6. (Revisionato)

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Gli occhi della ragazza ci misero qualche minuto prima di aprirsi completamente, aveva un mal di testa tremendo, si portò una mano alla tempia mentre si mise seduta sul letto.

Ci mise qualche minuto per capire che quella non era la sua camera, né quella di Mike o di Joe, e che, cosa più importante, era nuda. Sbatté gli occhi qualche volta prima di voltarsi a sinistra notando che quella parte del letto era occupata.
Da Matthew.
Hayley si portò istintivamente una mano alla bocca, mentre i suoi occhi iniziarono a diventare umidi.

Aveva tradito Micheal.

Cercò di calmarsi, e di asciugarsi le lacrime che avevano iniziato a scendere velocemente e senza controllo. Si alzò cercando di non svegliare Matthew, si rivestì velocemente e lasciò la casa di quello che fino a qualche giorno prima era un suo "nemico".

Non sapevo nemmeno in quale via si trovava, prese il suo telefono dalla giacca, le tremavano le mani, mentre le sue lacrime le bagnavano lo schermo del telefono.
Aveva diverse chiamate perse da Mike, ma le evitò, andando su google maps per tracciare la strada per tornare a casa sua.

Erano dieci minuti a piedi.

Mentre camminava cercava di ricordare cosa fosse accaduto la sera prima, magari non avevano fatto niente. Magari aveva solo caldo e, ubriaca, ha pensato di spogliarsi.

Iniziarono però a riaffiorare nella sua mente alcuni ricordi, che le confermarono che lei, Mike lo aveva tradito.

Aveva la testa talmente da un'altra parte che non si accorse nemmeno di essere arrivata a casa sua. Se ne rese conto solo quando trovò Micheal seduto sotto il portico ad aspettarla.
Il ragazzo appena la vide le corse in contro, la sera prima era andato a cercarla a casa Mongomery, ma Derek lo aveva avvisato che la ragazza non era tornata a casa, aveva iniziato a chiamarla ripetutamente, insomma erano le quattro di mattina doveva per forza essere tornata a casa, invece no. Aveva pure provato a contattare Joe e Emma, per poi tentare come ultima spiaggia, l'ospedale. Ma non riuscì a trovarla nemmeno lì. Così aveva iniziato a riempirla di telefonate, alle quali però non aveva ricevuto alcuna risposta.

Quando la vide, quella mattina, spettinata e in lacrime, si sentì ancora più in colpa di quanto non si fosse sentito il giorno prima, quando aveva offeso la ragazza con parole poco carine, che lui sapeva l'avrebbero fatta star male.

«Hayley?» il ragazzo le corse in contro guardandola mentre lei si bloccò di colpo, non era pronta a vederlo, cosa gli avrebbe detto? Non poteva dirglielo, l'avrebbe odiata. E lei non voleva questo.
«Hei, cos'è successo?» gli chiese il ragazzo mentre cercava, in vano, di asciugarle le lacrime, se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato. Sarebbe stata solo colpa sua, e del modo sgarbato in cui l'aveva trattata.

«I-io -Hayley venne interrotta da un singhiozzo, non ce la faceva, non voleva perderlo, e sapeva che se gli avesse detto la verità lo avrebbe allontanato da lei per sempre- ho fatto una cosa, Mike... bruttissima.» la ragazza scosse la testa, mentre il ragazzo davanti a lei la guardava, e lei riusciva a leggergli i sensi di colpa in volto, doveva dirglielo.
Lo doveva fare, lui ne aveva il diritto, doveva sapere con che ragazza era stato, doveva mettere fine a quell'agonia, non poteva farlo stare ancora più male di quanto già non stesse.

«Sono andata a letto con Matthew. I-io no-» vanne interrotta dal gesto brusco con cui il suo ragazzo tolse le mani dal suo volto, allontanandosi da lei di qualche passo, in quel momento i ruoli si invertirono, lei era riuscita a prendere coraggio, smettendola di piangere, mentre erano diventati lucidi gli occhi di Micheal.

Gli lasciò qualche minuto, aveva bisogno di elaborare quello che lei gli aveva appena detto. Fece per parlare ma lui la precedette «Mi hai fatto passare una notte d'inferno, io ero convinto tu ci fossi rimasta male per come ti avevo trattata. Che stupido! Ti ho cercata tutta notte, perché volevo chiederti scusa - Micheal si passò velocemente una mano sotto l'occhio per asciugarsi una guancia, per poi allargare le braccia e farle ricadere velocemente lungo ai fianchi- mentre tu, tu eri a divertirti con un altro!» le puntó il dito contro mentre di parola in parola il suo tono di voce diventava più alto e la sua voce si spezzava sempre di più.

La ragazza rimase immobile mentre le lacrime avevano iniziato a rigarle il volto velocemente.
Il ragazzo di fronte a lei scosse la testa, per poi voltarsi e dirigersi a grandi passi verso la sua auto. Hayley dovette correre per potergli stare dietro.
Lo richiamerò più volte, ma lui non si fermava, accelerava solo il passo.
Quando salì nel veicolo, la ragazza con le lacrime agli occhi, provò a bloccargli la portiera.

«Mike- lo guardò negli occhi, facendo un respiro profondo per prendere aria- ti prego...» il ragazzo si bloccò, per poi riuscire a chiudere la portiera e partire.
Lasciando la ragazza in mezzo alla strada, stordita, mentre si portava entrambe le mani alla testa.

Solamente quando non vide più la macchina di Micheal si decise a entrare in casa.
«Tesor...» la ragazza non lasciò concludere la parola a sua madre, che salì velocemente in camera sua, sbattendo la porta e chiudendola a chiave.
Non voleva vedere nessuno.

Voleva passare tutta quella giornata a letto. E per fortuna quel giorno non sarebbe dovuta andare nemmeno a lavoro.

***

Inutile dire che per quanto Hayley avesse provato a dormire non c'era riuscita nemmeno per un secondo, aveva provato a chiamare mille volta Michael senza ricevere una risposta.
Non lo biasimava.

Mise la sveglia apposta un'ora prima in modo da non incrociare i suoi genitori.
Prese i primi vestiti che si trovò sotto mano e uscì di casa.

Quando arrivò in ospedale si guardò in giro per vedere se c'erano Emma o Joe. Non voleva farsi vedere in quello stato. Anche se, prima o poi avrebbe dovuto farlo.

Mentre si dirigeva in spogliatoio venne fermata da Matthew, era l'ultima persona che voleva vedere.
«Ho bisogno di parlarti, ieri sei fuggita e non hai rispost... Tutto bene?» si interruppe appena la guardò in faccia, poi aprì la bocca, come se avesse avuto un'illuminazione «Lo hai già detto a Micheal?» chiese mentre Hayley, annuì semplicemente.

«Mi dispiace, io... Ero ubriaco quanto te.» affermò mentre Hayley svogliata fece spallucce.
«Vai da lui. Parlagli, spiegagli che eri solo ubriaca, che non lo avresti mai fatto altrimenti.» le disse Williams, voleva provare a essergli amico, era in parte anche colpa sua se era successo quel casino.

Ma era veramente così? Lei se non fosse stata ubriaca avrebbe rifiutato Matthew?
Non fece in tempo a rispondere al ragazzo e sentì la voce di Mike.

«Ti dò dieci minuti.» disse in tono freddo, convincendo Matthew ad andare a fare il suo lavoro per lasciarli soli.
«Mike...»
«Sono ancora arrabbiato Hayley. Ma ho delle domande a cui voglio delle risposte.»
«Ero ubriaca Mike, non ti avrei mai tradito se fossi stata in me, se una delle persone più importanti della mia vita, e l'ultima cosa che voglio è farti del male. Mi dispiace da morire.» ammise Hayley sospirando e trattenendosi dal piangere di nuovo, mentre Micheal annuì «Lo so che mi vuoi bene Ley. Hai fatto una cazzata. Gigantesca. Ho bisogno di tempo, per pensare al tutto...» ammise il ragazzo mentre guardava, quella che era l'unica donna della sua vita, con una domanda in testa che non riusciva a porle.

Fece per andarsene, poi però trovò il coraggio di farle quella domanda e si voltò verso di lei.

«Tu mi ami?»

Chicago HospitalWhere stories live. Discover now