32.

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A Chicago passò un mese, Jackson era tornato a lavorare da poco, mentre Matthew non aveva mai smesso di lavorare anche se ogni giorno gli sembrava di non riuscire a superarlo, si alzava per poi non vedere l'ora di ritornare a casa per dormire.
Emma e Joe avevano annullato momentaneamente il matrimonio, portavano con loro un dolore troppo immenso.

Otto anni prima.

Jackson come ogni sera era scappato di nascosto dalla finestra della sua cameretta con l'aiuto di Mike che aveva distratto i suoi genitori.
«Mi devi almeno due pizze Jack.» disse Mike guardardo il ragazzo con una chioma riccia in testa.
«È l'ultima volta lo giuro.»
«Perchè non ti fanno uscire? Cosa hai fatto ancora?» chiese Michael  alzando gli occhi al cielo.
«Nulla di che, il solito.» disse Jack facendo spallucce e stringendosi nel chiodo di pelle che indossava.
«Quando ti metti la testa a posto?» sospirò Mike.
«Ho una madre già a casa Micheal.» Jackson entrò dentro il primo bar che trovarono sulla strada.
«Non ci sono posti, merda.» Jackson alzò gli occhi al cielo per poi vedere Micheal andare a sedersi accanto a una ragazza, probabilmente la ragazza più bella che lui avesse mai visto, aveva i capelli neri raccolti in due trecce e gli occhi azzurri messi in risalto da un vestito bianco, Jackson si chiese perché Mike non gli avesse mai presentato quella ragazza, anche se infondo sapeva che probabilmente se la ragazza anadava d'accordo con un tipo come Mike, con lui, l'esatto opposto del biondo, non aveva nulla in comune.
Mike baciò la ragazza sulla guancia e poi fece segno a Jackson di andare con loro, Jackson per la prima volta nella sua vita era in imbarazzo davanti a una ragazza, e lui di ragazze ne aveva avute e anche tante.
«Hayley, Jackson, Jackson, Hayley.» disse Mike sorridendo, Hayley sorrise e a Jackson per un secondo mancò il fiato, per poi riprendersi e sedersi davanti a lei.
«Oh sei la famosa Hayley. La sorella di Joe.» sorrise Jackson.
«Io devo andare in realtà, sapete il coprifuoco...» disse Mike scherzoso, quanto in realtà sia Hayley che Jackson sapevano benissimo che non aveva nessun coprifuoco, altrimenti anche Hayley sarebbe dovuta andare con lui, Micheal sotto lo sguardo omicida dell'amico si allontanò.
Hayley guardò Jackson imbarazzata.
«Posso offrirti una birra?» chiese Jackson guardando Hayley.
«Non possiamo ordinare alcolici, non abbiamo ancora ventun'anni.» disse Hayley facendo spallucce e Jackson sorrise «Il barista è mio amico.»
«Io non bevo, ma accetto volentieri un bicchiere d'acqua, l'alcool accorcia la vita.» Hayley fece spallucce e Jackson esistò prima di chiamare i cameriere, e al posto di ordinare un bicchiere d'acqua e una birra, ordinò due bicchieri d'acqua.
«Allora, qual'è la tua storia?» chiese Hayley incrociando le braccia sul tavolo pronta ad ascoltarlo, Jackson si accigliò.
«La mia storia?» chiese.
«Sì, andiamo tutti a scuola ti conoscono, non hai una buona reputazione, ma le persone non sono stronze senza un motivo, avrai sicuramente un motivo, perciò perché sei così?» chiese Hayley aspettando una risposta, Jackson fece per rispondere ma venne interrotto dal cameriere che lasciò i due bicchieri d'acqua sul tavolo.
«Mi stai dando dello stronzo?» chiese ironicamente Jackson.
Hayley bevve un sorso d'acqua e poi sorrise alla domanda di Jackson.
«Può darsi.» fece spallucce e Jackson scosse la testa ridacchiando.
«Beh non si raccontano queste cose al primo incontro, non credi?» disse Jackson facendole l'occhiolino.
«È un invito a un secondo "appuntamento"? » chiese Hayley facendo le virgolette con le dita.
«Può darsi.» rispose Jackson facendo lo stesso giochetto di Hayley e la ragazzo ridacchiò «Joe non sarà felice di questo.»
«Non ha voce in capitolo in questo però.» Hayley fece spallucce.
E a Jackson venne in mente una frase che sua mamma gli diceva sempre “Troverai una ragazza che ti cambierà senza che tu te ne accorga.” e forse Jackson l'aveva appena trovata.

Nel presente.

Jackson era seduto al bar dove otta anni prima aveva incontrato Hayley.
«Quindi cosa fai?» chiese Matthew a Jackson.
«Penso di vendere la casa, ne dobbiamo ancora parlare in realtà.»

***

Olly come tutte le mattine si trovava davanti alla lapide di Mike.

Micheal  Hilton, 1989-2016.

«Scusami Olly, non credevo di trovarti qui.»
Olly sentendo una voce familiare si voltò trovando una ragazza con un mazzo di fiori, i preferiti di Mike.
«Hayley! È da un sacco che non ti vedo, stai meglio.»  disse Olly abbracciando Hayley

Chicago HospitalWhere stories live. Discover now