the bond

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I due ragazzi erano seduti uno di fianco all'altro. Il loro ex alfa non smetteva di fissarli e Derek camminava avanti e indietro per la stanza. "Non può essere possibile! Voi avete un legame, qualcosa che vi lega!" esclamò tutto d'un tratto Derek. Alicia alzò lo sguardo verso Derek. "Può essere il fatto che siamo stati morsi la stessa notte?" ipotizzò Scott. La ragazza voltò, lentamente, lo sguardo verso Scott. I due si guardarono. "Forse" mormorò la ragazza. Si alzò e andò verso Peter, lo guardò negli occhi. "Il legame che ci lega, è forte." gli sussurrò all'orecchio. "Passerete del tempo insieme." disse l'ex alfa. Alicia spalancò gli occhi. "Non lo conosco neanche!" esclamò la ragazza. Scott si alzò e andò verso i due. "Avrai modo di conoscermi." disse, mettendo una mano sulla spalla di lei. Lei la tolse velocemente. "Non ho bisogno di un branco." disse. Derek, a quella frase, si girò di scatto e andò verso la ragazza. "Sei impazzita!? Sei un omega, anche se sei un vero alfa, non hai un branco!" urlò. "Cosa significa questo?" chiese la ragazza. Scott sospirò. "Se i cacciatori ti inquadrano, ti cercheranno e ti taglieranno a metà." disse il ragazzo. "Non possono starci due alfa nello stesso branco!" esclamò lei. "Non hai mai sentito parlare de il branco degli alfa?" chiese Peter. Lei annuì. "Ma loro avevano un leader!" continuò. Camminò verso la grande vetrata e guardò fuori. Il cielo era nuvoloso e le nuvole erano scure, stava per iniziare a piovere. "Devo tornare a casa." disse la ragazza, mettendosi il lungo trench di colore nero. Scott si mise la felpa e affermò. "Ti accompagno!". Alicia lo fermò e lo guardò negli occhi. "Posso andare da sola, a casa mia." disse, lentamente. Uscì dal loft, lasciando i tre ragazzi lì impalati. "È proprio tosta." disse Peter. Derek si girò verso di lui. "Conosco una persona uguale a lei." rispose lui. Peter si girò verso il nipote e piegò la testa. "Oh insomma, quando incomincerete a fidarvi di me?" chiese. Scott sospirò e uscì dall'edificio.

Alicia era quasi arrivata a casa sua, le mancavano pochi isolati. Per sua grande sfortuna, iniziò a piovere forte e si riparò dentro un mini market che era in zona. Sbuffò e iniziò a girovagare per il negozio. Già che era lì, decise di comprare le cose che le servivano per la cena e per la casa. Appena finì di pagare, uscì dal negozio e arrivò un ragazzo con una macchina. "Passaggio?" chiese il ragazzo. Alicia si abbassò per vedere meglio. "Liam?" chiese. Il ragazzo annuì e lei sorrise. Entrò nella macchina e gli diede le giuste indicazioni. "Come mai da queste parti?" gli chiese. "Facevo un giro. Ho visto una faccia familiare e ho deciso che dovevo fare una buona cosa. Devo girare giusto?" chiese. "Si. Strano, tu non abiti da qui, vero?" rispose la ragazza. Quando arrivarono davanti casa sua, Alicia fece per scendere, ma si fermò. "Liam, ho ascoltato il tuo battito, e non è rimasto stabile. Ti ha mandato Scott, vero?" chiese lei. Liam si girò verso di lei e annuì. "Digli, che posso badare a me stessa!" esclamò lei. La ragazza uscì e sentì urlare il suo compagno di classe. "Domani ti passo a prendere per andare a scuola?" le chiese. La ragazza si girò. "Va bene Liam!" esclamò, entrando in casa.

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