Would you try again?

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Pov Chandler

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Pov Chandler

Avevo appena terminato l'allenamento aggiuntivo per Ciak e Branden dato che avevano tardato a lezione. Così almeno mi era stato riferito.

Uscii dagli spogliatoi dopo essermi lavato velocemente il viso.

Vidi Aaron dirigersi verso il campo. Correva, correva e non si fermava. Bruciava dalla fatica, e ora stava iniziando a piovere.
Si bagnò lentamente, prima i capelli che ora erano inzuppati poi la maglietta ora appiccicata al petto e poi i pantaloni. Ah per non parlare delle scarpe. Pensai.

-"Aaron"- cercai di attirare la sua attenzione.
Si voltò per poi ricominciare a correre.
-"Cazzo vuoi fermarti? Sei fradicio!"-
Lo afferrai per il polso, mentre la pioggia iniziava a bagnare anche me.
-"Chandler levati dalle palle, non è giornata ti avverto"- ringhiò con i denti stretti l'uno contro l'altro.
-"E quando mai?"- Risi saracatico.
Mi sferrò un pugno dritto alla bocca dello stomaco.
Iniziai a tossire.
-"Sei diventato più forte"- lo canzonai.
-"Ma mai quanto me"- gli dissi prima di colpirlo sul viso dove avevo già notato il suo labbro spaccato.

Il naso iniziò a sanguinare, si strinse una mano su quest'ultimo e con l'altra tentò di colpirmi. Di nuovo.
Lo spinsi a terra, salendo a cavalcioni sopra di lui e immobiglizandogli le braccia sopra la testa.

-"Adesso mi ascolterai"-
-"No. Lasciami"- iniziò a dimenarsi.
La rabbia stava per uscire. Chiusi la mano in un pugno e colpii il terreno affianco al suo volto mentre lui chiuse velocemente gli occhi per l'imminente dolore che pensava di dover fronteggiare.
-"Non ci provare. Ora zitto e ascolta"- ok non era una bella maniera di chiedergli di ascoltarmi ma era l'unica che conoscevo e che a parer mio ha sempre funzionato con la sua testa vuota.

Sentii i suoi muscoli rilassarsi.
-"Lo so che sei incazzato. Ma non è come pensi. Io non ti ho mai abbandonato"-
-"Chandler ma che cazzo vuoi?"-
Riniziò a muoversi. Lo tenni più stretto.
-"Quando quella volta di beccarono- anzi quando ti feci beccare con la droga so di aver fatto una cazzata"-
-"E me lo vieni a dire ora? Dopo quattro anni?"- rise saracatico. Iniziò a scalciare. Lo bloccai.
-"Sono stato dal tuo comandante. Da Steven"-
-"Non nominarlo, non nominarlo!"- urlò. Non so da dove proveniva questo astio, ma evitai di chiedere.
-"Gli ho raccontato la verità. Che ti aveva incastrato così lo supplicai di non cacciarti e da quanto vedo non l'hanno fatto"- accennai ad un sorriso dolce.
Corruciò la fronte poi aggiunsi.
-"Sono stato cacciato dalla mia precedente Accademia, e dopo due lunghi e fottuti anni passati a pensare cosa ne avrei potuto fare della mia vita , dopo aver rovinato la nostra amicizia mi sono arruolato in un paese qui vicino."-
-"Perché mi stai dicendo questo, dovrei perdonarti?"-
-"So che è difficile da credere, ma la mia vita non ha senso senza di te. Ho cercato informazioni su di te in questi anni. Sei cambiato. In meglio non fraintendermi. Lui ti ha cambiato"-
Un singhiozzo uscì dalla sua gola.
-"È finita, ormai è finita"-
-"No, non se tu ci credi. Non lasciare che qualcuno porti via l'amore della tua vita. Non so cosa sia successo, ma combatti per ciò che ami come hai sempre fatto. So di non essere nella situazione di dirti queste cose, ma pensaci e so che non potrei mai chiederti di diventare amici come prima, ma almeno vorrei tentare, sei cresciuto,piccolo"- gli passai una mano tra i capelli bagnati.
-"Mi hai ferito, eri come un fratello per me."-
Perché al passato? Dio sento il cuore spezzarsi.
-"Lo so, ti capisco"- lasciai andare le sue braccia, ma non si mosse.
-"Lo so ho fatto una cazzata, ho pagato le conseguenze delle mie azioni, e le pagherò anche ora."-
-"Ormai il passato è passato, se continuiamo a pensarci soffriremo ancora quindi pensiamo al futuro puntiamo davanti a noi. Insieme"-
Mi sciolgo a quelle parole.
-"Non ho capito niente del tuo discorso poetico, ma penso di aver capito che vorresti riprovare, vero?"- chiesi con timore.
-"Vieni qui stronzo"-
Avvolsi il suo corpo bagnato facendolo aderire al mio. Lo strinsi forte a me così non sarebbe più scomparso.
-"Grazie"- sussurrai sul suo collo.
-"È la tua ultima opportunità, non farmene pentire"-
Sorrisi e poi aggiunse.
-"Ma ora alza il tuo culo da sopra di me e andiamo ad asciugarci"-
-"Sempre fino con le parole"-
-"Che ci vuoi fare"- alzò le spalle. Risi. Lo aiutai ad alzarsi e ci recammo verso gli spogliatoi.

Delle voci.

Ciak e Branden si voltarono.
Quest'ultimo guardò il mio amico.
Era uno sguardo così intenso.
Erano innamorati.
Si di questo ne ero sicuro.

Branden lo guardò un'ultima volta e poi se ne andò.

Aaron sospirò.
-"Che è successo?-
-"Steven è a conoscenza della nostra relazione e se non voglio che prenda provvedimenti mi  ha caldamente suggerito a lasciarlo, almeno per ora."-
La mia bocca forma una specie di "O" .
-"E in più Branden mi odia perché Steven sa della malattia che ha. Penso di averlo accidentalmente detto a Rosy quando ero andato a casa sua e mi fece ubricare grazie a dio l'ho lasciata ma ora anche lui non mi vuole più. Mi ha dato del traditore e mi ha fatto questo"-
Dice indicando il labbro spaccato.
-"Idiota"- sussurro.
-"Già è proprio un idiota"-
-"Non lui, tu"-
-"Io?"- si indica, imbronciato.
-"Proprio tu"-
Sorrisi.
Sfiorai il suo labbro leggermente tagliato.
-"Scusa per il naso"-
-"Fa meno male di questo"-
Indica il suo cuore.
-"Si sistemerà tutto ne sono certo."-
Lo abbracciai .
-"Comunque è carino quel Ciak"- si staccò dall'abbraccio e mi guardò minaccioso negli occhi.
-"Non ci provare Chandler. È ingenuo e ancora piccolo"-
-"Hmm... Vedremo"-
-"Chandler ti conosco, non fare cazzate mi raccomando"-
Lo abbracciai di nuovo sussurrando al suo orecchio un "Mi sei mancato"- che viene ricambiato.

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