7. (revisionato)

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Il silenzio fu per Micheal un calcio nello stomaco. Nonostante tutto però, nonostante il suo cuore fosse a pezzi, non riusciva a guardare Hayley con disprezzo. Perché lei gli aveva salvato la vita anni fa, e gli aveva permesso di vivere un'esistenza spettacolare fino ad allora.

Aveva solo bisogno di tempo per tornare a volerle bene come gliene voleva tre giorni prima.

Hayley non voleva ferirlo, lo sapeva e ne aveva avuto la conferma quando, dopo tanti minuti di silenzio, scosse la testa con le lacrime agli occhi.
Lui annuì semplicemente, era arrivato il momento di uscire da quella stanza.
«Mi dispiace Mike.» disse la ragazza con voce spezzata, guardandolo. Cielo, quanto odiava vedere i suoi occhi blu colmi di lacrime, poteva percepire anche i sensi di colpa che la stavano logorando.
«Lo so Ley. Ho solo bisogno di tempo.» annuì Micheal guardandosi in giro, avrebbe voluto abbracciarla, ma non riusciva, non poteva, voleva solo allontanarsi da tutti in quel momento.
«Ti voglio bene Haly.» affermò il ragazzo per poi darle le spalle e andarsene, senza darle tempo di rispondere.

Hayley sorrise al nomignolo, lo aveva usato per la prima volta quando erano piccoli, sotto il ciliegio di casa Mongomery, e da allora aveva iniziato a chiamarla così più spesso, anche perché sapeva che alla ragazza quel soprannome non piaceva per niente.

Quando la dottoressa entrò in ascensore e vide Matthew dentro di esso, fu tentata di prendere le scale, ma si fece coraggio e entrò, dandogli le spalle.

«Com'è andata?» chiese il medico, approfittando del fatto che fossero da soli.
«Non troppo male.» rispose lei, voltandosi verso di lui, incrociando il suo sguardo, quando lo aveva visto alla mattina aveva notato qualcosa di diverso in lui e in quel momento si rese conto che i suoi capelli erano più spettinati del solito, come se fosse uscito di fretta di casa. «Mi sento in colpa.» ammise il medico, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi, era sicuro che se avesse continuato a guardarla avrebbe finito per baciarla, mentre lui continuava, però, a sentire il suo sguardo bruciarle addosso.
«Non è colpa tua.» rispose semplicemente la ragazza sforzandosi di distogliere lo sguardo da lui.

«No... Forse lo è di entrambi. Ma in ogni caso, io, mi sento in colpa, ma non troppo. E so che non ha senso, ma io, non vedevo l'ora che vi lasciaste.»
«Scusa?» chiese Hayley sorpresa e anche abbastanza confusa, cosa voleva dire? Che era felice della sua rottura con Micheal?

«Dai, Ley, lo hanno capito tutti.»
Hayley aveva capito a cosa alludesse ma non riusciva a rispondergli, non riusciva a dirgli che cosa lei provasse, perché in quel momento l'unica cosa che sentiva era la stanchezza di quella giornata infinita.
Tra i due giovani chirurghi calò un silenzio che sembrò durare in eterno, in realtà entrambi riuscivano a vedere benissimo che entrambi stavano solo cercando le parole giuste da dire.

«Che mi odi? Si l'ho capito anche io.» disse Hayley, perchè fu l'unica frase che le passò per la testa e che le parve sensata, per poi quando finalmente le porte dell'ascensore di aprirono, scendere al piano di neurochirurgia, rendendosi conto che non avrebbe messo fine alla conversazione, perché anche lui sarebbe sceso in quello stesso paino.
Non fece in tempo a uscire dall'ascensore che il suo polso venne afferrato della mano di Matthew, che la portò in quelli che era stato il loro laboratorio per abbastanza tempo da fargli provare un'attrazione reciproca.

«Non sei brava a fingere Hayley. Sai benissimo che non ti odio.»
Hayley trattenne il respiro, il suo cervello non riusciva a trovare nessuna frase per contro battere.
Certo, sapeva che lui non la odiava, ma che non le stesse troppo simpatica era evidente. Il punto era, che lei aveva cercato di farsi odiare.
Perché lei le persone come lui le conosceva fin troppo bene.
«Ah no?» si limitò a dire la ragazza con un filo di voce, il suo cervello non riusciva a trovare delle frasi sensate da dire, riusciva solo a rispondere a casaccio.
«Hayley...»
«No, Hayley niente. Io le conosco bene le persone come te, farai di tutto per sentirti dire da me quello che provo, per poi una volta che te lo avrò detto trattarmi col culo. Era proprio questo che volevo evitare che succedesse. Ma tu sei ovunque e io...»
«Davvero pensi questo di me? Pensavo di averti fatto cambiare idea - Matthew era rimasto deluso, perché se lei ancora pensava quello di lui, be allora lui aveva fallito, sì perché lui aveva cercato in tutti i modi di essere, non avrebbe detto gentile, ma non odioso, - pensi che se io sapessi cosa provi per me lo userei a mio vantaggio?» Matthew scosse la testa ridacchiando «posso essere odioso qualche volta, ma non sono un mostro.»
la ragazza prese a giocare nervosamente coi suoi lunghi capelli neri, si voltò verso di lui senza dire nulla, si limitava ad ascoltarlo, mentre in testa sua si ripeteva di non dare retta al suo cuore, che bramava un uomo che non sarebbe stato in grado di amarla come meritava.

Il ragazza dal canto suo, era estraneo a situazioni del genere, sì aveva avuto qualche storia, ma niente di così inoortante, nemmeno Morgan, che considerava la ragazza più vicina all'idea di fidanzata, era stata così desiderata da lui. Si avvicinò a Hayley.

Lei non voleva che lui gli facesse quello stano effetto nello stomaco, quell'effetto che ti fa desiderare di incontrarlo in ogni posto in cui vai, quella sensazione per cui senti il suo nome ovunque anche quando nessuno lo pronuncia e sorridi istintivamente.

«Ti prego Heyley, dimmi qualcosa...» la esortò Matthew.
«Vorrei baciarti.»
Solo quando le parole uscirono dalla sua bocca Hayley si rese conto di averle detto ad alta voce.
Matthew la guardò e sorrise divertito.
«Io... Oddio...» sospirò Hayley e aprì la porta del laboratorio uscendo da lì il più in fretta possibile.
«Hayley aspettami.» disse Matthew camminarle dietro cercando di raggiungerla, ma la ragazza si allontanava sempre di più e a passo sempre più veloce.

Si sentiva una stupida, come aveva potuto dirgli quella frase?
Come era possibile che lei volesse baciarlo?
Era tutto così sbagliato, così irrazionale.

«Non te ne faccio una colpa, perché anche io avrei voluto baciarti, e non una volta e nemmeno due. Io non so cosa stia succedendo, perché non mi era mai successo. E ho capito che c'era qualcosa che non andava in me, quando ho iniziato a non vederti più come l'odiosa Hayley Johnson, ma come Hayley che sta con l'odioso Mike, e tu non hai idea di quanto abbia voluto essere in lui o quanto io abbia desiderato il tuo amore.» Matthew guardava la ragazza allontanarsi continuando a sperare che prima o poi si sarebbe fermata.

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