30; Logan

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"Siamo arrivati a Miami. Grazie per aver viaggiato con la nostra compagnia" annunciò l'hostess.

Presi velocemente le valigie, catapultandomi fuori.

Rimasi ad aspettare un taxi, che passò dopo circa 5 minuti.

Guardai l'orario: 3:00am.

Ero talmente emozionato che il sonno era passato.

Avrei rivisto la mia Harper dopo un mese... Lei era incinta, io sarei diventato padre, avrei sposato la donna della mia vita, sarei stato per sempre al suo fianco e al fianco di mio figlio.

Un sorriso comparve sul mio volto alla vista di quel vialetto ormai familiare.

Pagai il tassista e, dopo aver preso le valigie dal cofano, mi diressi davanti all'ingresso.

Presi le chiavi, Harper me ne aveva date un paio di riserva.

Aprii la porta e, dopo aver lasciato le valigie nel corridoio, mi diressi in camera sua, dove probabilmente stava riposando.

Aprii lentamente la porta, cercando di non fare rumore.

La bajour era accesa, Harper era tra le coperte, con il cellulare tra le mani, mentre dormiva tranquillamente.

Sorrisi al vederla; mi avvicinai al letto, inginocchiandomi di fronte al suo viso, accarezzandole la guancia.

Sul comodino intravidi il test di gravidanza; lo presi tra le mie mani: positivo.

"Harper" sussurrai, spondandole i capelli dal viso.
Mormorò.
"Piccola" bisbigliai di nuovo.

Aprii lentamente le palpebre, guardandomi e quasi non riconoscendomi.

"Logan" balbettò; le sorrisi.
"LOGAN" gridò felice, saltandomi addosso, facendomi cadere sul pavimento.
"Ehy" dissi con un filo di voce, prendendo il suo viso tra le mie mani.
"Non mi sembra vero" confessò, lasciando scorrere una lacrima sul suo volto.

Mi aiutò ad alzarmi e prontamente si gettò tra le mie braccia.

"Non mi lascerai più, vero?" chiese.
"Mai più" risposi, stringendola.

Chinai il viso all'altezza del suo.

Poggiai leggermente le labbra sulle sue, ma mi fermai... Era tutto così diverso.

"Cosa c'è?" domandò lei, guardandomi.
"Tu, tu mi ami ancora vero?" chiesi.
"Non chiederlo neanche" rispose, per poi baciarmi, allacciando le braccia al mio collo.

Le accarezzai la schiena, per poi passare ai fianchi, attirandola al mio corpo, unendo i nostri bacini.

La feci avanzare fino al letto, portando il suo capo sul cuscino, posizionandomi su di lei.

"Questo mese senza di te è stato un inferno" sussurrai sulle sue labbra, passando le mie sul suo collo.
"Mi sei mancato tanto" bisbigliò al mio orecchio, passando una mano tra i miei capelli.
"Ti voglio Harper" le dissi guardandola negli occhi.
"Ti voglio anche io Logan" rispose, mordendosi il labbro.

Fu tutto come la prima volta: le nostre fronti unite, i piccoli graffi sulle mie spalle causati dalle sue unghie, i battiti dei nostri cuori accelerati, i nostri sguardi carichi di amore e passione.

Ci unimmo di nuovo, fummo una cosa sola.

The next day
Mi svegliai, non sentendo il peso del capo di Harper sul mio petto.

Mi guardai intorno, non trovandola.

Mi alzai dal letto, indossando i boxer.

"Harper" la chiamai.

Sentii un mugolio dal bagno; mi diressi in quel luogo, trovando la mia ragazza accasciata di fronte il wc.

"Harper" sussurrai preoccupato inginocchiandomi vicino a lei.

Le spostai i capelli dal viso, mentre lei rigettò nel gabinetto.

Poggiò la schiena al muro, mentre le passai una tovaglia inumidita sul viso.

"Come ti senti?" le chiesi, prendendola in braccio.
"Ci sto facendo l'abitudine ormai... Sarà così per i prossimi due mesi" rispose.

La adagiai dolcemente sul letto, sedendomi dietro di lei, prendendola tra le mie braccia.

"Dovrai sopportare i miei sbalzi d'umore, le mie voglie improvvise di cibo e la nausea" mi informò lei.
Le lasciai qualche bacio sulla spalla "Sarà un piacere" risposi, passando le mie mani sul suo ventre "Sopporterò qualsiasi cosa per nostro figlio" continuai a dirle.
La vidi sorridere "Credo che dovremmo avvisare il capo"
"Sarà una brutta notizia per lui" rise.
"Ben gli sta" bofonchiai.

Lei ruotò il capo verso me, fissandomi.

"Che c'è?" chiesi.

Mi impresse un lieve bacio sulle labbra.

"Sai, in gravidanza, le donne hanno bisogno di coccole" mi informò.
"Oh bè" sussurrai sorridendo.

La feci sedere sulle mie gambe, facendole poggiare il capo sulla mia spalla.

Le feci i cosiddetti grattini sulle braccia, lasciandole dei dolci baci su tutto il viso.

"Essere incinta ha dei vantaggi" bisbigliò lei, sistemandosi miglio tra le mie braccia.
"Ti tratterò così anche dopo il parto" dissi ridendo.
"Me lo auguro" bofonchiò lei.
"Farei di tutto per te, lo sai"
"Lo so" rispose abbracciandomi.

My Batman Where stories live. Discover now