the truth

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Alicia si svegliò di soprassalto, non capendo dove si trovasse o cosa ci facesse lì. Si guardò intorno e le sembrava una normale clinica veterinaria, ma in realtà non era normale. Abbassò lo sguardo e vide Alan a terra svenuto, e quando rialzò lo sguardo, Peter Hale gli apparve davanti agli occhi. "Sei vivo..." mormorò la ragazza. L'uomo sorrise e si avvicinò piano a piano al suo ex beta. "Già Alicia, è il momento che tu sappia che non sei il mio unico beta e che non sei l'unica vera alfa di Beacon Hills. Hai mai sentito parlare di Scott McCall?" chiese alla ragazza. Lei annuì. "Frequenta il mio stesso liceo, ora è al quinto anno." mormorò. L'uomo ghignò. "Vi sarete già incontrati, o avrete già parlato, no?" chiese. Alicia scosse la testa. "Non ho amici." disse. Poi chiuse la bocca per deglutire e continuò. "Io non ho amici a causa tua." puntandogli il dito contro. "Come mai, zuccherino? Io ti ho reso più potente..." rispose Peter, avvicinandosi di più alla ragazza. "Più veloce." continuò. "Più bella." mormorò al suo orecchio. La ragazza lo prese per la gola e quando lo lasciò, Peter ghignò. "Mi sono dimenticato, che ormai sei un vero alfa, e sei più potente di quello che sembri." disse. Si allontanò da lei e Alicia scese dal tavolo di metallo su cui si trovava. "Cosa vuoi?" chiese lei, sguainando gli artigli. Lui sorrise. "Voglio solo raccontarti la verità. Non so come sia successo, anche perché non succede quasi mai, ma il legame tra te e Scott, che siete entrambi i miei ex beta, è forte. Forse perché siete stati morsi durante lo stesso plenilunio o perché siete andati avanti senza un'alfa, ma io lo scoprirò." spiegò lui. La ragazza spalancò la bocca e prima ancora che lei potesse parlare, Peter le prese il polso e la portò dentro la macchina. "Ora ti porterò in un posto." disse, mentre metteva in moto e Alicia era ancora immobile.

Arrivati in quel posto, Alicia scese lentamente dalla macchina di Peter, mentre quest'ultimo, entrò velocemente nell'edificio. Raggiunsero a piedi l'ultimo piano e Peter spalancò la porta. "Derek, dov'è Scott?" urlò lui. Un uomo alto, con occhi e capelli marroni, si voltò verso di loro. "Cosa ci fai qui, e lei chi è?" chiese. Peter corse verso di lui. "Rispondimi!" urlò. Derek guardò la ragazza e poi Peter. "È l'altro vero?" chiese, quasi mormorando, mentre si avvicinava ad Alicia e le faceva segno di entrare. Le prese la mano e la fece accomodare sul divano lì presente. "Fammi vedere gli occhi. I vero occhi." le disse Derek. Alicia chiuse gli occhi e, concentrandosi, mostrò i suoi occhi rossi brillante. "È successo la stessa notte di quando è accaduto a Scott. E anche nello stesso modo." disse Peter. "Hanno un legame." mormorò Derek. Alicia fece diventare i suoi occhi del suo colore naturale. "Scott" cominciò a parlare lei. "Scott una volta ha cercato di parlarmi, durante la corsa campestre. Ci vediamo solo agli allenamenti di essa perché io frequento il quarto anno, con Liam. Il suo beta. Tornando al fatto che voleva parlarmi, pensavo fosse lì per deridermi. Da quella notte in cui mi ha morso, tutti mi danno della pazza, solo perché ogni tanto esco dalla classe perché non sopporto tutti quei suoni che solo io posso sentire perché ho un udito troppo forte. È tutta colpa tua!" disse tutto d'un fiato la ragazza, per poi indicare Peter. Lui alzò gli occhi al cielo. "Non mi sorprende che non ti fidi di me. Non si fidano ancora di me!" esclamò l'uomo. 

Derek aveva chiamato Scott più volte, ma quest'ultimo non rispondeva. "Sarà agli allenamenti, a quest'ora la squadra di lacrosse si allena!" spiegò la ragazza. Proprio in quel momento le porte del loft si spalancarono, rivelandone la figura di un ragazzo alto e moro. "Scott." disse Peter. Alicia sentiva quella connessione che sentiva ogni volta che entrava in palestra per gli allenamenti della corsa. "È lui." mormorò a se stessa. Scott si avvicinò a lei. "Sei tu." dissero insieme.

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