25.

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Hayley mentalmente supplicò chiunque che il cameriere non facesse sedere Matthew e Miranda accanto a loro, ma le sue suppliche furono inutili.
«Hayley.» disse Matthew in saluto, Hayley ricambiò il saluto in segno di educazione per poi tornare a guardare Jackson cercando di evitare il più possibile la presenza di Matthew ma a quanto pare era lui a nom volerla lasciare in pace.
«Scusami avrei dovuto farlo prima, sono Matthew.» disse Matthew presentandosi a Jackson.
«Oh lo so, in Svizzera non si fa altro che parlare di te.» sorrise Jackson e Hayley voleva scomparire, si voltò verso Miranda, la quale non riuscì a sostenere lo sguardo di Hayley e abbassò lo sguardo sul suo menù.
«Spero si parli bene.» disse Matthew rimettendosi a sedere, per quanto i loro tavoli fossero separati Hayley si sentiva troppo vicino a Matthew.
«Sì assolutamente, comunque sono Jackson Smith.» sorrise Jackson per poi tornare a guardare Hayley.
Matthew annuì e guardò Hayley come se cercasse di dire qualcosa ma non ci riusciasse.
«Hayley... Volevo solo dire che mi dispiace di non esserci stato al funerale di Mike...»
Hayley intterruppe Matthew «Non ho voglia di parlarne, hai avuto quasi due settimane due settimane per chiarire, non l'hai fatto.»
«No, ascoltami, avrei voluto esserci, nonostante tutto quello che ti ho fatto, ma ora che ti sei licenziata tutti i tuoi turni li hanno dati a me, e io non posso prendermi giorni...» sospirò Matthew.
«Come ti ho detto prima, non m'interessa.» disse Hayley tornando a guardare Jackson il quale era notevolmente in soggezione.
«Okay.» annuì Matthew.
«Solo... Un ultima cosa... Ti sei licenziata a causa mia? Posso cambiare ospedale non...»
«Non l'ho fatto per colpa tua...» Hayley voleva aggiungere altro ma venne interrotta da Miranda «Matthew ci sono anche io.» Matthew alzò gli occhi e guardò ancora Hayley, nella sua testa riusciva solo a pensare che era stato lui a ridurla così e il suo cuore sprofondò nel suo petto. «Cosa stavi per dire?» chiese Matthew non curandosi di Miranda.
Hayley scosse la testa «Nulla.»
Matthew sospirò girandosi verso Miranda e mentre lei cercava di parlargli lui sembrava perso in un mondo che non era quello in cui si trovava fisicamente.
«Ho già pagato il conto se vuoi possiamo andarcene.» disse Jackson a bassa voce e sorrise anche Hayley sorrise e annuì alzandosi.
I quattro ragazzi si salutarono per educazione per poi separarsi.
«Mi dispiace non pensavo sarebbe amdata così.» sospirò Hayley.
Jackson fece spallucce «Non è colpa tua. Però potevi dirmelo che te la spassavi con un figo come Matthew.» ridacchio Jackson, Hayley sorrise «Bello ma stronzo.» fece spallucce.
Jackson la guardò «Come mai hai lasciato il tuo lavoro? Sei un genio ed è sempre stato quello che volevi fare.» chiese Jackson un po' preoccupato, a lui davano fastidio le persone indiscrete e in quel momento lui lo era stato.
«Ho fatto io l'intervento a Mike, l'intervento con cui è morto, intendo. E non era il primo paziente che perdevo, ne ho persi un sacco, e lo so che non è colpa mia ma non ce la faccio, non riesco a vedere tutte le persone morire.» sospirò Hayley, Jackson annuì, la capiva fin troppo bene.
«Lo so è difficile, ma io personalmente, non ti sto giudicando, il nostro lavoro lo trovo onorevole, mai quanto quello dei militari eh, ma possiamo salvare le persone Hay, noi possiamo farlo.» Jackson si girò verso Hayley guardandola per poi citare una frase della serie tv di Hayley :“ È una bellissima giornata per salvare vite.”
Hayley si fermò accanto a lui.
«Ci ho provato Jack, non hai idea di quanto ci abbia provato a vederla così, ma era un continuo perdere pazienti. Mike è stata la goccia che ha fatto traboccare il tutto.»
«Joe mi ha fatto vedere i suoi reperti medici Hayley, la sua morte non è dovuta al tuo intervento, smettila di colpevolizzarti, non hai fatto nulla di sbagliato.» disse Jackson prendendo le mani a Hayley e guardandola negli occhi.
«Allora perché mi sento un'assina.» disse Hayley incominciando a piangere. Jackson non sapeva cosa dire, reagì d'impulso e l'unica cosa che riuscì a fare fu quella di abbracciarla.
«Perchè è umano. Anche io mi sentirei in colpa, ma è inutile Hayley, il sentirti in colpa non te lo riporterà indietro, ti stai solo facendo del male.»
Hayley ricambiò l'abbracciò, avrebbe voluto rimanere tra le braccia di Jackson per l'eternità.

Chicago HospitalWhere stories live. Discover now