Panico

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Capitolo 40

Cerchiamo speranza nei libri di biblioteca,tra gli anziani del villaggio,dalla Dria stessa,ma con il panico che non mi permette nemmeno di respirare, dimentico quasi tutto quel poco che mi viene detto. Un panico che mi porta a sentirmi male per il semplice motivo che se Nyco non ce la farà la colpa sarà solo ed esclusivamente mia. Sarei dovuta rimanere al sicuro, senza intralciare nessuno, senza impicciarmi un cose che non mi riguardano per una volta in vita mia... invece rischio di macchiarmi della morte dell'unica persona dopo i miei genitori che ha davvero provato del bene per me. Mi fermo dopo una corsa sfrenata, ansimo disperata e mi guardo attorno, come se la soluzione al mio errore potesse spuntare da un momento all'altro. Ma mi ritrovo a piangere per il senso di inutilità che provo, per la paura che possa perdere anche lui. Come posso salvarlo? Come faccio a trovare qualcosa che nessuno ha mai trovato? Ricomincio a correre e mi reco nella stanza del palazzo in cui abbiamo deciso di riunirci tutti per analizzare le fonti trovate. Fonti che nel mio caso non esistono. Mi hanno detto tutti soltanto che nessuno è mai tornato indietro. Mentre salgo le scale cerco di ricompormi ,per poi gettarmi sulla porta della stanza e spalancarla. Trovo tutti tranne Chiara attorno ad un letto sul quale Nyco è seduto dolorante, mentre il medico gli visita ancora il braccio. Vedo le gocce di sudore scivolargli lungo la fronte con il suo tremolio visibile anche a metri di distanza.
"Nyco come stai?" Credo che questa sia la domanda più stupida che abbia mai fatto. "Bene... insomma, fin'ora è tutto ok." "Ragazzo non mentire. Non farlo quando sei in fin di vita." Dice il medico smettendo di palpargli il braccio, come se non ci fosse più nulla da fare. Percepisco la sua delusione nel pensare che assisterà alla probabile morte del discendente bianco e pensare che la colpa è mia mi uccide... no,io non mi arrendo. Non posso farlo. "Non è vero! Non morirà nessuno! Noi possiamo farcela.Abbiamo qualche indizio? Qualche informazione o piccola filastrocca per scoprire dove si trova il calice? Insomma non abbiamo trovato nulla?!" Il silenzio mi colpisce dritto al petto e quasi non mi sento le gambe. "Non .. non può essere." "Ragazzi miei, non ci arrenderemo." Cerca di consolarmi la Dria poggiandomi le mani sulle spalle. "Troveremo un modo per salvarti, caro. Vedrai, la speranza è l'ultima a morire." "Infatti morirà prima lui se non troviamo nulla." Si lamenta Aurora. Incontro lo sguardo di Nyco e la tristezza è tale che non riesco a capire cosa voglia dirmi. "Marta è tutto ok...io..." "Tu rischi di morire per colpa mia. Non posso permettere che accada. Io non..." la porta viene spalancata nuovamente di colpo, mostrando Chiara esausta e con un libro tra le mani. Si sposta i lunghi ricci arancioni dalla faccia e mostra un sorriso che mi rincuora a tal punto che sorrido anch'io, percependo quello che sta per dire. "Ho trovato qualcosa!" Corre a poggiare il libro enorme sul letto e mostra dei righi di una pagina ingiallita che quasi si stacca dal libro . "È una leggenda antichissima,come potete vedere dalle pagine: dice che il calice si trova dove nessun essere umano può sopravvivere e dove le melodie portano alla morte. Dice inoltre che solo la vera discendente dell'acqua può trovarlo. " ritorna il panico. "Ci mancava solo l'indovinello!" Sbotta Sem ed io non posso che non essere d'accordo con lui. "Aurora ti prego rifletti. Non possiamo perdere tempo." "Marta calmati,il panico non risolve nulla." Nyco si alza in piedi
stringendosi il braccio al petto e cerca di tranquillizzarmi. No,non ce la fa. Andiamo,come dovrei fare?! Insomma se lui non ce la dovesse fare non solo io avrò sulla coscienza la sua morte e avrò perso il mio più grande e vero amico, ma il Daimio oscuro avrà vinto e nessuno potrà arrestarlo.Rischio di condannare tutto l'Universo per la mia dannata testa dura e sì, è abbastanza pesante da digerire. "Ho avuto un'idea." Annuncia Aurora. "Andiamo in biblioteca. "Dai sbrighiamoci" Nyo avanza,ma Sem lo blocca con una mano al petto. "Ei, frena, frena ,frana. Tu dove credi di andare ridotto così?" "Ce la faccio, Sem. Sul serio." "Ora ce la fai, ma tra un oretta non più. "Gli spiega Aurora riportandolo sul letto. "Nyco resta qui al sicuro e cerca di sforzarti il meno possibile." "Ma io..." "Niente ma. Devi stare fermo, qui al sicuro,magari con Sem che..." "Cisa?!Perchè devo rimanere io con lui?! Insomma, senza offesa Nyco... ma perché?! " Aurora sbuffa come se fosse ovvio. "Genio accendi un attimo il cervellino: ora che è così debole Rych può sfruttare questo momento per ucciderlo. Qualcuno deve pur difenderlo e le guardie da sole non bastano. Dato che tu sei il più forte tra noi,non hai altra scelta." Ero così presa dal mio litigio con Aurora che ho totalmente cancellato Rych dai miei pensieri. Altro lato negativo di tutta questa storia. Rych potrebbe ucciderlo senza problemi... come faccio ad avere il solo pensiero che Rych possa farlo davvero? E poi, lo farebbe? Rych ucciderebbe? Il ricordo di lui fa ancora male,ma non solo a me: tutti sono impalliditi nel pensare a lui come un assassino. Lo sguardo mi cade su Chiara e non posso fare a meno di pensare a quello che mi ha detto, alla sua nostalgia, alla morte della preside Bett. Rych la voleva morta, quindi? Ha recitato tutto il tempo? È davvero senza cuore, quindi. Tutto porta a pensarlo...allora perché diamine credo ancora che lui non sia quel che vuole far credere? Basta. Devo pensare solo a Nyco e salvarlo. Lo abbraccio senza rifletterci, assaporo l'odore della sua felpa ormai indimenticabile e me lo godo, sperando che non sia l'ultima volta che potrò sentirlo parte della mia vita. "Nyco ce la faremo. Te lo prometto. Croce sul cuore." Lui mi stringe ancora più forte e per la prima percepisco la sua paura. Forse è venuta fuori solo adesso. "Non ne ho dubbi. Ho fiducia in voi, ragazze" mi dirigo alla porta decisa a mantenere la sua promessa, quand'ecco che una fitta alla testa mi fa fermare.

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora