18.

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Hayley si presentò ai genitori di Matthew, Anne e George, ricordandosi però che quando Matt aveva parlato dei suoi genitori non aveva speso parole carine su di loro.
«Hayley però oggi ha tantissimo lavoro, deve andare.» disse Matthew spingendola via da loro e tirandola per un braccio.
«Non volevo presentarteli, avrei preferito non farteli mai conoscere Ley, scusami.» Hayley lo guardò e sorrise.
«Vorrei solo capire come mai non li sopporti.» disse quest'ultima per poi entrare in uno dei tanti laboratori del Chicago Hospital, dove i suoi specializzandi si stavano esercitando a fare i prelievi del sangue.
Hayley prese uno sgabello e si sedette tirandosi fino alla spalla la manica del camice e lasciando scoperto il braccio, poi posò lo sguardo sugli specializzandi, prima su uno poi su un'altro «Allora chi inizia?»
Nessuno tra gli specializzandi osò dire qualcosa, rimasero tutti a guardarla quasi pietrificati sotto gli occhi di Hayley e Matthew, nel laboratorio calò il silenzio, silenzio che fu interrotto dalla suoneria del telefono di Hayley.

Hayley correva tra i corridoi infiniti del Chicago Hospital, cercò di essere quasi più veloce della luce a raggiungere la sala operatoria, con scarsi risultati, quando entrò in sala operatoria, ormai non c'era nessuno, solo suo padre e suo fratello.
«Ditemi che sta bene.» disse Hayley col fiatone, suo padre si girò a guardarla, stringendola, poi, tra le braccia.
«Mi dispiace Hayley, non siamo riusciti è in coma, ma non ci sono molte possibilità che si risvegli.» sospirò Derek, Hayley sentì mancare la forza alle sue gambe di stare in piedi, non riusciva a reggersi in piedi, lo era solo perché suo padre la teneva, non aveva neppure la forza di piangere, per quanto stesse soffrendo le lacrime non le uscivano.

                               ***

Matthew non aveva più visto Hayley da quando si era precipitata fuori dal laboratorio, aveva provato più volte a chiamarla ma non aveva avuto alcuna risposta.
«Dottoressa Billy, mi presenti il caso.» la specializzanda non vece in tempo a rispondere che fu interrotta da una voce femminile roca.
«Mike Hilton, 24 anni, incidente stradale e trauma cranico, è stato operato da Derek e Joe Mongomery, ma l'intervento è fallito ed è in coma.»
Matthew si girò verso Hayley, spettinata, con gli occhi rossi, e il trucco colato sulle guance.
«Me ne occupo io, prendetevi un ora di pausa.» disse Matthew senza staccare gli occhi da Hayley e chiudendo la porta della stanza una volta che tutti gli specializzandi furono fuori dalla porta.
«Ley...» sussurrò Matthew guardandola e avvicinandosi a lei.
«Non farlo, non abbracciarmi, mi rimetterei a piangere e non ne ho più voglia.»
«Mi dispiace...» disse Matthew e Hayley distolse lo sguardo da lui guardandosi intorno, sapeva che stava cercando di non piangere, ma non disse nulla, se mai avesse voluto piangere lo avrebbe fatto.
«Io e Mike ci conosciamo da una vita, letteralmente, io sono la sua famiglia e lui è come un fratello per me...» Hayley si bloccò, il ricordo di quello che avevano passato insieme le faceva male, le faceva male pensare che Mike sarebbe potuto morire.
«Hayley non sei obbligata a raccontarmelo ora.»
«No, io voglio raccontartelo ora Matt.» sospirò riprendendo fiato.
«Quando aveva tredici anni perse la sua famiglia, le sue due sorelle e i suoi genitori, per un incidente stradale grave sopravisse solo una delle sue sorelle, Katrine, ma un medico fece una diagnosi sbagliata, facendo  morire anche lei a distanza di un mese, Mike passò un periodo difficilissimo, promisi a me stessa che avrei fatto di tutto pur di non vederlo star male, per questo ho fatto chirurgia, perché se fosse successo qualcosa avrei potuto salvarlo. Invece no, lui sta morendo e io non posso farci niente, non posso far altro che vederlo morire.» Hayley sospirò e non riuscì più a trattenersi, Matthew l'abbracciò, era l'unica cosa che potesse fare.
«Non sta morendo Hayley.»
«Mio padre, è sempre riuscito a salvare tutto, non ha nemmeno un intervento fallito, ha salvato un sacco di persone date per spacciate, tranne Mike è l'unica persona che non è riuscito a salvare.»
«Non ancora, non è ancora morto Hayley, troveremo un modo insieme, ma lo troveremo.»
Hayley sospirò e guardò Matthew.
«Mike si merita di meglio che morire così. Ha avuto una vita di merda, letteralmente, una vita così non l'augurerei a nessuno.»
«Io invece sì. Nel senso, ha perso la sua famiglia, ma ti ha incontrata, lo hai detto tu, eri... Scusami sei... La sua famiglia, cosa si può volere di più? Io non vorrei niente di più.»

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