Capitolo 6.

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«No ma fammi capire...ti ha ricattato dicendoti che avrebbe fatto accoppiare i vostri cani maschi? Davvero?» tenta di spiegare per la terza volta tra una lacrima e l'altra. Da quando gli ho raccontato che l'unica ragione per cui ho acconsentito a partecipare a questa giornata è stato esclusivamente il deretano di Roger, non ha smesso un attimo di ridere come un'idiota. Insomma, non è poi una cosa così impensabile, no?

Sbuffo alzando gli occchi al cielo e non riuscendo, a mia volta, a trattenere un sorriso. Liam è veramente simpatico e nonostante ci fossimo spostati in un cottage per il pranzo, non avevamo smesso un momento di chiacchierare. Quasi tutti i ragazzi si erano rivelati piacevolmente alla mano e con uno spiccato senso dell'umorismo.
Louis è un vero pagliaccio, non riesce a non schernire qualcuno per più di cinque minuti beccandosi ripetutamente avvertimenti di morte da parte di Zayn, il più pacato del gruppo. Anche le due ragazze, che si sono presentate con il nome di Clare e Sarah, sono molto cordiali e, colpo di scena, per niente femminili come sospettavo. Sono più che altro un misto tra un camionista ucraino e uno scaricatore di porto napoletano.
Un mix perfetto.

«Ppssshh»

Mi volto a malincuore sapendo già la fonte di provenienza di quel fastidioso bisbiglio. Ed infatti trovo Giorgia con uno sguardo tutt'altro che simpatico a fissarmi.

«Ti rendi conto che stai filtrando da tutta la giornata con Liam James Payne? Cioè lui è così wow, guarda i suoi capelli e, e poi i tatuaggi , quelli sono davvero, non saprei... Sono tanti ma gli stanno bene presumo, oh e anche quegli...-»

La interrompo pazziandole di peso una mano sulla bocca ponendo così fine al suo sproloquio inutile. A volte è così maledettamente imbarazzante e fastidiosa che giuro la prenderei a pizze in faccia. Letteralmente dico visto che lei odia la pizza e forse già da questo particolare, non indifferente, sarei dovuta starle alla larga.

«Tolgo la mano solo se prometti di stare zitta e che finito il pranzo fileremo subito via» la ammonisco puntandole un dito contro.
Alza gli occhi al cielo e la sento sbuffare e sbavare sulla mia mano. Con gli indici forma una sottospecie di x che poi bacia in segno di promessa alle mie richieste e, così, la lascio di nuovo respirare.

«E smettila di guardarmi così sennò ti ficco quel carpaccio di vitello dove non batte mai il sol-» tento di minacciarla prima di essere interrotta da una voce indefinita dall'altra parte del tavolo.

«Mmh?» farfuglio spaesata.

«Emh no dicevo, questa settimana abbiamo tutti del tempo libero e così stavamo pensando di allontanarci un paio di giorni in yatch. Se vi va potreste unirvi, sono più che certo che a Mitchell e al nostro buon vecchio Liam non dispiaccia» dice Louis ammiccando in direzione dei due uomini che, imbarazzati, si lanciano un'occhiata nervosa.

Perché mai a qualcuno dovrebbe importare della nostra presenza? Dopotutto, per la maggior parte, parliamo di artisti di fama interazionale con ai piedi stuole di persone che pagherebbero per godere anche solo un attimo della loro compagnia. E, soprattutto, dei loro soldi. Noi non potevamo permetterci giri in yatch o pranzi lussuosi in cottage immersi nelle campagne inglesi. Non potevamo viaggiare a bordo di limousine o jet privati in giro per il mondo. E non potevamo nemmeno godere di tutti i privilegi che questo stile di vita aveva da offrire. Quindi, quanto ci sarebbe voluto prima che le voci sul nostro conto avrebbero fatto il giro di tutti i tabloid?

Scossi la testa per declinare l'offerta ma prima che potessi realmente reagire vocalmente, venni interrotta.
Di nuovo.

«SIIIII» prese a gridare la mia, tra poco, defunta amica. Perché si, una volta uscite di qui l'avrei presa a sprangate sui denti con la mia valigia rosa shocking.

Meet The Sun | HSWhere stories live. Discover now