19; Harper

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"James lasciami stare. Ti supplico" sussurrai quasi piangendo; dei flashback del mio stupro si stavano facendo vivi nella mia mente.
"E tu cosa farai per me?" chiese malizioso.
"Tutto quello che vuoi tu" dopo aver detto quella frase, me ne pentii.
"Credo che tu sappia cosa voglia" sorrise accarezzandomi la guancia.
Scossi il capo.
"Una notte con te o che tu diventi la mia spalla" mi informò, avvicinandosi di più al mio viso.
"È stupro" dissi digrignando i denti.
"Dipende dai punti di vista, bellezza" mi guardò, accarezzandomi la guancia.

Morsi il labbro.

Non volevo assolutamente lasciare Logan, ma avrei perso la mia verginità con un ragazzo diverso da lui.

"Va bene" affermai.
"Va bene a cosa?" chiese.
"Farò sesso con te. Ma devi lasciarmi in pace poi" lo fulminai.
"Ma certo! Superman mantiene sempre le promesse" sghignazzò.
"Aspettami in camera" gli sussurrai provocante, passando la mano sul suo petto.
"Ai suoi ordini dolcezza" mi disse baciandomi rudemente.

Si allontanò velocemente da me, andando in camera mia.

Indossai il pigiama, tremando.

Avrei ceduto, avrei pianto da un momento all'altro.

Mi guardai allo specchio, legandomi i capelli e mi diressi lentamente verso la stanza accanto.

"Finalmente. Mi stavo innervosendo" disse, chiudendo con forza la porta dietro le mie spalle.
"Spogliati" mi ordinò.

Io rimasi immobile guardandolo negli occhi.

"Muoviti" tuonò.

Mi sfilai i pantaloni, gettandoli per terra.

"La maglia" gridò.
"No" bisbigliai.
"Come? Non ho sentito!" esclamò ormai adirato.
"NON PUOI COSTRINGERMI" gridai scoppiando in un pianto.

Corsi verso la porta, ma lui si piazzò davanti ad essa.

Gli tirai numerosi calci alle gambe, ma era Superman... Non si faceva niente.
Mi strappò la maglia e tirò i capelli, rompendo poi l'elastico degli slip.

Così, puntai alle sue parti basse, colpendolo.

Lui mollò la presa dal mio corpo, abbassandosi dal dolore.

Ne approfittai per aprire la porta e scappare fuori casa.

Iniziai a correre inseguita da lui.

Erano circa le 6 di mattina e io scappavo da quel maniaco, scalza e quasi nuda piangendo, come una pazza.

Attraversai la strada e per poco una macchina non mi investii.

"FERMATI" mi gridava.

Col cazzo

Arrivai difronte il rifugio, correndo verso l'ospedale che era situato in alto.

Andai a sbattere contro qualche infermiera e cercai di sbarrare la strada a quel pazzo gettandogli tutto quello che trovai davanti a me.

Arrivai davanti la stanza dov'era Logan e non ci pensai due volte ad aprirla e a rifugiarmi lì dentro.

"Harper" gridò impaurito Logan; probabilmente stava dormendo.
"Aiutami" bisbigliai piangendo, accasciandomi a terra, priva di forze.
"Oh mio Dio, Harper. Cos'è successo? Che ti hanno fatto?" Logan mi tempestò di domande, mentre mi sollevava dal pavimento, inginocchiato, prendendomi tra le sue braccia.

Mi strinsi a lui, continuando a piangere disperata.

"Shh calmati. Ci sono io" mi sussurrò.
"Sono in pericolo" bisbigliai.
"Cosa?" chiese atterrito, accarezzandomi la guancia.
"Chiudi la porta a chiave" mi affrettai a dirgli e lui fece quando gli avevo detto.

My Batman Where stories live. Discover now