13.

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Quando mi alzai la mattina dopo mi venne l'istinto di uccidermi,dato che mi ricordai che dovevo incontrarmi con la ragazza della libreria. Mi misi una mano sulla fronte e pensai che avevo fatto una figura di merda pazzesca. Mi alzai dal letto e andai al piano di sotto evitando di salutare Travis che stava sul divano con il telefono in mano.
Appena entrai nella stanza lui si girò e mi guardò,ma io non ricambiai lo sguardo.

Non volevo parlare con lui. Mi stavo ancora maledicendo per quello che gli avevo raccontato.

Presi il caffè e insieme al latte li misi in una tazza insieme ai cereali. Iniziai a mangiare e sentivo il suo sguardo a volte su di me. Presi il telefono e iniziai a pensare quale scusa avrei dovuto inventare. Tanto non mi avrebbero ridato quell'occasione.
Appena finí di mangiare di mangiare composi il numero della libreria e mi morsi il labbro mentre squillava.

« Pronto? »

« Ehm,ciao sono la ragazza che ti ha chiamato per il posto. Senti non sono pot- »

« Signorina mi dispiace dirle che abbiamo già trovato una persona. Se vuole pos- »

« No,non si preoccupi. Arrivederci » mormorai cercando di non far trasparire la mia delusione.

« arrivederci » mormorò e io chiusi la chiamata. Sbuffai e mi misi le mani nei capelli.

Il telefono riprodusse il suono di una notifica e mi accorsi che Travis mi stava guardando ancora.

Aprí il telefono e un'immagine inaspettata mi uscì sul display.

C'era un'immagine di me e Leonardo. Io guardavo lo schermo sorridendo e lui guardava me e sorrideva debolmente.

Mi irrigidì vedendo quella foto e ancora una volta non mi accorsi che Travis era vicino a me e guardava il display del telefono.

Sospirai e borbottai qualcosa in italiano sul fatto che il destino c'è l'avesse con me.

« Chi é? » chiese il castano vicino a me.

Ingoiai il gruppo alla gola. « Non so chi sia. Me l'ha mandato un'anonimo. »

« Intendo chi è nella foto. È lui il tuo ex? » chiese e io annuí debolmente guardando i miei occhi felici e i suoi che erano impegnati a guardarmi.

Io e lui che sorridevamo. Io ero seduta sulle sue ginocchia avevo la testa sul suo petto. Lui aveva una mano nei miei capelli

Poco dopo arrivò un'altro messaggio anonimo.

Sei stata tu ad ucciderlo.

Sobbalzai.

Sbattei il telefono sul tavolo e mi posai una mano sul petto.

« Ehi ehi che succede? » mi chiese Travis.

《 N-Niente. 》risposi ma lui continuava a guardarmi come se volesse capire.

《 Sicura? A me non sembra così. 》 disse mentre continuava a guardarmi.

Quel ragazzo aveva il dannato potere di leggere i miei occhi. Cosa che nessuno aveva mai fatto nella mia vita. Nessuno ci era mai riuscito.

Lo guardai male. Mi stava irritando. 《 Travis non voglio parlare con nessuno in questo momento. Potrei risponderti male e non mi sembra il caso. Quindi lasciami stare. 》

Lui mi guardò. 《 Okay. 》 non vidi nessuna emozione nei suoi occhi. Niente di niente. Aveva la sua solita maschera di pietra che non lasciava trasparire nessuna emozione.

Quello era Travis.

Quando tornai in camera mia vidi la mia immagine riflessa nello specchio.

Ero in condizioni pessime. Dovevo davvero riprendermi.

Il fatto che non capivo era il perché e il cosa mi stava facendo così male. Okay, Leonardo era morto ed io ero stata l'ultima persona a sentirlo,ma dentro di me pensavo che non era questo il motivo. Sapevo che non era questo.

Era la solita sensazione di vuoto e vulnerabilità che c'era. Scossi la testa velocemente e mi passai una mano sulla faccia. Dovevo davvero finirla. La mia vita era diventata un casino,e mi stavo facendo trascinare.

Decisi che quella sera sarei uscita e che mi sarei divertita senza pensare a nulla.

Digitai il numero di Allyson e la chiamai.

《 Ehi Ab. Stavo per chiamarti. Stasera c'è una festa e andiamo tutti in casa. Ti va di venire? 》 chiese e io mi morsi il labbro.

Avevo già cambiato idea.

Tuttavia risposi : 《 Si,sarebbe il caso di svagarmi. 》

《 perfetto! 》 colsi dell'entusiasmo nella sua voce. Cosa che non c'era nella mia.

《 ci vediamo a casa. E ti preparerò io. 》 stavo per obbiettare quando lei chiuse la chiamata.

Presi un respiro profondo e iniziai a pensare a cosa dovevo mettermi quella sera.

Aprí l'armadio e vidi una gonna nera e un top bianco. L'abbinamento era giusto. Sarei stata bene.

Mi sono stesa sul letto e mi sono alzata dopo venti minuti di pensieri ininterrotti. Decisi di vestirmi e di uscire.

Travis era sul divano e stava per uscire. Dato che erano le nove e qualcosa.

《 Io esco. Ci vediamo stasera. 》 dissi. Lui mi scrutò e annuí.

Quando l'aria fresca mi invase mi strinsi il cappotto addosso. Iniziai a vagare per le vie di Seattle e mi fermai quando lessi un' annuncio attaccato ad una vetrina di un negozio.

Cercasi babysitter per bambina di 4 anni. Per informazioni contattare al numero **********

Feci una foto all'annuncio e iniziai di nuovo a camminare con gli auricolari sempre nelle orecchie. Iniziai a pensare che forse dovevo chiamare e accettare quel lavoro. Mi serviva un po' di svago,e a me piacevano i bambini, quindi si poteva fare. Mi fermai ad un bar e ordinai un milkshake da portare. Lo presi e dopo aver pagato uscii fuori e mi diressi verso  un parco un po' la. Quando mi stavo per sedere andai a sbattere contro un corpo alto e imponente facendomi versare tutto il milkshake sul cappotto.

« Sai,forse dovresti guardare dove vai molte volte. » gli dissi acida e quando il ragazzo alzò lo sguardo verso di me restai impalata. Aveva degli occhi color grigio stupendi. La bocca era piena, e i capelli erano di un castano scuro.

Lui mi guardò. « Mi dispiace tesoro,non ti avevo vista. » disse sorridendo leggermente.

« Se vuoi te ne offro un'altro. » disse facendo un sorriso.

Scossi la testa. « Non fa niente. Ciao » lo salutai e mentre stava per dire qualcosa andai via.

Quando tornai a casa mi levai subito il cappotto e cercai di lavarlo, ma alla fine decisi che l'avrei portato in lavanderia.

La mia mente si ricordò dell'annuncio e presi subito il telefono e composi il numero.

« Pronto? »

« Ehm, buongiorno ho chiamato per l'annuncio per babysitter. »

La sentì sospirare. « Ah che bello,pensavo che nessuno avrebbe mai chiamato. »

« Beh se vuole io sarei disponibile. Mi dica dove vuole che ci incontriamo per parlarne meglio. »

« Da Danny's domani pomeriggio alle 6 va bene per te? »

« Certo va benissimo. Allora ci vediamo domani. Arrivederci. » e dopo avermi salutato attaccò.

MY EYES IN YOURSWhere stories live. Discover now