gli servisse qualche scusa in più, ma Minghao gli parlò sopra prima del previsto.

<<Dipende dalla situazione, ma è una sensazione molto piacevole. I sorrisi e gli abbracci ti allungano la vita,se non lo sapevi.>> Ora era nella stessa posizione di Jun, con le mani incrociate sul petto e pensando a quanto effettivamente fosse bello voler bene ad una persona ed essere ricambiati. Quella infantilità che lo contraddistingueva e faceva a pungi con la maschera da duro che indossava ogni giorno, stava facendo andare di matto Jun.

Jun annuì e si voltò verso Minghao che lo illuminò più di quanto avrebbe fatto quella lampada:era un piccolo raggio di sole a pochi centimetri da lui. Non si sentiva più la testa sul collo e non riusciva a gestire il proprio corpo. Sapeva solo essere capace di pensare a quanto fosse bello,l'altro, in quel momento e che forse lo era sempre stato. Minghao a sua volta sentì che in quella occasione soltanto poteva mettere da parte l'odio e cercare di essere gentile. Alla fine Junhui si era aperto con lui e da una parte gli faceva piacere che si stesse formando quel tipo di rapporto.

<<Jun...>> sibilò,girandosi sul lato come lui. <<Vuoi un abbraccio di prova?>> gli propose, con le gote leggermente arrossate e le braccia protese verso il maggiore. Se lo avesse rifiutato si sarebbe scavato la fossa da solo.

<<Sì.>> rispose Jun,dopo essersi tirato un po' indietro. Strusciò verso il minore, stringendogli le braccia al collo e alzando una gamba,posizionandola comodamente sulla coscia di Minghao che rise di gusto. << È così terribile?>> chiese, allentando un po' la presa al collo di Minghao,premuto con il viso contro il suo petto. Stava ancora ridendo e non ce la faceva proprio a smetterla. Ecco che il cuore di Jun fece un altro salto mortale, ritrovandoselo stavolta in gola. La sorpresa lo portò a stringere ancora più forte il minore e non lasciargli più alzare il viso: sarebbe morto.

<< È piacevole...>> dichiarò, stringendogli le braccia attorno al busto. Era così vicino al suo cuore che poteva sentirlo battere ed era particolarmente agitato. Minghao d'altronde sapeva perché,entrambi stavano provando qualcosa di nuovo, ma non voleva accettarlo.

Jun aveva trovato un piccolo angolo di paradiso , quella sera, ricevendo le sue risposte al grande quesito riguardante i ragazzi. Lo aveva accettato a differenza dell'altro,ma non sapeva se se ne sarebbe mai pentito,perché era...Minghao. Indubbiamente, avrebbe conservato quel bel ricordo, non si era sentito così bene in vita sua, ma aveva paura che la serenità potesse raggiungerla solo se avesse avuto al suo fianco il ragazzo che stava tenendo tra le braccia, come se fosse un tesoro da proteggere e tenere nascosto,come se fosse tutto suo e di nessun altro, e questo lo spaventava.

<<Vogliamo dormire così?>> chiese Minghao, mettendo da parte solo per quella notte tutto quello che era successo in passato tra lui e Jun: le infinite lotte, i disguidi, le lamentele, le prese in giro, gli schiaffi sulla nuca e i calci sul sedere, le urla e le condanne a morte. In quel momento stavano bene, crogiolandosi di quella sera come non mai.

<<Va bene.>> rispose prontamente Jun,quasi pregandolo,come se avesse sperato fino a quel momento che glielo chiedesse. Aveva già iniziato a rilassarsi e a sentire le palpebre pesanti.

<<Jun, domani ricomincia ad odiarmi, per favore...>> disse sottovoce,prima di chiudere gli occhi. Come risposta ottenne uno strano gesto, accompagnato da un ''mhh'', come a zittirlo, ma sperava vivamente che l'altro avesse afferrato: magari non valeva niente, o forse quell'abbraccio significava più di quanto potevano immaginare, ma entrambi avrebbero dovuto dimenticarsene.

Ciao! Grazie mille per aver letto anche questo capitolo di Selfish, spero tanto vi sia piaciuto! <3

Altra cosah , volevo ringraziarvi perché avete fatto salire questa storia 2^ in classifica nella categoria ''Junhao''! Stavo quasi per piangere, davvero! Anche se ora siamo 3 al podio, va bene lo stesso! L'importante è che questa storia vi piaccia e vi tenga compagnia.

ALSo, sto scrivendo un'altra Junhao, stavolta una Oneshot più seria, così che possiate effettivamente rendervi conto del mio stile oltre a quello ''demenziale'' e un po' comico che ho usato in questa storia e in ''Aish!''(che vi consiglio di leggere se volete farvi una risata).

QUUUUUUINDI,tenete le notifiche aperte non solo per questa storia ma anche per la prossima <3

domandina: che ship vorreste che usassi come prossimi protagonisti delle mie storie? (ovviamente non solo Seventeen, ma non conoscendo moltissimi gruppi dovrò un po' studiarmele prima )! qualsiasi cosa per voi <3

un bacino

-닉
Vi voglio bene <3

selfish [ Junhao ]Where stories live. Discover now