20.

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Avete mai provato quella sensazione di appagamento? Come se vi sentiste rilassati e spensierati come non mai. Ecco, io mi sentivo in quel modo quando Travis mi baciava. Quel bacio però era stato intenso, significativo. Non era stato un semplice bacio, era qualcosa di più. Appena ci staccammo mi guardò negli occhi. Vidi una scintilla diversa dal solito. 

« Stasera vieni con me. Alle 8 p.m. Devo presentarti una persona. » disse e io lo guardai non capendo. 

Chi doveva presentare? Ero a dir poco in ansia. 

Dopo avermi detto questo, mi lasciò un bacio sulla fronte, e se ne andò. 

Per il resto della giornata cercai di non pensare a quel bacio, ma fu del tutto inutile. Quando lo raccontai ad Allyson urlò dalla gioia, dicendo che ci aveva sempre considerati belli insieme. 

La sera arrivò prima che potessi accorgermene. Fortunatamente Jennyfer mi chiamó dicendomi che Easton poteva stare da solo con Camille. Erano le sette, quando decisi che mi sarei iniziata a preparare, dato che ci mettevo una lentezza inaudita. Poi mi ricordai di Alex. Presi il telefono e lo chiamai. Lui accettò, ma aveva sbagliato, dato che non stava parlando con me. 

« Come faccio a dirle che sono innamorato di lei? » mormorò lui in difficoltà. Lei chi? Allyson? 

« Alex, devi dirglielo e basta. Non potrai tenertelo dentro per sempre. » disse l'altra voce.Era un maschio. 

Alex sospirò. « Qui non si tratta di Allyson, si tratta di Abigail. Le ho detto che mi piace Allyson, e era solo una copertura. All'inizio non era una copertura, ma dopo si. Io sono innamorato di Abigail. E non so come dirglielo. » 

Il telefono mi cadde dalla mano. Alex era innamorato di me. Oh mio Dio. 

Presi velocemente il telefono da terra e chiusi la chiamata. Feci un respiro profondo. Andai in bagno e mi sciacquai la faccia. Che diamine stava succedendo nella mia vita? Avrei mai avuto un po' di serenità? Alex era davvero innamorato di me? Non volevo crederci. 

Mi ripresi e iniziai a prepararmi. Non mi sarei fatta rovinare la serata per quel pensiero. Ripensai a quello che mi aveva detto Travis. Chi doveva presentarmi? 

Mi lavai e indossai dei skinny jeans e una felpa bianca con una stampa a fiori sulle maniche dove ci sono le spalle. Misi delle vans nere e  poi mi truccai. Feci un trucco davvero semplice. Misi un po di correttore, fard , e illuminante. Sugli occhi non avevo applicato niente, a parte il mascara, e una matita illuminante per mettere in risalto l'occhio. Sulle labbra invece applicai un semplice lucidalabbra trasparente. 

Guardai l'orario e notai che erano le 8 p.m precise. La porta della mia camera si aprì facendo scusare la testa di Travis. 

« Ehi, sei pronta? » disse e poi mi guardò da capo a piedi. Fece un sorrisetto. 

« Che c'è? Non vado bene? » chiesi terrorizzata dal suo sguardo che mi ispezionava da capo a piedi. 

Lui scosse la testa. « Vai benissimo, credo che ti adorerà. » di chi diavolo stava parlando? 

« Ecco, ritornando a questo dettaglio, da chi mi stai portando? » chiesi ma lui non mi rispose. 

« Vieni, andiamo. » disse facendomi un cenno con il capo verso la porta d'ingresso. 

Sbuffai leggermente per il suo mistero e uscimmo. Quando entrammo in macchina mi stava ancora ispezionando. 

Sbuffai spazientita. « Mi dici perché non la smetti di fissarmi? » 

Mise in moto. « Questa felpa è corta. Ti si vede il culo. » borbottò.

Scoppiai a ridere. « Sei serio, Travis? Mi arriva a metà sedere, e non si vede proprio niente. » 

MY EYES IN YOURSWhere stories live. Discover now