Nuove strane conoscenze

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Capitolo 6

Apro gli occhi a fatica. La testa gira talmente forte da non farmi capite niente. Costringo a pofgiarmi sui gomiti per permettermi di osservare il luogo in cui mi trovo:  sembra come una camera di ospedale, solo che qui il letto fluttua, qui la flebo è sospesa in aria ed i macchinari non li ho mai visti prima. Dove diamine sono finita? Pian piano, riesco a mettermi seduta e , anche se tutto questo è leggermente traumatico, mi tendo conto di essere affascinata da questo nuovo mondo. Chissà, forse davvero mi sentirò a casa qui. 
"Finalmente, mia cara. Ben svegliata." Sobbalzo dallo spavento. Mi ritrovo davanti una donna di una certa età, dai lunghi capelli grigi raccolti ordinatamente in una coda che chiunque imvidierebbe,  che indossa una veste lunga e di un colore verde scuro  ,decorato da piccole pietre preziose nel busto e ai bordi delle maniche. "Scusami. Non volevo spaventarti. Come ti senti?"   "Beh... scombussolata."   Mi guardi ancora una volta attorno. Aicuri che non sto sognando?  "Bene , adesos che sei sveglia puoi indossare questa divisa e dopo raggiungermi alla Sala Grande, dove troverai anche il tuo amico."  Mi da la divisa. "E come ci arrivo?"
"CI sono delle indicazioni lungo i corridoi, non puoi sbagliare."  Detto ciò esce dalla stanza lasciandomi sola.
Indosso velocemente la divisa, composta da una maglia bianca con una scollatura a V che si restringe nelle maniche a partire dai gomiti, e da un paio di leggins neri in pelle, ma molto elastici. Non sono gli stessi materiali che si utilizzano sulla terra il che è una cosa strana ,ma fantastica. E' una divisa semplicissima e pratica, ma che da quel tocco di non so che...Ho sempre odiato le solite divise da gonnellino svizzero. Esco dalla stanza ritorvandomi in un corridoio che sembra infinito. Sospiro "Forza Marta. Andiamo" non perdo altro tempo e seguendo le indicazioni disposte nei corridoi arrivo alla porta della Sala Grande. È semolicemente enorme, tutta il legno e decorata da rilievi credo intagliati a mano. Deglutisco. Non so cosa mi aspetta, ma non ho altra scelta se non di entrare. Apro l'immensa porta ritrovandomi come in un auditorium, dove sono sedute ad aspettarmi  due ragazze e tre ragazzi, tra i quali anche Nyco, tutti con la mia stessa divisa.Vorrei correre da Nyco, ma una voce severa mi ferma " Avrete tempo per le presentazioni o altro più tardi, mia cara. Tempo a tempo."  È la stessa domna di prima.  Mi limito a sedermi e a stare zitta, lanciando sguardi a Nyco.  "Dunque passiamo alle presentazioni: Io sono la Sign. Bett, insegnante di controllo nonché preside di questa accademia. Come penso già sappiate,  voi siete dei ragazzi speciali, i futuri discendenti dei Daimio. I ragazzi che hanno vissuto qui sanno quale sia il loro destino,a per voi due nuovi arrivati c'è ancora qualcosa da chiarire. Sappiate che il nostro compito è quello di prepararvi al peggio, tirando fuori tutto il vostro potenziale, e con potenziale intendo poteri derivati dagli elementi."  Perché sono eccitata all'idea?  "Bene , chiarito questo vi presento i nuovi arrivati: Nyco, figlio di Oritel ,e Marta , figlia di Cortès. "  tutti gli sguardi sono puntati su noi due, ma non sono i soliti sguardi chemi rivolgono, quelli che mi fanno sentire umiliata. Questi mi apprezzano e apprezzano anche Nyco.  "Benvenuti"  dicono tutti insieme. Io ringrazio con un cenno del capo. "Andate nelle vostre camere adesso . I vostri nuovi compagni vo mostreranno la via. Rilassatevi , ragazzi e fate conoscenza. Questa , d'ora in poi sarà casa vostra."  Questa frase mi provoca uno strano brivido di piacere. Se questa realtà nuova prima mi terrorizzava ,adesso la sento parte di me. Seguendo gli altri discendenti, andiamo tutti nella camera dei ragazzi , dove parla per primo uno dei ragazzi che ha una grande ... anzi, incredibile somiglianza con Nyco , ecvetto per piccolezze : è alto quanto a lui, capelli spettinati come lui ma di un bianco che splende e degli occhi di un grigio misterioso. Singolare,non c'è che dire.
" lasciatemi dire che è un piacere avervi finalmente tra voi. Sapete vi aspettavamo da un po'. Comunqie, io sono Rych, figlio di Silver e dal potere stellare. Piacere di conoscervi." Stringe la mano ad entrambi e mi.mostra un sorriso gentile. "Scommetto sia dura per voi,a vedrete che non si sta male con noi. Gli altri sono Aurora, figlia di Angel, Chiara, figlia di Tarmos, e Sem, figlio di Russel."  "Piacere!" tutti urlano con grande felicità. Sono molto accoglienti e mi piace che siano simpatici già a primo impatto . Insomma comprendetemi:  per la prima volta non mi credono pazza né mi criticano per i miei occhi rossi, anzi mi comprendono perché sono proprio come me, speciali. Mentre continuo a sorridere, il mio sguardo cade su Nyco, che, purtroppo non sembra per niente felice.  "Bene , bene. Nuovi compagni, dovete aver e due cose fisse in mente"  Sem si alza. "Uno: il più bello sono io. Due:mai e dico mai insultare Aurora."   " Tre:  non ascoltare Sem." Aggiunge Aurora.  "Bene adesso che bene o male ci conosciamo e siamo tutti riuniti possiamo avviare l'addestramento. alle 2 e tre quarti di Luna c'è la lezione. Ci vediamo tutti lì"  dixe Rych già alla porta.  "Adesso noi ragazze andiamo nella nostra camera per mostrarla a Marta , a dopo!." Aurora mi conduce fuori ma io voglio prima parlare  con Nyco e la prego di aspettare.
"Nyco posso parlarti qui fuori?"Non mi risponde, esce direttamente con aria nervosa."Mi dici che ti prende? Finalmente abbiamo avuto le risposte alle nostre domande e sappiamo chi siamo, abbiamo trovato la nostra casa..." " Solo in parte Marta. Insomma mi turba il fatto che io non posso neanche conoscere i miei genitori, che probabilmente sono morti  per noi. Credevo che qui le cose sarebbero state migliori" Cerco di consolarlo poggiandogli una mano sulla spalla "Guarda il lato positivo:almeno sulla Terra abbiamo avuto qualcuno che ci ha amato tanto per quello che siamo,persone che hanno sostituito i nostri genitori perfettamente e ... " "Questo vale per te."  Mi interrompe freddo. "Cosa?"  "Marta,io sono cresciuto in un orfano trofio e nessuno voleva adottarmi perchè pensavano che io fossi pazzo per quello che spesso combinavo. O per i miei strani sogni. Mi era stata concessa una settimana fuori da quell'istituto per vedere se riuscissi a socializzare nella nuova scuola." Sono sconvolta... non volevo ferirlo ancora di più "Nyco io...mi dispiace, sul serio. Io ti capisco."  Ride amaramente "Non dirlo, non provarci nemmeno. Non sai cosa si prova. Tu sei stata amata da qualcuno per quello che sei almeno una volta. Io no e forse non potrò mai farlo. " Detto questo se ne va, lasciandomi senza parole e con un vuoto allo stomaco.Brava Marta, hai rovinato tutto. Sei un genio
"Ei  perché sei ancora qui? Non dovresti essere dalle altre?" è Rych, appoggiato alla parete con le braccia conserte "Em, si ... scusa.. ma tu hai visto... Insomma. Me e Nyco."   "Non ti devi scusare. E comunque sì, ho visto. Mio cugino sembra essere sensibile."  "Cugino?"  "I nostri padri sono fratelli."  "Oh..."  mi limito a dire. Si mette a ridere ed il rossore delle mie guance si fa vedere. Perché gli ho chiesto scusa?  "Guarda che non mordo mica. Perché sei così rossa?"  "La pianti per favore?"  "Scusa è solo che... non so, ti facevo più dura."  "Che vorresti dire?!"  "Nulla nulla. Per carità. A dopo... em... Marta, giusto?"  Annuisco e lui va via. Ci mancava solo lui.
Entro in camera e senza aprire bocca mi stendo sul mio letto.
"Qualcosa non va?" Mi chiede Chiara mentre si asciuga i capelli bagnati con una tovaglia.
"Niente sono solo un po'stanca.. grazie, comunque"   "Figurati. Ti chiamo non appena c'è la lezione." "ok, grazie mille" "di nulla" chiudo gli occhi e in pochi minuti mi addormento.

NYCO'S POV.

Non ho aperto bocca da quando sono entrato in camera, sono ancora sconvolto da questa nuova realtà. Abbiamo sempre vissuto nella menzogna, senza sapere quale fosse casa nostra, e adesso che finalmente dovrei sentirmi meglio, il pensiero di non poter più rivedere i miei genitori mi fa star male. Per chi vive negli istituti come me, scoprire di avere dei genitori ti cambia la vita.
"Ei amico ci sei?"

Sono caduto in trans anche io... È Sem che si siede accanto s me. Sembra milto amichevole: ha dei capelli biondi  con il ciuffo all'insù, un sopracciglio tagliato da una cicatrice e gli occhi di un colore strano... non riesco a definirlo.  "Sì... stavo solo pensando."  "Immagino sia difficile affrontare questa nuova realtà per te" "Già, puoi dirlo forte."  Si alza stiracchiandosi  "Inutile mentirti, Nyco. Io non posso capirti perchè sono cresciuto con la consapevolezza di essere particolare ,ma ti posso aiutare a scacciare certi pensieri."  "E come ?" tanto che ho da perdere? E poi se può aiutarmi a farmi sentire meglio, perché rifiutare? "Con il Calcio stellare."  Lo guardo confuso. "Con cosa scusa?" Lui si fa una risata, e non capisco se è per prendermi in giro o no.  "Vieni con me. Vedrai, sarà grandioso. " decido di affidarmi a lui, anche se non sono poi molto convinto. Dopo aver attraversato metà accademia , giungiamo in un campo fantastico, con il prato di un verde acceso e le porte di vetro. "Sai qual'è il bello di queste divise?" Mi chiede Sem stirando le gambe. "Quale?" "Che sono adatte per fare qualsiasi movimento .Sai giocare al calcio terrestre?"    "Certo."  " Bene   allora iniziamo."   "Aspetta, non so neanche le regole."  "È lo stesso del calcio terrestre solo... Con più potenza." che vorebbe dire?   "Non è che tu sia stato poi così chiaro..."   commento.
" Via!" Arriva all'improvviso un palla dal nulla.Dice di giocare come so giocare e io lo faccio. La prendo e inizio a correre verso la porta. Tutto tranquillo fino ad ora, ma ecco che nel campo spuntano ologrammi-giocatori "dal nulla che mi marcano da ogni parte ed anche in modo aggressivo. Fortunatamente, riesco a sfuggire dalla loro morsa. Mi guardo alle spalle e vedo una scia celeste dietro di me. Mi fermo allibito. Sono io? Mi distraggo e Sem mi ruba la palla strattonandomi. Lo inseguo, ma lui è fin troppo veloce.Siamo vicinissimi alla porta.Lo sto per raggiungere quando  con un salto si solleva da terra sprigionando un'energia grigia potente,e sospeso in aria con una rovesciata colpisce la palla e sfonda la porta che si riscostruisce senza problemi. Rimango immobile e a bocca aperta. Questo sì che è calcio! Sem atterra e si avvicina a me soddisfatto.
"Allora,Ti piace?" "Se mi piace, è fantastico! Ma come fai a.. ?" "Con un po' di allenamento ci riuscirai anche tu"  "Speriamo, da quand'è che giochi?"  "Da quando so camminare." "Si vede, sei molto bravo" "Non ne avevo dubbi!" rido "Modesto, ma prima o poi ti raggiungerò" "Non credo"  Suona la campana improvvisamente. "La lezione! Dobbiamo correre!"
I miei pensieri sono svaniti nella risate della corsa ...

MARTA'S POV.

"Marta sveglia!"

Mi sveglio di scatto e guardo Chiara confusa "Siamo in ritardo!" e
senza pensarci due volte mi metto le scarpe e inizio a correre insieme alle altre.

" Scusa lo avevo dimenticato!" si scusa Chiara.

E va bene, cominciamo questa nuova vita.

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora