Ho la testa appoggiata sul suo petto. Le sue braccia avvolgono il mio corpo. È così caldo. Lo guardo come si guarda un tramonto, come quando d'inverno cerchi i fiocchi di neve.
Apre leggermente gli occhi. Mi bacia le labbra che sono ancora un po' screpolate per il freddo. Passa una mano fra i miei capelli disordinati.
-"Buongiorno -" sussurra tra le mie labbra.
-"Giorno"- sorrido.
Ho paura che questo possa finire in uno schiocco delle dita. Ho troppa paura. Il mio cuore andrebbe in mille pezzi.
-"È meglio se ci vestiamo"- si mette a ridere
-"Già "- dico imbarazzato.
Come è potuto succedere?
Ho addosso il suo profumo. Afferra la mia guancia e la strizza.
-"Aahii"- mi allontano dolorante appoggiando la mano sulla guancia per alleviare il dolore.
-"Dovresti dimagrire"-
-"Cosa?? Se sono magrissimo! "- brontolai indispettito .
-"Se lo dici tu.."- rispose sghignazzando.
Le sue labbra avvolsero il mio piccolo neo sul collo. Afferra la mia mano e usciamo dalla tenda.
-"Dormono ancora tutti."- tirai un respiro di sollievo.
-"Menomale "- aggiunse.
Siamo qui da due giorni e non ho la minima idea di cosa faremo nei giorni successivi.
Il sole sorge.
Le tende si aprono.
Andiamo tutti a fare colazione.Mi siedo ad un tavolo assieme ai miei compagni. Mi manca. La sua lontananza mi spezza. Anche se è solamente due tavoli più avanti del nostro. Non ho molta fame quindi allontano con la mano il vassoio con il cibo. Siamo all'aria aperta. Nessun posto serrato. Solo noi e la natura . L'aria è così fresca. Gli alberi circondano la natura che sta attorno.
I suoi occhi trasparenti e il mio mix di colori si incrociano. Sorride , ma non troppo per non attirare l'attenzione generale.A colazione terminata ci riuniamo tutti.
-"Oggi impareremo ad usare un'arma. "- comunica Aaron.
-"Vi consegneremo un'arma ciascuno. A fine addestramento le riporrerete nella cesta. Intesi? "- terminò.
Prendiamo l'oggetto pericoloso.
Ci insegnano a caricare ed inserire il proiettile il più velocemente possibile.
-"Vedete il bersaglio avanti a voi? Colpitelo."-
Carichiamo e spariamo.
Non ne centro nemmeno uno.
-"Sei proprio un imbranato. "- riconosco la sua voce.
-"Grazie mister so tutto io"-
-" Ti insegno io"-
Si sistema dietro di me. Allunga le sue braccia sulle mie intrecciando le mani con le sue.
Sto impazzendo. Haphephobia?
Preme il grilletto , la forza dello sparo è troppa , appoggio la testa sulla sua spalla. Alzo lo sguardo imbarazzato. Solleva il mio bacino e torno alla posizione di partenza.
-"Prova da solo ora"- si allontana.***********
-"Non sai nemmeno sparare?"-
-"Non ci riesco! Ho paura!"-
-"Paura? Muovi il culo al posto del bersaglio, ti faccio vedere io come si spara."-
-"Sei pazzo?! E se mi buchi la testa? "-
-"Muorirai "-
Sento queste grida da lontano.
È Ciak.
-"Va"-
-"Non voglio"-
-"Non può semplicemente insegnare come si fa invece di arrabbiarsi tanto?"- mi intromisi.
-"Cos'hai? "- alzó un sopracciglio.
-"Non spetta a te decidere! Sei solo un dilettante! Non intrometterti."-
-"Egoista. "- urlai leggermente affinché mi sentisse.
-"Dato che hai tanto da ribattere prendi il suo posto."-
Così feci.-----------------------------------------------------------
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Haphephobia ◆ Tematica Omosessuale ◆
RomanceUna strana malattia. Una strana malattia che percorre la stessa strada di Branden. Una malattia che non lascia sfiorare lo strato superficiale della pelle che avvolge il suo corpo. Un obbligo a cui non potrà sottrarsi, un orientamento sessuale ch...