Capitolo 34

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Gli ho detto che lo amo. Forse è esagerato. Ma mi piace. Cazzo se mi piace. Mi fa girare la testa e battere velocemente il cuore. Credo che ora stiamo insieme. Non voglio più pentimenti né rimpianti. Ho fatto la cosa giusta perché mi piace. Ne devo assolutamente parlare con Davide altrimenti pensa che glielo abbia tenuto nascosto. Credo sia già sveglio. Apro piano la porta della sua camera e lo trovo al computer, a scaricare musica immagino.
《Davide.》
《Oi Em. Ti devo parlare.》
《Sì anch'io.》rispondo sedendomi sul suo letto.
《Mi sono fidanzato.》
No ma è serio? Questa è telepatia. Sono meno ansiosa. Ha reso il mio annuncio più semplice.
《E chi è?》gli chiedo.
《Un'amica di Lorenzo. Non la conosci.》
《Quanto rimorchi!》
《Hai visto eh?! Che mi dovevi dire tu?》
《Mi sono messa con un tipo.》
《Come per telefono?》chiede ridendo, alludendo al fatto che ieri ero rimasta a casa "da sola".
《No, ieri sera è venuto a casa mia.》
《E chi è?》
Ho paura a dirglielo. Non deve essere geloso. Non stiamo più insieme. Ma comunque io e Lucas abbiamo avuto un passato. Così sembra che non vedevo l'ora di lasciarmi con Davide per mettermi con lui. Ma ormai non posso tornare indietro. Glielo devo dire.
《Lucas.》sbarra gli occhi e poi alza le sopracciglia inarcando verso il basso gli angoli della bocca in segno di delusione. Mi guarda come se non credesse a quello che gli ho appena detto. Ma ci crede. Ci deve credere perché è successo.
《Chiudi la porta quando esci.》gira la sedia e si rimette le cuffie.
Capisco la sua reazione. Sapevo che avrebbe reagito male, ma non così. Credo che gli debba dare un po' di tempo. Voglio dirgli qualcos'altro ma non so cosa. Ho paura di peggiorare la situazione. Niente. Esco.
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《Ciao amore》mi bacia sulle labbra appena entro nella macchinetta.
《Ma a che ora dobbiamo stare al ristorante?》gli chiedo.
《Tra 10 minuti》ha prenotato un tavolo al ristorante sul mare, il mio preferito. Ci andavo con mamma e papà, ma adesso...
《Lucas ho detto a Davide che stiamo insieme》dico tutto d'un fiato.
《E come l'ha presa?》
《Beh... diciamo non proprio benissimo》.
Lui abbassa lo sguardo. So che ci tiene all'amicizia con mio fratello e non voglio che finisca per colpa mia.
《Siamo arrivati.》parcheggia la macchina e scendiamo. Il vialetto per entrare al ristorante è illuminato da piccole lucine lungo tutto il percorso. È bello e romantico, ma non riesco a distrarmi dal fatto che non voglio perdere Davide e neanche Lucas lo vuole.
Ci sediamo al tavolo indicatoci dal cameriere. Il silenzio mi dà fastidio quindi chiedo a Lucas perché non è stato invitato alla festa di Lorenzo e lui risponde che hanno litigato svagando l'argomento. Davide mi aveva detto che non sapeva nulla di questa storia. Vabbè magari gli ha parlato lui.
《Oddio! Non gli ho fatto gli auguri!》esclamo.
《Ma non ti ha neanche invitata, non glieli fare.》
Sembra tanto nervoso. Voglio capire se mi sta nascondendo qualcosa.
《Glieli devo fare. Comunque è mio amico.》
《Dai faglieli dopo che ora siamo a cena》si sta agitando. Mi sta nascondendo qualcosa. Cerco sul telefono il contatto di Lorenzo e lo chiamo. Fa due o tre squilli e si sente la sua voce rispondere: "Oi Emi come stai?"

"Tutto bene grazie. Ti volevo fare gli auguri e scusami se mi sono dimenticata ieri ma avevo molto da fare."

"Ah tranquilla però la festa sarebbe stata più bella con te ma capisco che non sei potuta venire."

Rivolgo uno sguardo interrogativo a Lucas che fa spallucce.

"Ah quindi ero invitata."

"Certo che lo eri perché non saresti dovuto esserlo. A proposito come sta tua sorella?"

Sgrano gli occhi guardando Lucas e il sangue comincia a salirmi al cervello.

"Mia sorella sta benissimo perché?"

"Helena mi aveva avvisato che non potevi venire perché tua sorella stava male e i tuoi non erano a casa. Intanto lei si è divertita con tuo fratello."

Divento rossa e mi cominciano a scendere le lacrime. Rimango immobile sbigottita perché non pensavo che quelli che ritenevo amici potessero arrivare fino a questo punto. Mi alzo prendendo il telefono e le chiavi della macchinetta. Non riesco più a pensare, non vedo più nulla. Non so dov'è Lucas, se mi sta seguendo o no. Salgo in macchina e inizio a guidare verso casa di Helena. Ogni tanto sbatto le palpebre per vedere meglio la strada ma non riesco a pensare o forse penso troppo velocemente che non mi accorgo che lo sto facendo. Si ricollega tutto. Era lei che parlava al telefono con Davide a Pisa. Lei ha detto a Lucas di baciarmi e poi di baciare Gaia per farmi ingelosire e litigare con una delle persone a cui tenevo di più. Helena ha dato il mio numero a Lucas quando usciva con un ragazzo era Davide. Quando gli ha detto che non sospettavo nulla era di questo gioco contro di me. Lei ha detto a Gaia che io e Lucas ci siamo baciati ed è stata Gaia che lo ha detto a Davide. Ci sarebbero tantissime altre cose da dire, finendo con la festa di cui Helena non mi ha detto nulla. Perché tutto questo? Doveva fare un favore a Lucas? Era innamorata da sempre di Davide? Non lo so. Ma in questo momento mi esplode la testa.
Sono arrivata sotto casa di Helena.
Scendo dalla macchina e inizio a urlare.
《HELENA ESCI IMMEDIATAMENTE! VIENI FUORI E PARLIAMO》una luce si accende dentro casa e il cancello si apre. Helena esce e sta per parlare ma mi vede in un misto tra lacrime e dolore che creano un miscuglio corrosivo dentro il corpo, che brucia tutto senza badare a cosa ci sia davanti.
《Emily che è successo》mi chiede.
《CHE SIGNIFICA CHE È SUCCESSO DIMMI PERCHÉ LO HAI FATTO. PERCHÉ HAI RESO TUTTO QUELLO A CUI TENEVO UNA FINZIONE? PERCHÉ CERCAVI DI ROVINARMI LA VITA? QUAL ERA IL TUO PROBLEMA? CHE TI HO FATTO DI MALE?》
Lei mi guarda ma non parla. Abbassa la testa e guarda i piedi.
《PARLA CAZZO!》urlo di nuovo.
《Ero gelosa. Ogni giorno eri sempre più amica di Gaia. Non mi guardavi più. Con me non ci parlavi. Poi ho rivisto Lucas, un mio vecchio amico. Abbiamo parlato e lui mi ha confessato la sua cotta per te. Gli ho detto che lo aiutavo se mi avesse aiutato a far litigare te e Gaia ma...》non le lascio finire la frase che intervengo: 《MA TI SENTI?! SENTI QUELLO CHE STAI DICENDO? E DAVIDE CHE C'ENTRA? PERCHÉ LO AVETE MESSO IN MEZZO? MA SOPRATTUTTO CON QUALE CORAGGIO TI SEI MESSA INSIEME A LUI?》
《Davide è stato solo un imprevisto. Lui a me piace davvero.》
《NO HELENA. LA GENTE NON PUÒ ESSERE DEFINITA "IMPREVISTO" PERCHÉ A ROVINARE LA MIA VITA HAI MANDATO IN FRANTUMI ANCHE LA SUA.》
《Mi dispiace Emi.》
《Ormai è tardi》mi giro e me ne vado.

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