1.

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Fabrizio aprì gli occhi. Gli ci volle del tempo prima di realizzare dove si trovasse.

Era steso sul pavimento di una stanza che sembrava essere stata attraversata da un tornado. C’erano sedie rovesciate, bottiglie rotte e una miriade di fogli strappati e bruciacchiati.

Le palpebre gli pesavano come macigni e la testa gli scoppiava. Cercò di alzarsi per mettersi a sedere, ma un conato di vomito lo costrinse a sdraiarsi nuovamente. Girando lo guardo, si rese conto di avere la siringa ancora impiantata nel braccio.

Si maledisse in silenzio per aver ceduto di nuovo. Era un debole, un fottuto debole. Si stava buttando via, giorno dopo giorno. E a dirla tutta, non gli importava proprio niente. Se fosse morto ne sarebbe stato soddisfatto.

Aveva solo 22 anni, ma trovava la sua esistenza pietosa. Certo, aveva la musica. Amava scrivere e amava esibirsi, ma questo non gli dava gli stimoli di cui aveva bisogno.

Suonava quasi tutte le sere in un pub squallidissimo, molto spesso sotto l'effetto di droghe sintetiche. Aveva bisogno di sentirsi parte di qualcosa, aveva bisogno della folla, aveva bisogno di avere successo. E non avere i dovuti riconoscimenti lo mandava in bestia. Forse si sopravvalutava. Forse era davvero un cantante mediocre. Ma dentro di lui, sentiva di valere qualcosa.

Alla fine, riuscì ad alzarsi e barcollando raggiunse il bagno. Il conato che aveva represso poco prima si ripresentò più violento di prima, costringendolo sulla tazza dal water. Rimase piegato in quella posizione per un tempo indefinito. Si sentiva debole e svuotato.

L’effetto della droga che si era iniettato la sera prima stava svanendo e al suo posto si faceva largo l’ansia.

Era depresso Fabrizio. Clinicamente depresso. Aveva imparato a conviverci però. Ma poi era entrato in contatto con il mondo della droga e tutto sembrava essersi rilassato. Per poi ritornare sempre peggio di prima.

Era un circolo senza fine, una montagna russa che ti portava all'apice per poi lasciarti cadere senza paracadute.

Dopo essersi sciacquato il viso ed aver bevuto un sorso di un liquore scadente, afferrò la chitarra ed uscì di casa.

Cerco solo il modo di trovare la pace che non ho [MetaMoro]Where stories live. Discover now