Forse è qualcosa che non indosso

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Giorno2

Sono le 6 di mattina e, nonostante abbia sentito suonare la sveglia per due volte consecutive, mi rintano ancora più profondamente nel e mio piumone.

Ho troppo sonno e fuori c'è così freddo. 

Certo se ieri notte non avessi fatto le ore piccole pensando a Leonardo oggi non sarei così assonnata, sembra urlare la mia antipatica e troppo saggia coscienza.

Ma il pensiero dei bonus avrebbe tenuto sveglio chiunque.

Che cosa intendeva poi con la parola bonus? Ancora adesso se ripenso al modo in cui ha detto quella parola, al suo tono sensuale e peccaminoso con cui ha scandito ogni lettera, non posso fare a meno di arrossire.

Sento vibrare il mio telefonino e come un automa allungo la mano per leggere il messaggio.

Quando vedo che sul display c'è il nome di Leonardo ogni parte del mio corpo si sveglia di colpo.

"Alle 9 in tribunale" è il suo messaggio. Veloce e asettico. Niente preamboli o gentilezza. Tipico di lui. Sembra quasi un ordine.

Mentre mi alzo dal letto sapendo già che arriverò in ritardo, sento che il telefono vibra ancora.

"E indossa qualcosa di sexy".

Mi correggo: questo è un ordine. Posso quasi immaginarmi il suo sorrisino compiaciuto quando ha digitato il messaggio.

Lui pensa di avere il potere. Lui pensa di potermi dire quello che devo fare o come mi devo vestire.

Apro l'armadio e anche io sorrido compiaciuta.

Non sarò mai una delle tante donne che fanno solo quello che vuole lui.Pensavo che questo dettaglio, così importante, l'avesse già capito.

E non gli permetterò mai di dirmi cosa devo indossare. Né a lui né a qualsiasi altro uomo.

Prendo un paio di jeans scuri ed eleganti e, mentre mi immagino la sua reazione, già rido.

Correndo,con la mia toga sotto un braccio e la borsa pesante nell'altro,arrivo poco prima che l'orologio scocchi le 9. Cerco di calmare il mio respiro affrettato e lo vedo.

E' lì con le braccia conserte e indossa uno dei suoi tanti completi.Così eleganti e aderenti che posso quasi vedere il suo petto muscoloso tendere la camicia.

E' appoggiato stancamente a una parete e i suoi occhi, corrucciati e quasi offesi, mi fissano.

Per tutta la durata della riunione preliminare con il giudice non mi perde di vista. Neanche quando fronteggia la parte avversaria.

E il suo sguardo corre spesso alle mie gambe. Così pudicamente fasciate nei miei jeans. O alla mia giacca, sobria e dal taglio maschile.

"Dovrei punirti, non credi?" dice quando si siede vicino a me.

"Per cosa?" chiedo io fintamente ingenua.

"Il mio bonus, ragazzina" e il suo tono è deluso e rabbioso insieme.

Non riesco più a trattenere un sorriso e avvicinandomi a lui gli sussurro piano:

"Forse è qualcosa che non indosso."

Lo vedo sgranare gli occhi e sento il suo respiro affrettato.

Questa proprio non te l'aspettavi, vero avvocato Ferraris?

Oggi,nella nostra battaglia, ho segnato un punto a mio favore.

Oggi il potere è nelle mie mani.

Un brivido di aspettativa corre lungo la mia schiena al pensiero di cosa succederà domani.

*Angolo autrice*
Ahi ahi Leo... Ma stuzzicare una donna😂😂.

Voi che ne pensate della scelta di Emma? Siete dalla sua parte?

Commentate e fatemi sapere cosa pensate di questo nuovo capitolo, risponderò a ogni commento!!!

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