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° Junhao °

Minghao mise piede nella casa di Jun per la prima volta e a differenza di quello che aveva sempre creduto, si ritrovò in un ambiente molto tranquillo e accogliente. Le pareti erano tappezzate di dipinti a colori caldi e foto sparse qua e là , dove Minghao stranamente si ritrovò(per fortuna non era stato ritagliato come immaginava). Il pavimento era un parquet lucido, di un marrone a sua volta della stessa nuance al quale aveva abbinato i mobili. Jun era una persona di ghiaccio eppure era stato capace di costruirsi un nido come quello, che faceva solo invidia al modesto e grigio appartamento di Minghao .

Nel frattempo che il minore si guardava attorno, Jun scomparve. Subito dopo udì lo strusciare dell'acqua dalla porta vicina. Il cuore di Minghao fece una capriola e gli si formò un nodo in gola.

<< Che stra cavolo mi prende adesso? >> disse tra se e se, infilandosi due dita nel dolce vita che lo stava strozzando. Per calmarsi si gettò sul divano che , neanche a dirlo, era nuvola. Lentamente il suo cuore rallentò e il respiro si fece regolare, fino a quando non si addormentò senza neanche rendersene conto.

<<Mh.... Questo non è per niente educato. >> sentì, come una voce proveniente da un altro mondo.

<< Altri cinque minuti. >> gli rispose,rigirandosi sul lato. Poco dopo realizzò e scattò in piedi, ritrovandosi già nella posizione dell'inchino più formale che conosceva. << Mi dispiace davvero tantissim->>

Come risposta si ritrovò in faccia dei vestiti.

<<Lavati e infilati questi, avrai speso una fortuna per questa camicia. >> Jun,senza pensarci, ne toccò il tessuto del colletto con il dorso della mano per ammirarne la trama e cercare di indovinare la marca. Non era mai stato così vicino all'altro. Anche a lui si formò un nodo in gola, tossì e corse a gambe levate da quella situazione, così in fretta da lasciare Minghao più confuso di prima.

Anche il suo bagno sapeva di casa , di accogliente e caloroso. Non sapeva davvero cosa gli stesse passando per la testa. Si infilò sotto la doccia bollente,cercando di non pensare a nulla, se non al fatto che avrebbe dovuto resistere solo 8 ore e poi sarebbe tornato alla sua vita normale, come se non fosse mai accaduto nulla. Ma alla fine, cosa poteva succedere?

Non si rese conto di star guardando nel vuoto da un paio di minuti,con il getto di acqua che quasi gli bucava la testa. Prese al volo la confezione di shampoo all'angolo della doccia, che profumava di mela verde,proprio come Jun, e uscì il più in fretta possibile. Si infilò i vestiti stranamente familiari, li aveva già visti indossare all'amico-nemico un paio di volte, facendo attenzione a non bagnarne o rovinarne neanche uno . Si fece coraggio,oltrepassando la porta del bagno,dove si era sentito al sicuro.Sapeva che sarebbe stata la sua seconda opzione se quel crudele di Jun fosse stato capace di farlo dormire sul pavimento.

Ancora prima di toccare con la punta dell'alluce scalzo il parquet, Minghao fu chiamato da Jun,con un tono di voce strano, quasi intimidito .Il minore non poteva credere che la fonte di ogni suo tomento potesse sentirsi intimidito dalla vittima stessa.

<<Sì?>> rispose, facendosi piccolo come un moscerino nella felpa grigio scuro che stava indossando.

<<Senti...>>iniziò, grattandosi la testa e battendo nervosamente i talloni contro il pavimento.<<Non mi pare il caso di farti dormire a terra o sul divan->>

Minghao aveva paura di quello che avrebbe potuto proporgli e , un po' per spavento e un po' per spirito d'iniziativa, rispose prontamente:

<<Il divano va benissimo, davvero.>>

<<Ming, il letto è grande, possiamo mettere i cuscini in mezzo se serve...>>

I popocorn gli avevano per caso dato alla testa? Non aveva mai visto quell'espressione sul suo volto, quello strano miscuglio di ansia e preoccupazione, su una faccia letteralmente da prendere a schiaffi.

<<Va bene.>> obbedì,sentendo già il sudore freddo colargli sulla fronte.

Non poté fare a meno di accettare o sarebbe stato capace di farlo morire sul parquet.

Jun non sapeva cosa gli stesse passando per la testa, le parole gli uscivano da sole di bocca. Tra il film e le ''cazzate'' che sparavano ogni giorno i suoi due amici,era più confuso di quello che dava a dimostrare. Non si sentiva male a dover usare Minghao come cavia, ma non si sentiva neanche così bene. Non avendo mai avuto nessun tipo di interazione ''in quel senso'' con nessuno dei due sessi ,perfino lui faceva fatica a capire quali fossero realmente i suoi gusti, ma sapeva che sarebbe bastato poco, perché il suo cuore per quel ragazzo aveva già palpitato più di una volta quel giorno:

Quando se lo era ritrovato davanti sfinito, solo per non mancare all'appuntamento,rischiando di collassare;

Quando ,per un suo stesso fottutissimo errore, era così vicino al suo viso da riuscire a contare ogni imperfezione sulla sua pelle;

al solo pensiero che fosse sotto la sua doccia, a lavarsi con il suo stesso sapone e avrebbe avuto il suo stesso odore;

quando era uscito dal bagno con i capelli bagnati,come un cagnolino dopo aver fatto il bagno, ma quello avrebbe fatto tenerezza a chiunque.


Grazie per aver letto anche questo capitolo, un pochino più lungo del solito! Spero vi sia piaciuto~
Oggi ho avuto un mental breakdown perché ho visto le foto nuove della Junhao e tipo Minghao si è fatto la frangetta e voglio piangere ok
(Foto in copertina(Jun più shockato che mai))

Spero che il fluff abbondante(per i miei standard) via abbia fatto vomitare ABBASTANZA cuoricini.

Grazie ancora ♡
-닉

selfish [ Junhao ]Where stories live. Discover now