17.

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«Come hai fatto a organizzare tutto questo?» chiese Hayley togliendosi la giacca e appoggiando la borsa e le chievi sul mobiletto in sala.
«Joe e Emma, anche se Joe non ne era molto felice.» ridacchiò Matthew e Hayley si avvicinò a lui.
«Il cibo non è molto di classe mi sono limitato a una pizza perché sono pessimo in cucina.» ridacchiò Matthew guardando Hayley lei fu vicina abbastanza per baciarlo lo fece.

***

Hayley si svegliò di colpo alle tre di notte, aveva le gambe incrociate a quelle di Matthew il quale teneva un braccio attorno al petto di Hayley, fu svegliata dal suo telefino che vibrava.

***

«Dottoressa Johnson, non é di turno... Posso esserle d'aiuto?» chiese un'infermiera guardando Hayley mentre metteva il camice bianco.
«Sono stata chiamata da uno specializzando per un intervento, può prenotarmi la sala operatoria?» chiese Hayley, prendendo poi il telefono per avvisare Matthew poiché né il rumore del telefono né il casinoche Hayley aveva fatto per uscire erano riusciti a svegliarlo.
Appena Hayley varcò la soglia del corridoio che dava sulle camera fu raggiunta dai suoi tre specializzandi, la dottoressa li aveva nominati: L'occhialuto, la biondona e l'Irlandese.
«C'é una paziente che non si fa toccare da nessuno, abbiamo provato a fare di tutto ma non ne vuole sapere, é la paziente della camera 389, Olly Williams.» disse il ragazzo con gli occhiali color pesca.
Hayley si diresse verso e quando entrò fu accolta da viso pallidissimo di Olly.
«Hayley per fortuna sei tu, hai tre spacializzandi uno più studio dell'altro, non sono riusciti a farmi un prelievo di sangue.» affermò Olly, per quanto di vedesse che era arrabbiata nera le parole le pronunciò lentamente, come se facesse fatica a parlare.
«Olly, ti dobbiamo operare di nuovo.» disse Hayley prendendo il braccio di Olly e pungendolo con un ago per prendere la vena più vicina e estrarre una quantità minima, ma necessaria, di sangue.
«Moriró, non é così Hayley? Non ho possibilità, ho già un piede e l'ottanta per cento dentro la tomba, vero?» sospirò Olly.
«Non morirai, non lo permetterò. Ora hai bisogno di riposare prima dell'intervento.» sorrise Hayley uscendo dalla stanza seguita dai suoi tre specializzandi.

«Non assisterete in sala operatoria, perché non esiste che dei futuri chirurghi non sappiano prelevare sel sangue, tutte le ore che passerò in sala operatoria voi le passerete a esercitarvi. Prima però qualcuno di voi chiami il Dotter Williams e lo avvisi che sua sorella sarà operata.» disse Hayley per poi andare a prepararsi per l'intervento.

***

Hayley era in piedi da cinque ore, cinque ora d'intervento, aveva nelle mani la vita della sorella di Matthew e non poteva permettersi di far andare storto qualcosa.
Hayley tirò fuori dal suo camice il telefono e lo porse a un'infermiera che era lì a guardare.
«Lo sblocchi perfavore, e vada su telefono, mi chiami il Dottor Derek Mongomery.» chiese Hayley senza smettere un secondo di lavorare.
«Non trovo nessun Derek Dottoressa.» disse l'infermiera gentilmente, Hayley si accigliò per poi ricordarsi che era impossibile fosse salvato sotto Derek.
«Si, mi scusi, deve cercare "Papà".»
Tutti i medici e infermieri lì presenti smisero per un momento di fare quello che stavano facendo, ma quando vennero fulminati con lo guardo da Hayley tornarono al loro lavoro.
Appena Derek rispose Hayley si fece passere il telefono, facendolo tenere in mano da un infermiere, e si fece guidare passo per passo da suo padre, perché se no Olly non sarebbe uscita dalla sala operatoria, e Matthew non avrebbe mai perdonato Hayley.

***

Hayley uscì dalla sala operatoria si tolse la cuffia e si avvicinò a Matthew, che era seduto con la testa fra le mani e accanto a una coppia di almeno 65 anni.
«Matt...» disse Hayley per richiamare la sua attenzione, Matthew alzò lo sguardo verso di lei e la guardò si vedeva che aveva pianto, ed era comprensibile, se si fosse trovato nella situazione di Olly, suo fratello Joe anche lei starebbe come Matthew in quel momento.
«Olly sta bene, abbiamo avuto un piccolo problema in sala operatoria ma sta bene, ora l'abbiamo addormentata perché è stato un intervento lungo e faticoso, ma tra un paio di ore puoi andare da lei, é nella camera 389.» sorrise Hayley prima di essere circondata dalle braccia di Matthew in un forte abbraccio.
«Oh, che stupido.» disse Matthew staccandosi dall'abbraccio e girandosi verso la coppia, felice come non mai avendo saputo che Olly stava bene.
«Lei é Hayley, la mia ragazza, Hayley loro sono i miei genitori.» disse Matthew imbarazzato.

Chicago HospitalWhere stories live. Discover now