Incontro nel bagno pubblico

2.7K 160 3
                                    

Capitolo 16

Mi ritrovo con le ragazze alla mensa, sedute a mangiare nella più totale tranquillità, ma ,stranamente, il cibo non mi attira. Non riesco a mangiare, né a far finta di stare bene. Non faccio che pensare a Nyco e ai rumori che sentivo al telefono. Spero stia bene. Allontano il piatto, consapevole del fatto che non toccheró cibo. "Marta dovresti mettere qualcosa sotto i denti"  dice Chiara preoccuoata. Io scuoto semplicemente il capo. Sobbalziamo tutte quando Sem si piomba sulla sedia, quasi cadendo. "Sem ma ti sembra modo?!"  Sbotta Aurora dato che le è piombato addosso.  "Ragazze Nyco é scappato." Sussurra improvvisamente lasciandoci di stucco. Sento salire come il panico, deglutisco. "C..cosa?"  Chiedo incredula.   "Ma cone ha...?!"   Sem zittisce subito Aurora che stava quasi urlando.  "Come ha fatto a scappare?"   "Non lo so , ma dicono che ha anche rubato qualcosa in una camera." la stanza del segno dell'unione... sì, deve essere per forza quella. Inizio a credere di aver fatto un terribile errore e di aver solo aiutato il Daimio oscuro nella sua ricerca. E se Nyco volesse solo il contenuto della stanza per portarlo a §? Il senso di colpa mi uccide. Mi mordo il labbro inferiore talmente forte da farmi male, una strana sensazione mi opprime. Mi sento presa in giro. Di nuovo.
"C'entri qualcosa tu, vero?" Rych spunta dal nulla e si siede al mio fianco . Avevo dimenticato che mi stesse controllando. Abbasso lo sguardo. So che se dicessi una menzogna, Aurora e Chiara smentirebbero tutto. Tengono troppo a Rych. Mi limito a stare zitta. "lo sapevo."  Sbotta lui. "Perché accidenti non mi ascolti. Io ti avevo avvertita. Ti ha usata e ha sfruttato la tua compassione a suo piacimento." "No, lui ..io... mi dispiace ok? Ma non credevo che Nyco arrivasse a tanto." Un terribile senso di colpa vuole farmi piangere. O forse è il pensiero che Nyco mi abbia tradita. Comincio a piangere silenziosamente ed anche Rych sembra diapiaciuto adesso.  "Marta..."  mi poggia la mano sulle spalle.  "È colpa mia. Sono solo una stupida."  Ammetto io e Rych mi asciuga le lacrime. Per un attimo, i suoi occhi grigi e profondi incontrano i miei e sento le guance avvampare. Ogni volta che incontro quel grigio scuro, quasi nero, percepisco come un profondo vuoto, del mistero. Perché Rych mi fa questo effetto? "Non dire così, chiaro? Non sei stupida, solo ti sei fidata della persona sbagliata.Nyco non é tanto potente e vedrai che lo troveranno." Mi sorride ed io cerco di ricambiare. Senza sapere neanche perché,lo abbraccio forte . Nonostante in questo momento sento come se il calore del suo corpo riempisse il vuoto che Nyco mi ha causato, le mie sensazioni mi mettono in allerta. Molto spesso , diffidano di lui... ma il mio cuore non lo fa. Chi devo ascoltare ,quindi? 
"Em... è finito il momento della commozione?"  Si intromette Aurora.  "Sapete, abbiamo un ragazzo da trovare."   "Ci penseranno le guardie, non credi?"  Commenta Rych e non posso fare a meno di notare quel suo improvviso cambio di tono. Dal gentile al quasi tranquillo.   "Sì,così appena lo trovano lo massacrano.No, dobbiamo trovarlo prima noi."  Dice Sem.  "Bene, allora io e Chiara andiamo a cercare informazioni in giri"  dice Aurora.  "Peter Split ne saprà sicuramente qualcosa."  Detto questo, entrambe si alzano e vanno via.  "Speriamo bene..."  commenta Sem per poi dare un morso enorme a qualcosa di simile al pane terrestre, strappandone ben metà per poi ficcarsi in bocca un cucchiaio di una salsa speciale. Sia io che Rych lo guardiamo abbastanza disgustati. "Che c'è?"  Chiede ancora con la bocca piena.  "Sem sei disgustoso. Sembra che non mangi da settimane."  Lo rimprovera Rych mentre io bevo un sorso d'acqua.  "Ei, se sono nervoso mi viene fame, ok?"  Si difende Sem per poi continuare sussurrando. " E poi, detto fra noi, non credo che Nyco se ne sia andato dal palazzo. Non lascerebbe mai Marta da sola."  Mi soffoco bevendo.  "E che c'entra Marta scusa?"  Chiede Rych e sembra infastidito. Ok, la cosa si fa un po' troppo personale.  "Ei, ragiona testa bianca:  è solo grazie a lei se è arrivato qui da noi. Sbaglio, Marta?"  "Em... no. Non credo."  "E poi, siamo sinceri:  Non può sconfiggere tutte quelle guardie da solo. Cercherà aiuto."

Sento vibrare il cellulare nella tasca dei jeans. È quello si Sem, l'ho ancora io per sbaglio. Si tratta di un messaggio. "Marta chi è?" Mi chiede Rych. Sto zitta per due secondi. "Aurora, dice di andare un secondo nel bagno delle ragazze per portarle un paio di jeans. Si è macchiata con la salsa e sai com'è fatta...potrei andare o devi spiarmi anche nel bagno delle ragazze?"  Chiedo un po' infastidita. Lui a stento si trattiene, il che mi sembra un po' strano. Possono essere sballate le mie sensazioni? "Non ti sto spiando."  "Ah,no? Guarda che l'ho..."  percepito stavo per dire, ma non posso.   "L'ho...  sentito. Te lo ha ordinato la preside."   Ci guardiamo in cagnesco.  "Ok, credo che la situazione si stia facendo un po' fumantina qui."  Commenta Sem prendendo quanto più cibo possibile. "Vi lascio soli ,e mi raccomando non uccidetevi a vicenda."  Si allontana lasciandoci soli.  "Ammettilo."  Dico ferma.  "L'ho fatto solo per evitare che tu finissi in pericolo. Senti,Marta, Nyco non è quello che credi."  "E tu che ne sai? Che ne sai che non sia malvagio come credi?"  Rimane zitto alcuni secondi e   giurerei di percepire talmente tanta rabbia in lui che quasi mi spaventa.  Stringe i pugni. "Marta, è il discendente oscuro, ti entra in testa o no?"  "Non vuol dire che sia malvagio. Può anche ribellarsi al volere di Set."  E non appena dico questo, qualcosa nella sua espressione cambia. I miei poteri mentali non sono molto chiari, ma sento che qualcosa su Rych mi sta sfuggendo.  "Marta promettimi che non farai più stuoidaggini, d'accordo?"  Mi chiede rivolgendomi uno strano sguardo. "Promesso. "  rispondo sforzandomi di nascondere la mia espressione colpevole. E alla fine, grazie al cielo, si arrende "D'accordo. Puoi andare." mi si avvicina e mi lascia un dolce e improvviso bacio sulla guancia "Mi fido di te" detto ciò, mi alzo e scappo via come un fulmine in preda ad una crisi isterica. Non era di Aurora il messaggio che ho ricevuto. Nyco vuole vedermi nel bagno delle ragazze e se sono intelligente e consapevole del fatto che forse è solo un trucco per fregarmi ancora, non dovrei andarci. Rych si fida di me, riesce a confondermi con tutte le attenzioni chr mi riserva facendomi andare nel pallone. Vuole solo proteggermi ed io, da buona amica,  non dovrei tradirlo, in teoria. In pratica però, essendo un'emerita imbecille, corro al  bagno delle ragazze maledicendomi ogni istante che passa. Perché devo sempre cacciarmi nei guai? Perché devo per forza rovinare la mia amicizia con Rych? E poi, perché mai nel bagno delle ragazze?! Lo scopriró presto.
Arrivata di fronte alla porta del bagno, esito ad entrare. Mi guardi artorno per assicurarmi che nessuno mi stia seguendo e poi, affidandomi a quella briciola di determinazione che ho, mi fiondo nel bagno e mi chiudo la porta alle soalle. Non abbasso la guardia e proseguo lentamente. All' improvviso , qualcuno mi tocca la spalla facendomi quasi urlare, ma mi viene tappata la bocca. "Sh!Tranquilla sono io."  Nyco toglie la mano dalla mia bocca.  È tutto sporco e ammaccato.  "Grazie per essere venuta.Io..."   "Perché l'hai fatto?"  Lo interrompo senza tuttavia mostrarmi troppo arrabbiata. "Così hai solo peggiorato la situazione." "
Marta dovevo farlo. Non potevo rimanere ancora lì dentro."  Nota il mio disagio e mi osserva un po' deluso.  "Credi che sia sbagliato stare dalla mia parte, vero?"   Non voglio ferirlo, ma una parte di me gli da ragione."Nyco, non è per niente facile con la preside che mi sta addosso. Come faccio a sapere che tu non mi hai usata solo per rubare quello che c'era nella camera del segno dell'unione?" Come risposta alla mia domanda, tira fuori un libro e me lo porge .  "Ho preso questo dalla stanza"  confessa con un'espressione quesi rassegnata, come se si aspettasse che io avrei dubitato di lui. " Toccalo, leggi i miei ricordi, fai quel che ti pare. Io non ho nulla da nulla da nascondere e so che nel profondo lo sai anche tu."  Ci guardiamo per alcuni secondi negli occhi. Potrei accertarmi se stia mentendo o meno e chiarire una volta per tutte questa storia. Ma non lo faccio. La verità è che sento di potermi fidare, sento che il Nyco malvagio esiste nella mia mente solo quando è Rych a descrivermelo. Ma quando Nyco è davanti a me , a guardarmi dritta negli occhi con i suoi celesti, vedo soltanto quella persona che mi ha difesa dai bulli a scuola, che mi ha abbracciata quando mia nonna è morta, che non mi ha mai abbandonata.  "Non ce n'è bisogno" dico avvicinandomi a lui. "Io mi fido di te e non ti lascerò solo in questa situazione. Siamo una squadra, no?"  Sorride e mi abbraccia all'improvviso, stringendomi talmente forte da stritolarmi. Nonostante ciò e quel.minimo imbarazzo che provo, mi godo comunque il momento e sento che questo calore è familiare. Mi ricorda quello... dei miei genitori. Una strana sensazione di stanchezza mi invade e a stento freno il pianto. Per quanto possa sembrare stupido, giuro che è come se non   controllassi più il mio corpo, come se i miei poteri, le mie previsioni mi spingessero a pensare ai miei genitori e all'amore che riuscivano a darmi ... e questo succede spesso quando Nyco è al mio fianco."Grazie Marta." Sussurra appena.  "Figurati. Adesso però devo chiederti due cose: primo perché hai scelto proprio il bagno delle femmine?" Dico staccandomi dall'abbraccio e ridendo già. Anche lui sembra divertito "Beh, perché era il posto più impensabile in cui trovare il discendente oscuro. Qual'é  la seconda cosa?"   Ritorno seria"Che cosa farai ora? Non potrai scappare per sempre con le guardie che ti cercano." " Infatti non posso rimanere qui e nemmeno voi altri."  Lo guardo confusa. "Che vuoi dire?"  Chiedo.  "Marta dobbiamo andare via. Non so dove, né perché, ma la persona che ha scritto questo libro ci guiderà . Dobbiamo solo... "   "Aspetta un secondo, tu ti stai fidando di un libro?"   Chiedo abbastanza scettica. "E di chi dovrei fidarmi, altrimenti? Della preside che mi ha ffato rinchiudere? O delle guardie che mi vogliono torturare? Senti, so che è difficile da credere, ma questo libro è importante, più di quel che crediamo. È il nostro biglietto di vittoria contro Set. "  prendo il libro tra le mani e leggo le scritte indicate da Nyco. Prima che possa confermare il mio assenso, si apre la porta ed entra una ragazza. Tutti siamo poetrificati, ed io nascondo il libro dietro la schiena. La ragazza guarda Nyco spaventata e trante,  sta per urlare quando lui le tappa la bocca. "Ti prego, ti prego zitta. Non sai che ho fatto per arrivare qui. Non ti farò nulla, lo giuro."  Lei non si calma per niente e continua ad agitarsi .  Intervengo io. "Senti so che pensi di Nyco, ma non è così credimi.Non sarei qui se lui fosse un assassino."  Sembra calmarsi, anche se non del tutto. Nyco le toglie la mano dalla bocca e tiriamo entrambi un sospiro di sollievo nel vedere che non ha la tentazione di urlare.  La ragazza ci osserva attentamente"Aspetta voi... voi due siete quei ragazzi che mi hanno trovata davanti al cadavere del guardiano." Dice poi. Noi non l'avevamo nemmeno riconosciuta. "Si siamo noi." La rassicura Nyco .  "Per favore non dire nulla. Non creeró problemi, davvero."   La ragazza analizza ancora la situazione, e alla fine sbuffa esasperata.  "Farò finta di non avervi visto, ma sparite da qui."  " Grazie infinite, non lo dimenticheremo."  La ragazza entra in bagno come se non fosse successo niente.   "Adesso però dobbiamo andarcene da qui."   "Dobbiamo?"  Chiede Nyco confuso. Decido di attuare l'incantesimo dell'invisibilità, insegnandolo anche a lui per poi correre insieme in camera mia-con quale fortuna, non  lo so.-. Dopo essermi assicurata che non ci sia nessuno, ci mostriamo entrambi. " Non puoi tenermi qui."  Comincia Nyco, anche se so che in cuor suo vorrebbe rimanere.  "So di non poterti nascondere, ma non puoi nemmeno continuare a scappare "  dico io dandogli un po' d'acqua.  Dopo essersi scolato un'intera bottiglietta, dice qualcosa che attira la mia attenzione. "Dobbiamo andarcene all'ACcademia insieme al resto del gruppo." Lo guardo abbastanza stupita.  "Perché mai dovremmo farlo?"  "È stato il libro a suggerirlo"  rivolgo uno sguardo all'oggetto e sento che da esso derivi una certa importanza. Decido di ascoltarlo. "D'accordo, ma dobbiamo parlarne con gli altri e soprattutto con Rych."  Fa una risata amara e non posso fare a meno di guardarlo storto. "Che c'è?"  Chiedo.  "Forse il fatto che Rych mi odia, Marta."  "Non è vero  vuole solo proteggere la sua famiglia."   "Ti ricordo che io sono forse l'unico suo familiare rimasto in vita eppure per colpa sua sono finito in quella cella"  si rende subito conto di aver detto una cosa meschina e percepisco il suo senso di colpa. Vorrei che Rych fosse qui in questo momento per capire che tipo di persona sia Nyco, per fargli entrare in testa che già si sente in colpa per aver detto qualcosa di troppo, figuriamoci se avesse davvero ucciso un uomo.  "Scusa è che... Non è facile."   Si scusa lui.  "Non fa niente. Ma prima di programmare una qualsiasi mossa è necessario riflettere. Questa situazione è abbastanza precaria e avremo bisogno di più aiuto possibile."   Alle mie parole, Nyco apre il libro prendendo un bel respiro. Io continuo a guardarlo confusa. "Aiutami Oran" dice quasi sussurrando ed io sto.per credete che non accadrà nulla quando lui esulta "Una scritta!" mi avvicino e leggo insieme a lui:
Non è quello che sembra... Successivamente spunta un' altra scritta: la ricerca deve cominciare...
Entrambi ci guardiamo confusi.  " Che voleva dire con la prima frase?" Chiedi io.  " Non lo so ma.." Sentiamo bussare alla porta e sobbalziamo.  "Chi è?"  Chiedo io ed ecco che sento la voce di Rych. Bene, sono fritta. "Nasconditi!"  Sussurro a Nyco spingendolo verso il bagno.  "Aspetta!posso anche farlo da solo!"   "Muoviti!"  Lo chiudo in bagno e dopo solo due secondi entra Rych.  Cerco di mostrare un sorriso quanto più verosimile possibile. Ma so che non è abbastanza. Sembra più quellodi una psicopatica "Tutto questo tempo in bagno?"  Chiede lui curioso. Fin troppo... "già .. Sai com'é Aurora" commento io pregando che la sfiga non mi colpisca anche oggi.  "Ma tranquillo, le ho portato il cambio. Quindi, che sei venuto a fare qui?"  Chiedo con un tono sbrigativo.  "Devo tenerti d'occhio,no?"   "Giusto..."  mi guarda storto. "Sta succedendo qualcosa?"   SÌ, sto.mettendo in pericolo l'intera  Accademia perché non posso accettare che il nemico qui sia Nyco.  "Assolutamente nulla, tranquillo."  Rispondo maledicendomi mentalmente. "D'accordo..
Allora a dopo. Non cacciarti in altri guai."  "No, niente guai. Promesso" lo accompagno alla porta e prima di andare difinitivamente ,mi lancia uno strano sguardo. Chiudo la porta e sospiro sollevata , quando non appena mi volto sobbalzo nel vedere comparire Nyco.  "Mi hai fatto quasi venire un infarto!"   Mi porto una mano al cuore.  "Adesso ti spia?"  Chiede nervoso.  "Senti, fammi il favore di lasciarlo perdere e ..."  qualcosa comincia ad emettere uno strano bip bip.  "Cosa...?" Mi rendo conto che proviene dalle spalle di Nyco. Abbasso l'orlo della sua maglia quanto basta per poi notare come un cip dalle stesse funzioni delle catene che aveva ai polsi.  "Non sapevo di avere quel coso."  Si giustifica lui, ma io penso a tutt'altro.

"Nyco, § sta cercando di contattarti." Lui mi guarda terrorizzato. "C.. cosa?"

Scoppia un'allarme in tutta la scuola ed il panico ci assale.

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora