Capitolo 8 White Lies?

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La curiosità di chi voleva sapere cosa è successo ad Altair o sapere delle condizioni di Hermione sarà in questo capitolo soddisfatta...



Capitolo 8
White Lies?



Tutto avvenne in meno di un attimo. Altair si ritrovò addosso una creatura che lo buttò per terra. Nella colluttazione il ragazzo perse la presa sulla sua bacchetta. La creatura si avventò poi sul prefetto mordendolo ad una spalla. Solo allora Altair si rese conto che "l'animale" che l'aveva attaccato era in realtà un lupo mannaro. L'urlo che lanciò il ragazzo squarciò l'aria silenziosa della notte. Ormai il lupo aveva preso il sopravvento sul prefetto e Altair pensò di stare per essere divorato dalla creatura.
Inaspettatamente invece il lupo dopo averlo morso lasciò la presa e scappò via. Dopo alcuni istanti arrivarono Scorpius e Lily camuffati da Banshee e da Dissennatore.
«Eravate voi i trasgressori... Me lo potevate dire, avrei fatto finta di non vedervi.» Sussurrò il ragazzo con un fil di voce.
«Hai ragione, sono stato uno stupido fratello. Adesso ti porto in infermeria e vado ad avvertire papà. So dove trovarlo.» Disse Scorpius in preda al panico.
«No... Fermati per favore... Non voglio che mi porti in infermeria o che avvisi papà, accompagnami invece nella nostra stanza. Lì conservo qualche goccia di Dittamo. Con quella guarirò senza problemi.»
«Non dire sciocchezze hai bisogno di un medico di quelli veri. Hai per caso idea di cosa ti abbia morso?»
Altair scostò lo sguardo dal fratello. «No, mi ha preso di sorpresa e non sono riuscito a vederlo.» Mentì il ragazzo. «Comunque ti assicuro che è meglio di quello che sembra. Se mi dovessi portare in infermeria o se lo dicessi a papà finiremmo nei guai entrambi. Io perché avrei dovuto avvertire che l'altro Prefetto era indisposto per la ronda e voi perché vi stavate allontanando dal castello in piena notte.»
«Preferisco accertarmi che tu stia bene Altair. Non mi interessa finire nei guai.»
«Molto poco Serpeverde da parte tua. In ogni caso ci siamo da poco chiariti con papà. Scusa ma non ci tengo a ricominciare la guerra dei silenzi che abbiamo fatto nell'ultimo mese e mezzo.» Esclamò il prefetto, contorcendosi poi per il dolore alla spalla.
«Va bene Altair, quando ti impunti è inutile discutere. Ti porto nella nostra camera.» Disse alla fine Scorpius rassegnato.
Il ragazzo aiutò Il fratello ad alzarsi e lo sorresse per tutto il tragitto fino all'ingresso del dormitorio verde argento. Lily invece con un colpo di bacchetta si tolse il trucco e dopo aver controllato che la via per i gemelli fosse libera, tornò al suo dormitorio.
Una volta tornati nella stanza che condividevano, Scorpius medicò la ferita con l'essenza di Dittamo. La ferita si rimarginò immediatamente ma rimase una grossa cicatrice. Il ragazzo si chiese come mai il morso non fosse sparito completamente.

Altair aveva passato una notte terribile. Il ragazzo era stato torturato da tremendi incubi e la febbre gli era salita durante le ultime ore.
Per fortuna quella mattina essendo domenica non c'erano lezioni. Scorpius era molto preoccupato per la febbre del fratello e voleva rivolgersi a suo padre, ma come la sera precedente il gemello non era d'accordo. Per fortuna il primogenito dei Malfoy fu tolto dall'impaccio da Draco stesso. La ritrovata complicità con il genitore aveva spinto il professore a recarsi nel dormitorio dei figli. Dopo aver salutato la moglie infatti, l'uomo si era diretto a colazione convinto di incontrare i gemelli in Sala Grande. Quando però non li aveva visti aveva deciso di andarli a trovare in stanza. Era convinto di trovarli ancora a letto. Li avrebbe fatti alzare e trascinati sul campo di Quidditch per fare un giretto sulla scopa.
Purtroppo le aspettative del professore furono disattese quando entrò nella stanza dei figli. Draco aprì la porta senza bussare. Aveva notato ancora a colazione i loro compagni di dormitorio, quindi era sicuro di trovare soli i due gemelli. Non appena entrato invece l'insegnante aveva trovato Altair a letto e Scorpius addormentato accanto al fratello su di una sedia. Draco si fermò ad osservarli qualche istante prima di cominciare a parlare.
«Ragazzi, so che è domenica, ma non avrete intenzione di passare tutta la giornata in camera?»
Scorpius si svegliò di soprassalto, cadendo dalla sedia. Mentre Altair aprì gli occhi ma a causa della febbre non riuscì a muoversi.
L'uomo capì immediatamente che qualcosa non andava e si avvicinò al letto del secondogenito. «Che succede ragazzi?» Chiese affilando lo sguardo.
Fu il primogenito, dopo essersi rialzato dal pavimento, a rispondere alla domanda. «Nella ronda di ieri Altair ha preso freddo e gli è salita la febbre.»
«Dovevate andare in infermeria oppure venire a chiamarmi.» Disse l'uomo tastando la fronte calda del ragazzo.
«Lo so, hai ragione papà. Quando è tornato in stanza ieri sera avevo notato che stava male e visto che lui si rifiutava di andare in infermeria sono venuto a cercarti nel tuo alloggio ma non ti ho trovato. Forse dormivi così profondamente che non mi hai sentito...» Esclamò Scorpius, continuando a mentire. Sapeva che suo padre non avrebbe potuto controbattere visto che non era nel suo alloggio la sera precedente.
L'uomo sembrò a disagio. In effetti era stato per tutta la notte lontano dal castello. Aveva voluto passare quelle ore con la moglie alla Stamberga Strillante. Per questo motivo non aveva potuto soccorrere subito suo figlio. «Ero molto stanco, probabilmente hai ragione. Non ho sentito che bussavi alla porta...» Affermò Draco evasivo. «Beh possiamo andare adesso in infermeria a farlo vedere.»
«No, per favore papà. Non voglio. Vedrai che stando a riposo tutto il giorno riuscirò a riprendermi.» Sussurrò con un fil di voce Altair.
«Vedi papà, quando si impunta tuo figlio è più testardo di un grifone.» Esclamò Scorpius irritato.
«Lo so. Questo è un tratto che avete ereditato entrambi da vostra madre.» Commentò Draco alzando gli occhi al cielo. «Vado un attimo nel mio alloggio a prendere qualcosa per fargli scendere la febbre. Perché intanto tu non vai a prendere qualcosa nelle cucine da mangiare sia per te che per lui? Sembra che si sia riaddormentato.» Aggiunse lanciando un'occhiata al prefetto.
Altair rimase con gli occhi chiusi fino a quando non sentì la porta richiudersi. Nonostante avesse la febbre alta, il ragazzo era angosciato per il morso e voleva controllare nel libro di difesa cosa avrebbe dovuto aspettarsi. Le notizie riportate sul tomo erano poco rassicuranti. Il morso di un lupo mannaro portava inevitabilmente ad esserne contagiati. La licantropia si sarebbe manifestata alla prossima luna piena. Altair perse la presa sul libro che finì a terra.
In quel momento Draco rientrò nella camera. «Altair, perché ti sei alzato? Devi stare a riposo oggi.» Disse l'uomo avvicinandosi e facendolo stendere nuovamente.
«Si, volevo solo prendere il libro di Difesa. Il professor Lupin ci ha assegnato una ricerca per la lezione di domani e io non l'ho ancora iniziata.»
«Spiegherò io la situazione a Remus. Sono sicuro che giustificherà il tuo ritardo nella consegna del compito visto che hai la febbre. Tanto più che essendoci stata la luna piena la notte scorsa, sicuramente anche lui sarà poco in forma e probabilmente mi chiederà la sostituzione per domani.»
«Il professor Lupin è indisposto spesso dopo la luna piena...» Constatò il ragazzo.
«Beh certo campione. Non è un segreto per nessuno che lui sia affetto da licantropia.» Rispose Draco sedendosi accanto a lui sul letto.
«Si certo, questo lo so. Mi chiedevo solamente se il motivo della sua indisposizione sia dovuto a quello che fa quando è trasformato. Non è pericoloso il fatto che un lupo mannaro circoli liberamente per i dintorni del castello? Chissà cosa combina durante la notte...»
«Sbagli se pensi questo. Il professor Lupin prende la pozione Antilupo ad ogni luna piena. Questa inibisce il suo stato, rendendolo mansueto. Passa tutte le notti di luna piena nei suoi alloggi. L'unico problema è che le pozioni Antilupo sono veramente debilitanti, infatti lo costringono ad un riposo forzato per almeno un paio di giorni. Remus una volta mi ha raccontato che fino ad una certa età non ha potuto cominciare ad assumerle. Il suo fisico di adolescente non avrebbe retto.» Raccontò l'insegnante di Pozioni. «Ma come mai tutto questo interesse per i lupi mannari e per i passatempi del professor Lupin? Da quello che ricordo la Licantropia è programma del terzo anno, non del quinto.» Aggiunse raccogliendo da terra il libro che era caduto al figlio.
«Niente papà. La mia era solamente curiosità. Ieri sera ho notato quella luna piena e ho pensato alla sua condizione.»
«Capisco. Purtroppo la vita del professor Lupin non è mai stata facile. Per fortuna la luna piena avviene solo una notte ogni ventotto, ventinove giorni. Anche se so che le persone affette da licantropia si sentono inquiete anche nei giorni precedenti e successivi alla notte di plenilunio. Comunque penso che se vuoi approfondire l'argomento Remus risponderà alle tue domande senza problemi.» Disse il pozionista.
Proprio in quel momento Scorpius fece il suo ingresso con un vassoio pieno di cibo e una caraffa di tè caldo.
«Hai svaligiato le cucine figliolo?» Chiese l'uomo divertito.
«Altair deve rimettersi in forze, e vorrei mangiare qualcosa anche io.» Esclamò il ragazzo poggiando sulla scrivania il vassoio.
«Te lo lascio volentieri tutto. Io non ho per niente appetito.» Sussurrò il prefetto. Sentiva molto la stanchezza, specialmente da quando si era alzato per controllare il libro di difesa.
«Non se ne parla, Altair. Ora prenderai un po' di tè e qualcosa dal vassoio. In modo che poi io possa darti la pozione per la febbre.» Disse il professore avvicinando la tazza alla bocca del suo secondogenito.
Sebbene il ragazzo non avesse per niente voglia di buttar giù qualcosa, non riuscì a dire di no al genitore e bevve qualche sorso della bevanda calda. Poi prese la pozione.

Double Secret -DramioneWo Geschichten leben. Entdecke jetzt