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° Minghao °

Non era successo ''qualcosa'', pensò Minghao, di impreciso o che non avesse un nome: era successo che aveva capito di provare dei sentimenti per Junhui e la cosa lo stava consumando ancor prima che potessero iniziare i classici sintomi da innamoramento;prima di potersi godere quella cotta,di avere le farfalle nello stomaco, il briciolo di speranza che qualcosa funzioni e il sorriso da ebete stampato in faccia.

Le persone di solito erano felici, no?

Anche prima di realizzare di averne una per quell'individuo, era già stato rifiutato,indirettamente, ma era stato rifiutato. E ancora prima di farlo, gli andava bene che per nessuno dei due avesse significato qualcosa, soprattutto per l'altro, perché Minghao era fatto così: se gli si dava anche un minimo di confidenza e si faceva qualcosa per lui, cadeva ai tuoi piedi e chi lo alzava più!
(Lo sapeva bene di essere esattamente così.)

Perciò con Jun era diventato così straziante,nonostante iniziò a credere di aver provato qualcosa per lui sin dal primo momento in cui si erano visti ed odiati,perché lui si comportava in quel modo solo con Junhui e neanche sapeva di poter dire e fare certe cose, di poter mettere i piedi in testa a qualcuno. Era stato divertente, tanto da volerne ancora, tanto da sperare che se si fossero incontrati la conversazione non morisse al ''ciao'', ma che continuasse anche a costo di sbranarsi vivi,come se per Minghao fosse vitale.

E in ben quattro anni neanche una volta aveva avuto quei sintomi, ma in quel momento, mentre camminava strisciando i piedi in mezzo alla strada, era come se si fossero amplificati. Aveva sì le farfalle nello stomaco, ma gli veniva da vomitare, come se fosse nel bel mezzo di un'intossicazione e quelle farfalle fossero ancora larve che stavano solo cibandosi di lui.

La odiava quella sensazione, non era piacevole come tutti dicevano. Faceva proprio schifo, eppure non lo ricordava così dall'ultima volta, quattro anni prima.

E la colpa l'aveva data solo ad uno : Junhui.

Se pensava alle sue braccia, al suo profumo, alle sue parole, alla sua rara incertezza, al suo sguardo puntato su di lui, la voce tremante che non aveva mai sentito uscire dalla sua bocca perché nascosta dietro cazzate, gli girava la testa e si sentiva svenire. Altro che batticuore, pensò, a lui stava per fermarsi.

<<Che schifo l'amore...>> enunciò, prima di buttarsi a peso morto sull'ennesima panchina, forse la tredicesima sulla quale si lasciava cadere, come aveva fatto con quelle dietro di lui, sulla strada, e che lo avevano fatto riposare un paio di minuti, prima di tornare sui suoi passi oramai così pesanti da scavare il terreno. Eppure ancora ci sperava che arrivasse correndo, che lo guardasse come fuori dal cinema e gli dicesse qualcosa di speciale che non si erano ancora mai detti o che aspettava da qualcuno che per Minghao fosse importante. Gli mancava quell'abbraccio,gli mancava quel letto e gli mancava lui. Quanto avrebbe voluto tornare indietro sui suoi passi, se solo ne avesse avuto il coraggio, ma ,solo a guardare la strada dietro di lui, rabbrividiva e si sentiva sempre più costretto a continuare a camminare davanti a sé e allontanarsi il più possibile.

Ma non ci sperava che quella persona importante potesse essere proprio Junhui per lui, perché sapeva che avrebbe sofferto, sputato sangue e sprecato inutili energie.

Sarebbe finito, però, a volerne ancora, perché se avessero dovuto sputare sangue, dovevano farlo insieme;

in quel caso gli sarebbe andato bene.

In quel caso soltanto avrebbe pensato solo a se stesso.

...

''Minghao?''

''Ming, ti prego , rispondi.''

'' Ming...mi dispiace. ''

''Dimmi che stai bene e non stai facendo nulla di stupido.''

''Dove sei?''

''Minghao...''

'' Porca miseria, ce l'hai sempre nelle mani sto cazzo di cellulare.''

Grazie per aver letto ANCHE questo capitolo djdjdjdkd,vedo che vi siete affezionati <3
avete visto il teaser del nuovo mv??? Io sono morta sinceranente

selfish [ Junhao ]Where stories live. Discover now