6; Logan

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"Capisci Carlos? Sono un fottuto coglione" dissi rigirando il mazzo di chiavi che avevo in mano, mentre chiudevo l'armadietto.
"Ti sei fatto prendere dalla situazione" rispose lui.
"Mi sono fatto prendere dalla situazione? No cazzo. Le ho detto di amarla" dissi sbattendo la testa contro il ferro.
"Si risolverà..." disse ma lo interruppi "Un cazzo. Ecco cosa si risolverà"
"Logan calmati"
"NO" gridai infuriato, lasciando Carlos nel bel mezzo del corridoio, dirigendomi verso l'uscita dell'Università.

Dalla rabbia, non guardai davanti a me e andai a sbattere contro qualcuno facendo cadere i libri che aveva.

"Cazzo guarda dove metti i piedi" sbraitai.
"Scusa" balbettò; la sua voce: Harper.

Mi girai all'improvviso.

"No, scusami tu" mi giustificai aiutando a prendere i libri da terra "Oggi non è giornata" continuai.
"Idem" rispose alzando le spalle... E io sapevo anche il motivo.

Rimanemmo per un minuto abbondante in silenzio, finché non arrivò Grace.

"Ehi Harper... Oh ciao Logan... Dovrei parlarti" disse lei.
"A me?" chiesi sorpreso.

Annuì seria.

"Ci vediamo amica" disse salutandola.

Io mi limitai ad un mezzo sorriso.

Uscimmo dall'edificio, andando davanti la mia macchina.

"So chi sei" sputò di punto in bianco lei.
"Eh?" non capii.
"Ieri sera, tu hai salvato Harper" disse avvicinandosi, puntantomi il dito sul petto "Travestito da Batman" continuò.

Mi si gelò il sangue nelle vene.

"E non mentire" mi ordinò.
"Come hai fatto a capirlo?" chiesi, arrendendomi all'evidenza.
"Prima di tutto, tutti sappiamo che Logan Henderson è innamorato di Harper Wood. Ieri sera ho visto come la guardavi e il profumo di Batman era lo stesso che hai tu" mi spiegò; quella ragazza poteva fare l'investigatore privato.
"Non dirlo ad Harper" la supplicai.
"Non le dirò niente. Ma, toglimi una curiosità, Carlos è a conoscenza di tutto ciò?"

Annuii.

"Senti, c'è una cosa che dovresti sapere" continuò a dirmi.

Nell'esatto momento in cui stavo per parlare, l'allarme del mio orologio suonò.

"Devo andare. Parliamo un'altra volta" dissi correndo verso i cespugli, trasformandomi; dopodiché scomparsi tra i tetti degli edifici.

"Ehi pipistrello" mi sentii chiamare alle spalle.
"Ehi bellezza" dissi facendole un occhiolino malizioso.
"Sempre così coglione eh?" chiese sbruffando.
"Ma tu mi ami per questo" dissi avvicinandomi alla mia Black Girl.
"Sfacciato" rispose spintonandomi all'indietro.
"Sei così sexy quando ti innervosisci" dissi mordendomi il labbro, fissandola.
"Senti, andiamo prima che la situazione in città degeneri" disse iniziando a correre; ma io mi misi davanti a lei che sbattè contro il mio petto.
"Ma che hai al posto del cervello? Andiamo dai" disse cercando scampo, ma ancora una volta le bloccai il passaggio.
"Tu sei soltanto mia" le sussurrai nell'orecchio, marcando l'ultima parola.

Rimase un attimo perplessa, ma poi si allontanò da me, correndo verso Collins Avenue.

La città era a ferro e fuoco; c'erano uomini mascherati con tute verdi, ma tra tutti conobbi il mio acerrimo nemico: Joker.

Ma porca la sua faccia di merda... Proprio lui?!

"Vattene" ordinai alla mia compagna.
"Come scusa?" chiese lei.
"Ti ho detto di andartene. Non voglio che quel pazzo ti faccia del male"
"E lasciarti da solo? No, non lo farò" disse sicura.
"Ti prego" la supplicai.
"No, il mio lavoro è proteggere i civili e devo compierlo" ribatté.
"C'è una cosa che devo dirti" balbettai avvicinandomi a lei "Io ti..."
"Batman" mi interruppe una risata soffocata.

Mi girai... La più grande faccia di cazzi di sempre, da quanto tempo!

"Joker, che dispiacere vederti" sorrisi storto.
"Ma chi vedo dietro di te... L'affascinante Black Girl" rise malizioso.

Mi misi davanti a lei: brutto stronzo, se solo provi a sfiorarla sei morto.

"Vai ad occuparti della città, a lui ci penso io" dissi guardandola.

Lei sembrò preoccupata, probabilmente non voleva lasciarmi in mano a quel mostro.

"Vai dai" le ordinai dolcemente, sorridendo.
"Io" balbettò lei.
"Andrà tutto bene" dissi con calma, anche se sapevo che quella sarebbe stata la volta in cui si sarebbero stabilite le sorti.
"Quando avete finito" sbruffò capelli verdi.

Quella faccia gliela ridurrei a brandelli.

"Stai attento" mi disse lei, scendendo dal palazzo.
"Ma che teneri piccioncini" rise di gusto lui "Peccato che non la vedrai più" continuò.
"Cosa?" chiesi confuso.

Joker schioccò le dita e due robot, mi imprigionarono tenendomi stretto.

"Mio caro Batman, non ti sei mai chiesto, dove fossi stato per tutto questo tempo?" chiese avvicinandosi; rimasi in silenzio "So tutto di te caro Logan"

Porca puttana, aveva scoperto la mia vera identità.

Mi dimenai cercando di liberarmi dalla sua presa.

"So chi sono i tuoi familiari" continuò lui strafottente.
"Se solo provi a fargli del male" lo minacciai.
"Oh no pipistrello, calmati. A loro non succederà niente"

Ci fu un attimo di silenzio... Ma se non voleva fare del male ai miei, allora chi era nel suo mirino.

"Sai, questa diciamo che è stata tutta una trappola... Ma non per te... Per la tua amata Black Girl" sghignazzò lui.
"NO. LASCIATEMI CAZZO LASCIATEMI" iniziai a dimenarmi; no, lei no.
"Ehi calma pipistrello... Sai, ho scoperto che anche un'altra ragazza ha il tuo cuore... Harper Wood, dico bene?"

Rimasi immobile, la mia Harper.

"LASCIALE STARE. PRENDI ME, UCCIDIMI, FAI QUELLO CHE CAZZO TI PARE. MA LASCIALE STARE" sbraitai in preda al panico.
"Logan, perché parli al plurale?" chiese lui venendomi davanti.

Non capii.

"Ma ancora non capisci?" scosse la testa "Non ti facevo così rincitrullito" rise "Caro Batman, Harper e Black Girl sono la stessa persona" mi disse infine.

My Batman Where stories live. Discover now