Capitolo 23

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È domenica mattina, sono le 10 passate e sto dormendo praticamente da nove ore, quando sento bussare alla porta della mia stanza.

Impiego qualche minuto per abituarmi alla luce del sole che filtra dalle tende, e la prima cosa che riesco a mettere a fuoco è una busta da lettere.

Eleanor me la sta praticamente sventolando in faccia, con un sorriso luminoso.

In tutta onestà, non mi aspettavo di vederla qui di domenica.
Ultimamente passa praticamente tutto il weekend a casa del fidanzato e, a differenza di qualche mese fa, quando riuscivamo a vederci ogni domenica per fare colazione insieme, fatico a vederla al di fuori del lavoro.

Devo ammettere che mi è mancata. Moltissimo.

<<Buongiorno, Tess. Hai ricevuto questa>> mi informa, sedendosi accanto a me sul letto e porgendomi la busta da lettere. <<Però non c'è il mittente. Strano.>>

Immediatamente un brivido mi percorre la schiena.

E se l'autore fosse lo stesso dell'SMS anonimo?
Se oltre al mio numero di cellulare fosse riuscito a scoprire anche dove abito?

È passata ormai una settimana dal primo e ultimo messaggio minatorio, eppure continuo a sentirmi terrorizzata.
Non riesco a fare a meno di avvertire la presenza dello sconosciuto ovunque e non c'è nulla che riesca a tranquillizzarmi o a confortarmi.
Inoltre, l'idea di non essere minimamente riuscita ad intuire chi ci sia dietro a questo scherzo di cattivo gusto, mi demoralizza e mi sconforta terribilmente.

Cerco di prendere tempo, incapace di trovare il coraggio di aprire la busta e scoprirne il contenuto.

<<Come mai qui, El? Non dovresti essere da Clark, a passare la domenica tra coccole e altra roba sdolcinata?>> chiedo alla mia migliore amica, in tono ammiccante.

Eleanor finge di lanciarmi un'occhiata torva, poi sbuffa.

<<Abbiamo litigato>> confessa. <<Per colpa mia.>>

<<Che vuoi dire?>> indago.

Eleanor si alza dal letto e inizia a mangiucchiarsi le unghie già cortissime. Sembra veramente tesa, nervosa.

<<Non riesco a fidarmi di lui>> ammette tutto d'un fiato.

Io scuoto la testa, confusa. <<Non capisco. Ti ha dato forse modo di dubitare di lui?>>

<<Veramente, no. Ma...>>

<<Ma?>>

Eleanor mi si avvicina e si lascia di nuovo cadere sul letto. <<Dopo quello che è successo con John, penso che non riuscirò mai più a fidarmi di un uomo. Non completamente, almeno.>>

Sentirla pronunciare il nome del suo ex mi manda istantaneamente il sangue al cervello.

Non potrò mai dimenticare il male che quell'uomo – se così possiamo chiamarlo – è riuscito ad infliggere alla mia migliore amica.

Non solo ha continuato a tradirla per mesi, senza mai trovare il coraggio e il buon senso di confessare, ma è riuscito a negare persino di fronte all'evidenza.
Nonostante Eleanor lo abbia sorpreso a liquidare la sua nuova conquista con un lungo bacio, anziché decidersi a riconoscere le sue colpe, ha preferito continuare a mentire.
L'ha pedinata per mesi per cercare di riconquistarla, finché alla fine, stanco e alle strette, ha deciso di ammettere tutti i tradimenti – 15 in un anno, per la precisione.

Non ho mai odiato nessuno come sento di odiare quell'essere infame.

Avvolgo la mia migliore amica in un abbraccio e le accarezzo dolcemente la schiena.

"Clark non è John" tento di rassicurarla. "Certo, lo conosci da poco, ed è giusto che tu ci vada con i piedi di piombo. Ma non puoi lasciare che quello che è successo con il tuo ex ti rovini la vita".

Eleanor si stacca da me per guardarmi in faccia. "Senti da che pulpito" commenta e si lascia andare in una risatina.

Anche io sghignazzo. "Non hai tutti i torti".

"Tess" incomincia lei, cambiando espressione e diventando improvvisamente seria. Dal tono di voce sembra che mi debba dire qualcosa di veramente importante, quasi solenne. "Devi dimenticarlo".

Io sospiro amaramente. "Lo so" dico soltanto.

"Alex non ti perdonerà mai".

Per quanto Eleanor cerchi di non far sembrare l'affermazione troppo dura, finisce comunque per ferirmi.

Mi alzo dal letto e le do le spalle, incapace di guardarla in faccia.

"In fondo, quello che ho fatto ad Alex non è poi tanto diverso da quello che John ha fatto a te".

La mia migliore amica balza in piedi e mi abbraccia da dietro. "Non è assolutamente vero, Tessa. Il tuo è stato un momento di debolezza. Eri sotto shock per la perdita dei tuoi genitori e per i messaggi di Alex. Non eri in te, quando lo hai tradito. John lo ha fatto per divertimento, per cattiveria, perché non sa cosa significa amare."

Mi lascia andare e mi obbliga a voltarmi. "Sono due cose completamente diverse, Tess" insiste.

"Se solo Alex la pensasse allo stesso modo, forse... Ma ormai è troppo tardi, in qualsiasi caso" replico.

Eleanor mi guarda perplessa. "Che intendi dire?"

"Katherine..."

"Katherine?" mi sprona a proseguire.

"È incinta, El. Aspetta un figlio da Alex" butto fuori tutto d'un fiato.

Non avevo ancora avuto il coraggio di raccontarle nulla a proposito della gravidanza di Katherine. Riuscire finalmente a confidarmi con la mia migliore amica mi fa sentire improvvisamente più leggera.

Lei strabuzza gli occhi, così tanto che temo le cadano fuori dalle orbite. "Stai scherzando?" strilla.

"Me l'ha detto qualche giorno fa, quando è venuta nel nostro studio" confesso mestamente.

"E cosa aspettavi a dirmelo?" esclama, incominciando a camminare su e giù per la stanza.

Sembra davvero incredula, esattamente come lo ero io il giorno in cui Katherine mi ha dato la notizia.

"Sei davvero sicura che ti abbia detto la verità?" mi domanda, bloccandosi di colpo. "Voglio dire, potrebbe essere una tattica per tenerti lontana da Alex."

"Ci ho pensato anche io, El, tuttavia... non la credo capace di tanto."

"Hai chiesto ad Alex?"

Immediatamente i ricordi volano a quello che è successo nel bagno del ristorante, qualche sera prima, e sono quasi tentata di raccontare alla mia migliore amica del nostro quasi bacio.
Ma alla fine, non so bene perché, non lo faccio.

"No e comunque liquiderebbe la faccenda dicendo che non sono affari miei" mi limito a replicare.

Eleanor torna a sedersi sul letto e invita me a fare altrettanto.

"Che situazione complicata" commenta facendo una smorfia triste.

Poi si accorge della busta da lettere, abbandonata tra le coperte, e torna a sorridere. "Ehi, che dici di smettere di pensare a cose tristi e leggere questa?"


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Buongiorno, lettori ❤️

Come vi ho anticipato ieri sera, dato che domani non sarei riuscita ad aggiornare, ho deciso di pubblicare oggi il nuovo capitolo 😀

Finalmente avete avuto modo di conoscere un po' meglio la forte e determinata migliore amica di Tessa, Eleanor. Se avete letto fino in fondo, avete scoperto un nuovo lato di lei: fragile, vulnerabile e alle prese con un passato difficile.

Ma torniamo alla protagonista della storia: secondo voi, chi potrebbe averle inviato quella lettera misteriosa?

Commentate e, se il capitolo è stato di vostro gradimento, non esitate a lasciarmi una stellina 🌟

A LUNEDÌ con un nuovo, imperdibile capitolo di "Un imperdonabile errore".❤️

Un imperdonabile erroreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora