22.

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Hayley si tolse la cuffia azzurra dalla testa, e rimase nella sala operatoria ormai vuota a fissare davanti a sé, non riusciva a muoversi, non riusciva a rielaborare quanto era appena successo e forse nemmeno voleva farlo, rimase lì per quasi due ore, circondata da quattro mura, lei il suo dolore e quelle quattro mura e i suoni dell'operazione avvenuta poco prima nelle testa, ma c'era un suono particolare che non riusciva a smettere di sentire: il bib incessante che aveva segnato la fine dell'operazione, che aveva segnato che ormai non c'era più niente da fare.

Quando Hayley finalmente riuscí ad alzarsi uscì dalla sala operatoria.
Percorse un lungo corridoio, a passi lenti come se il suo dolore l'avesse ancorata al terreno, appena Joe vide Hayley le corse incontro e l'abbracciò il più forte possibile, ma Hayley gli abbracci li aveva sempre odiati, soprattutto quando stava male, la facevano sentire solo peggio.
«Olly lo sa?» chiese Hayley togliendosi quasi subito dalle braccia di suo fratello, Joe annuì.
«Torno a casa. Ho bisogno di dormire.» affermò Hayley allontanadosi dal fratello e andando a recuperare le ultime sue cose nella camera, ormai vuota e pronta per un altro paziente, di Mike.
Hayley entrando sentì di non avere più il controllo delle sue emozioni, richiuse in fretta la porta e si affrettò a uscire dall'ospedale.
«Ley.» urlò Emma dall'altro capo del corridoio per cercare di fermarla.
«Come mai mi hai lasciato la divisa al banco, con la tua tessera, il tuo cerca persone, ti stai licenziando?» chiese Emma, probabilmente non al corrente in quanto era successo. Hayley si voltò maledicendo chiunque per quello che stava succedendo.
«Non lo so, ho solo bisogno di una lunga pausa. Da tutto e da tutti.» rispose Hayley.
«È per Matt? Hayley cosa sta succendo?» chiese Emma avvicinandosi all'amica che piangeva senza controllo.
«Mike... È morto.» sospirò Hayley.

***

Hayley tornata a casa si mise subito a letto, sperando che in qualche modo il sonno potesse alleviare il dolore. Ma il suo sonno venne interrotto dal suono del suo telefono.
«Pronto?» rispose Hayley.
«Hayley, sono Miranda. Ho bisogno di dirti una cosa, perché ho fatto una roba orribile e non posso...» Miranda parlava in tono agitato e confusionale «Possiamo vederci? A un bar da qualsiasi parte ti prego Hayley.» supplicò Miranda.
«In realtà, Miranda, io non ho voglia di uscire, qualsiasi cosa tu abbia fatto puoi dirmela al telefono, no?»
«Sono andata a letto con Matt, il tuo Matt, ma Hayley, mi sono aproffittata di lui, del fatto che stava male per te e io mi...»
Hayley non rispose, li limitò a chiudere la chiamata.
Hayley provò a non pensarci, provò a dormirci sopra, provò di tutto, ma quel giorno c'era qualcuno che cospirava contro di lei, e ogni volta che provava a non pensare ne a Matt ne al fatto che aveva ucciso Mike, lei non faceva altro che pensarci ancora di più.
Riuscì per un secondo a smettere di pensare quando qualcuno bussò alla porta per poi, senza nemmeno aspettare risposta, entrare in camera sua, Hayley non si voltò a vedere chi fosse, non voleva nessuno, voleva solo restare nella sua camera rosa in quel momento nera per via del buio.
«Hayley...» iniziò Matt sdraiandosi accanto a lei, e se Hayley aveva pensato di non avere più lacrime per piangere, beh si sbagliava, ne aveva ancora e tante.
«Sò quello che hai fatto Matt.» sibilò Hayley cercando di non far notare a Matt che stesse piangendo.

Chicago HospitalWhere stories live. Discover now