Nuovi rapporti

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Capitolo 54

"Ragazzo, come va adesso?" chiede il medico a Sem , sdraiato su un lettino da non so quando. "Vuole sapere come va?! Non vedo niente di niente!" Stringe il lenzuolo tra le mani e tiene gli occhi chiusi, per la vergogna, la paura, emozioni così pesanti da percepire che mi provocano dolore al petto e terrore soltanto nell'immaginare me stessa in una situazione del genere. Gli stringo la mano per fargli sentire che non vedere nessuno non vuol dire essere da solo. Fortuna però che non vede le nostre espressioni: è la prima volta che vedo Sem piangere così e quelle lacrime nere rendono il tutto più struggente. Non credvo che uno come lui fosse capace di soffrire tanto, uno col sorriso sempre presente , la battuta pronta ed in tasca un motivo per farti sorridere in qualsiasi momento. Sem disperato... sembra assurdo. Non immagino Chiara, al momento nelle mani delle cure di Nyco. Come reagirà nel vedere quelle lacrime e quagli occhi totalmente neri? Che dovremmo dirle? "Dov'è Sem?!" neanche a volerla chiamare, si precipita all'interno della stanza seguita da Nyco e prima che finisca sulla barella fluttuante rimane pietrificata. "Chiara ascolta, devi stare calma." "Come faccio a stare calma ,Aurora?! Cosa gli è successo?!" "Sono cieco." risponde Sem distrutto. "completamente cieco, Chiara. Non posso più vederti." Lei gli passa la mano tremante davanti agli occhi ma non ne esce alcuna reazione. Accarezza il suo viso. "Stai scherzando, vero? Lo fai sempre. Tu... oh, Sem." Sem ricomincia a piangere. "Non vedo nulla, Chiara." Singhiozza lui abbracciandola forte. "E se provassi a guarirti io?" Chiede Nyco diffondendo un barlume di speranza. "Purtroppo,mio signore, il suo potere vale solo per le ferite provocate da qualcosa di materiale, non vale per gli incantesimi." Spiega il medico dispiaciuto. "Ma è riuscito a capire di cosa si tratta almeno?" chiede mia madre riflettendo su una possibile soluzione. "No mia signora. Non conosco alcun incantesimo per la cecità, né tantomeno antidoti." "Non voleva farmi diventare cieco. So cosa mi ha fatto." afferma Sem attirando l'attenzione di tutti e staccandosi da Chiara. "Quello era l'incantesimo delle paure ." "Come fai ad esserne sicuro?" Chiedo io. "Perché la mia più grande paura è la cecità. " seguono secondi di silenzio. Sul serio? Sem paura della cecità? È un po' strano. "Non puo' essere questa la tua peggiore paura." Commenta Nyco cercando di tirargli su il morale. "Invece è così, Nyco. È una paura nata quando ero piccolo." Percepisco di colpo tristezza in lui e nelle ragazze e capisco che io e Nyco non possiamo capire. "Risale a quando ancora eravamo sotto la custodia dell' accademia, quindi tu e Cassiopea non potete saperlo. Aurora ,Chiara ,ricordate quando sono caduto in quella buca del campo sportivo?" "Si... e ricordo anche che non ne sei uscito in buone condizioni" Aggiunge Aurora abbassando lo sguardo al ricordo. Sem decide di raccontare tutto dopo un pesante sospiro. "Ero con Rych: giocavamo insieme a calcio, ma in teoria non dovevamo essere lì. Bet ci aveva avvertito che c'erano dei problemi, ma io ho convinto Rych a venire con me. Avevo... sei , sette anni, credo. Rych mi ha seguito solo perché non voleva che mi cacciassi nei guai, ma alla fine ci sono finito comunque. Il campo era colmo di buchi al di sotto , quindi appena ho corso sopra uno di questi ci sono caduto dentro, rompendo uno dei tubi del gas. Ho sbattuto forte un punto della testa danneggiando così il nervo ottico." Comincia a tremare e la sua paura viene fuori dall'insicurezza della voce. "Volevo cercare di uscire ma non vedevo niente apparte le tenebre e sentivo il gas delle tubature soffocarmi. L'unica cosa chiara era il panico ed il terrore che mi divoravano, mentre la voce di Rych chiamava il mio nome,ma lui era troppo distante per afferrarmi. Se fossi riuscito a vedere qualcosa avrei evitato di rimanere intossicato , attaccato a dei macchinari e sotto shock per una settimana." "Ti hanno trovato dopo quando?" Sem non risponde. Non lo sa. Ci pensa Chiara. "Se... se non fosse stato per Rych, se non lo avesse seguito non sarebbe qui." "E come sei guarito?" Chiede Nyco "Miracolo , credo. Non avevano persone con i tuoi poteri ,amico." Sem si asciuga le lacrime imbarazzato ma non sa di essersi macchiate tutte le mani di nero. Chiara serra le labbra e trattiene le sue emozioni, asciugandogliele con una pezza. Incantesimo delle paure... quale sarà la mia paura più profonda? Ne ho tante che non saprei nemmeno da dove cominciare. Forse perdere di nuovo chi amo, rimanere sola.
Comunque sia, tutti gli tocchiamo le mani.
"Sem, ti giuro sulla nostra amicizia che troverò un rimedio a quel che ti è successo." Gli promette Nyco e soltanto io noto la croce sul cuore. "Ed io ti giuro su ciò che c'é tra noi due che non dubitero' più di te e del tuo spirito di patate " dice Chiara accarezzandogli il viso e riuscendo a farlo sorridere. "Ei, bellissima,cerchi di farmi ridere, eh? Sai, anche se non posso vedere quei tuoi occhioni verdi so che sono gonfi dalle lacrime, cerca di ridere un po' tu, io l'ho fatto molte volte e tu te lo meriti" si abbracciano di nuovo. Non avete idea di quanto possa amarli insieme. Credo che a volte certe persone siano destinate a stare insieme sin dalla nascita e che sia proprio il caso dei nostri due innamorati.
"Io avrei altri controlli da fare, mia signora." Ricorda il medico a mia madre. "Oh, certo... Chiara può rimanere con il ragazzo,non crede?" "Certamente." "Bene, allora gli altri ragazzi ed io ci impegneremo a trovare una qurlche via di fuga da questa brutta situazione"

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora