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Fin da quando ero una ragazzina,avevo sempre desiderato il ragazzo ideale.
Bello,affascinante, con uno sguardo ammaliante e soprattutto,un ragazzo disposto a fare qualsiasi cosa per me. Il mio prototipo è sempre stato occhi azzurri e capelli scuri. Ho sempre amato i ragazzi con gli occhi chiari e i capelli scuri. Ma sopratutto quelli che avevano gli occhi azzurri.

Purtroppo,a Napoli,dove sono nata e cresciuta, non ebbi la fortuna di incontrare il mio ragazzo ideale. O almeno,lo incontrai,ma era un dannato stronzo.

Mi trasferii a Seattle per incominciare una nuova vita,non per fare incontri. Non per fidanzarmi o altre cose del genere,ma per intraprendere una vita indipendente e anche per iniziare di nuovo la mia vita pensando solo a me stessa.

Fortunatamente,la lingua inglese l'avevo sempre amata,e andavo anche bene a scuola. Amavo veramente quella lingua,e amavo anche l'America in generale.

Io e Allyson,la mia migliore amica,avevamo sempre amato quel continente. Amavamo da morire l'idea che un giorno saremmo potute andare a vivere in un altro posto sconosciuto per noi.

Appena finimmo il liceo,lei subito si trasferì, ma io aspettai ancora un anno.

Ma era arrivato il mio momento.

Salutai tutta la mia famiglia e quando mi ritrovai in aeroporto quasi non ci credevo dalla felicità.

Guardai fuori dal finestrino dell'aereo,mentre accanto a me,c'era un ragazzo che ascoltava la musica e scriveva qualcosa sul computer. Lo guardai per un'attimo e quando lui se ne accorse si tolse le cuffie e alzo un sopracciglio verso me.

« Problemi? » chiese arrabbiato e io scossi immediatamente la testa tornando a guardare le nuvole che c'erano nel cielo.

Presi le cuffiette e le attaccai al cellulare per poi infilarle nelle orecchie. Iniziai a sentire varie canzoni,e mentre le ascoltavo iniziai a pensare a come sarebbe stato vivere a Seattle. Come sarebbe stato vivere in un'altro paese.

Il viaggio sarebbe stato lungo,e cercai di non addormentarmi subito,ma non ci riuscii,e mi addormentai sentendo ancora la musica che rimbombava nelle mie orecchie.

Mi svegliai e notai che mancava poco per l'atterraggio,e mi resi conto che avevo dormito per quasi nove ore. Mentre aspettavo che l'aereo atterrasse iniziai a giocare un po' con il cellulare e scrissi ad Allyson.

Abigail -
Ally dove sei? Sono quasi atterrata.

Allyson -
io sarò lì tra pochi minuti. Di sicuro non mi aspetterai,tanto dovrai prima prendere i bagagli.

Annuí da sola e poi chiusi il cellulare iniziando a capire che l'aereo stava atterrando. Quando scendemmo mi precipitai a prendere i bagagli e scendere dall'aereo. Non avevo portato una borsa pesante. Avevo messo pochi vestiti,
perché sapevo che avrei fatto tante compere con Allyson.

Quando uscì fuori la vidi mentre sventolava la mano facendomi segno di raggiungerla. Sorrisi e mi diressi verso di lei. Quando fummo faccia a faccia l'abbracciai subito quasi stritolandola.

Era da un'anno che non ci vedevamo,e non eravamo abituate a stare separate per così tanto tempo.

« Mio Dio! Ti sei tagliata i capelli! » esclamai non vedendo più i lunghi capelli lisci color biondo cenere.

Lei mi guardò affranta con i suoi occhi azzurri e mi sorrise tristemente.

« Sapevo che ti saresti dispiaciuta » in effetti si,ero davvero dispiaciuta. Non ero abituata a non vederla spostarsi i capelli dalle spalle o cose del genere. Ora si era fatta un carré,e stava bene,non stava male.

MY EYES IN YOURSМесто, где живут истории. Откройте их для себя