Il faro.

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Capitolo 5

Le prime luci dell'alba spuntano e vengo svegliata dai deboli raggi del sole. Infastidita e assonnata, sto quasi per riaddormentarmi quando mi ritorna in mente ciò che è successo ieri. Nyco, la nonna, quelle strane creature... tutto insomma. Mi alzo di scatto agitata, ma vengo subito bloccata alla vosta del pettine di mia nonna. Non piangere. Respira profondamente. Cerco di dimenticare la morte della nonna, lasciando che una strana eccitazione si impossessi di me. Sto per scoprire la verità, chi sono davvero, perché sono diversa. Anche la nonna lo avrebbe voluto quindi decido di nom perdere tempo e mi ricordo di Nyco. Sarà amche lui agitato quanto me? Forse anche di più. Devo svegliarlo. Mi vesto velocemente con la prima cosa che mi capita a tiro e corro in camera da letto  ma nel lettino lui non c'è. Dov'è finito?  Mi dirigo.in cucina, credendo che magari sia a preparare la colazione, ma non lo trovo neanche qui. Sbuffo impaziente quando poi mi rendo conto della porta aperta. Mi affaccio alla finestra e lo vedo seduto a terra, già pronto. Mi sta aspettando. "Arrivo" sussurro sorridendo e assaporando una sensazione che non provavo da un bel pezzo: la felicità. Do un bacio all'unica foto che ho di mia nonna assieme a quella dei miei genitori. Delle lieci lacrime scendono, ma li asciugo velocemente e corro da Nyco. Basta aspettare. Nonostante si sia accorto della mia presenza, ancora non si alza da Terra.  "Pronta?" Mi chiede."Mai stata così pronta in vita mia" sospira nervoso.  "Tutto ok?" Chiedo preoccupata mentre lui si rialza. "Sì è che tutta questa storia... non so mi mette in agitazione" "Siamo sulla stessa barca allora, ma almeno sapremo perchè siamo...em" "Speciali?" Chiede lui sorridendo. "Sì, speciali." Il ricordo di mia nonna che muore ritorna ad assalirmi la mente. Stringo la collana tra le mani e guardo il cielo. Non ti deluderò nonna, promesso.
"Allora, andiamo?" annuisco e ci incamminiamo verso il mare , poco distante da qui.  Per arri are al faro biaogna prima percorrere un tratto di spiaggia non molto lungo, che decidiamo di goderci insieme al bellissimo panorama: il mare all'alba è una cosa indescrivibile, anche se io non ho una grande attrazione per l'acqua, o le onde... il mare, insomma.  Guardandolo mi perdo nei pensieri . Che succederà quando saprò chi sono, o da dove vengo? Sarà una sfida che dovremmo essere pronti ad affrontare -anche se non so come-.

E se ricevessi delle rivelazioni deludenti o al quanto terrificanti?Non so come reagirei, forse sono sempre stata io la causa della morte dei miei genitori.... sono una specie di mostro?

"Marta,ci sei?" Ritorno nella realtà e incontro quel celeste intenso dei suoi occhi. " Cadi molto spesso in questo stato di trans."  "Em... già."  Arrossicso imbarazzata e calo lo sguardo. Perché mi faccio tutti auesti problem? Ci fermiamo. "Siamo arrivati." Dico più che altro per convincere me stessa. Finalmente il faro, così familiare eppure così misterioso. Il cuore mi batte  talmente forte che quasi esce dal petto.
"Marta?"  "SÌ?"   "Se ti dicessi che potrei farmela sotto dall'agitazione, mi crederesti?"   "Oh sì... eccome."  Saliamo fino alla cima e ad ogni gradino abbiamo un tasso di agitazione sempre più elevato, ma non appena giunti a destinazione, non troviamo nulla e nessuno.  "Sicura che sia  qui  giusto?"  Mi guardo attorno confusa "Sì, ma è strano che non ci sia neanche un guardiano."  Mi gratto la testa. C'è solo questo faro qui  "Forse è il posto sbagliato" suggerisce Nyco.
Il faro si accende all'improvviso e veniamo abbagliati dalla sua luce immensa, tanto che non vediamo chi ci colpisce con un bastone alla schiena, facendoci arrivare a terra. Mi manca il fiato per alcuni secondi, mentre il terrore mi invade pensando che possa trattarsi di nuovo di quei mostri.
"Chi siete e che volete?!Andatevene via!" Una voce dal nulla urla come non mai. Il faro si e spento di nuovo, quindi non vediamo un tubo.
"Noi... noi vogliamo so parlare."  Stiamo per rialzarco, ma il faro ci acceca nuovamente.  "Ho detto di andarvene!"  Nyco si alza in fretta e blocca l'uomo che tenta di nuovo di colpirci, impugnando con entrambe le mani il bastone e spingendo con tutta la sua forza. "Si calmi! Abbiamo solo qualche domanda da fargli."   "Andate via demoni! Perché siete qui, che volete?!"   Decido di intervenire , posizionandomi davanti allo sconosciuto e mostrandogli la collana. "Siamo qui per questa
" alla vista della collana l'uomo assume un'espressione confusa ma felice allo stesso tempo . Comincia a ridere istericamente, ringraziando non so chi e ballando solo. Noi lo guardiamo lievemente confusi e scioccati. E' " Finalmente! Vi aspettavo da tanto e cominciavo a credere che vi avessero trovati.Scusate per il bastone ma sapete non cercano solo voi..." "Chi ci cerca e perchè?" S'intromette Nyco bruscamente. "Cercate risposte ed io ve le darò.Sedetevi , ma non perdiamoci in fesserie. Non abbbiamo tempo." Io e Nyco ci guardiamo confusi. Non abbiamo tempo per cosa? "Vogliamo sapere tutto, in realtà."   " Bene. Partiamo da quelle"  indica le nostre collane. Me la stringo spontaneamente. "Quelle collane sapete da dove vengono?" Scrolliamo entrambi il capo. "Vengono da Omega,un luogo in cui tutti gli elementi dell'universo vivevano in completa armonia tra loro. I sovrani di questo luogo erano otto e venivano chiamati Daimio: Russell, Daimio del vento, Angel,Daimio dell'acqua,Tarmos, Daimio della terra, Cortés, Daimio del fuoco ovvero tuo padre Marta ,e in più altri 4 Daimio supremi, ovvero Oritel, Daimio celestiale padre di Nyco, Silver, Daimio stellare ,Set , Daimio oscuro, ovvero del male e Crucio ,Daimio bianco ovvero del bene."  Già sono confusa... quindi quello con cui sono cresciuta non è il mio vero padre? Mi sento male. "Set e Crucio erano i Daimio più anziani e Oritel e Silver erano figli di Crucio. Set, però , escogitava un modo per diventare il padrone di tutti gli elementi, e avrebbe fatto di tutto, anche scatenare una guerra. 
Crucio voleva opporsi al fratello, ma morí prima della grande guerra. I due fratelli cederono una grande parte dei propri elementi a due dei figli dei Daimio prima che scomparissero entrambi.
Ai tempi -terribili tempi- Omega si stava frantumando pezzo per pezzo ed  i Daimio decidero di mettete in salvo i propri figli, spedendoli in un luogo sicuro. Solo due di loro,però, non giunsero al luogo programmato ovvero l'Accademia dell'unione e quelli siete proprio voi due... accidentalmente capitati sulla Terra." Scrollo la testa incredula. Davvero, é una storia assurda. Come faccio a credergli? "So che per voi é difficile capire,ma credetemi quando vi dico che è la verità"  rivolgo uno sguardo a Nyco, sperando che anche lui condivida il pensiero che questa storia è folle in maniera esagerata. Eppure lui sembra convinto quanto il vecchio. Mi porto le mani tra i capelli confusa.
"Ma perchè vogliono ucciderci?Insomma io non sapevo neanche di essere figlio di un Daimio."dice Nyco cercando di trovare un mino.di ironia in questa situazione, ma non c'è proprio nulla che possa farci ridere. L'uomo sembra innervosirsi improvvisamente.
"Set  è tornato e vuole uccidere tutti i discendenti dei Daimio cosicchè possa controllare tutti gli elementi una volta assorbiti da voi. Può anche decidere di rendervi suoi alleati anzicchè uccidervi, sopratutto per quanto riguarda il suo discendente. Solo di uno di voi vuole la morte sicura... quello Bianco."
"E chi è?" domanda Nyco al colmo della curiosità.  "Non lo sa nessuno. Adesso che siete qui, però , è bene che raggiungiate l'Accademia immediatamente, di modo da poter icontrare gli altri discensenti." "Ma perché tutta questa fretta?" Chiedo un po' nervosa. L'uomo sta per rispondere, quando si sentono dei rumori provenienti da i piani inferiori. Dalle scale, precisame te "Sono qui... dannazione non ci voleva." Commenta il vecchio alzandosi piano e cercando di mantenere la calma. Il panico mi assale al pensiero di quello che quei mostri hanno fatto all'ospedale.  "Che facciamo?"   Chiedo spaventata. "Dovete raggiungere l'Accademia adesso. È l'unico posto sicuro per voi."  Continuiamo a sussurrare mentre i rumori si fanno ancora più intensi. "Come ci arriviamo?" Chiede Nyco sbrigativo. "Tenete stretta la vostra collana con le mani e rimanete in contatto, concentratevi e urlate forte il nome del luogo dove volete andare. Le collane sono state create apposta"   qualcuno sbatte contro la porta. "Forza figliuoli non c'è più tempo sono qui!" Di nuovo quella orrivile sensazione... syringo spontaneamente la mano di Nyco e lui ricambia. A differenza mia, sembra molto meno spaventato. Stringiamo i ciondoli  delle nostre collane .  "Grazie di tutto."  Dico prima di andare all'uomo.  Lui mi fa un sorriso e si posiziona davanti alla porta. Ci concentriamo e urliamo "Accademia dell'unione !" Con tutta la forza che abbiamo in corpo, venendo così invace da un immensa luce che ci attraversa il corpo senza permetterci di respirare, proprio un secondo prima che i nemici entrassero. Non sento più  il mio corpo, solo vuoto....
Atterro violentemente su un pavimento liscissimo e lucido, ma non ho la forza di reggermi in piedi. La mia mano e quella di Nyco vengono separate da una strana figura che la mia vista non riesce a mettere a fuoco.  "Benvenuti finalmente"dice una voce gentile . Mi sollevano per le braccia, ma non ho la forza di reggermi in piedi, né tdi tenere gli occhi aperti, così mi lascio del tutto andare priva di sensi.

Siamo a casa... almeno credo.

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora