Capitolo 24

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《Giada. Ciao.》balbetta Gaia.
《Stavamo cercando la stanza di Anna e le altre.》parlo io perché altrimenti con Gaia e le sue scuse non andiamo da nessuna parte.
《Siete sicure?》
《Sì.》le rispondiamo in coro.
《La stanza è la 201.》
《Grazie.》risponde Gaia.
《E comunque quella di Davide e Lucas è la 609 al terzo piano.》
Ci ha beccate. O meglio: ha beccato Gaia.
《E ricordatevi che non mi potete nascondere nulla.》aggiunge mentre ce ne andiamo. Ma come ha fatto a capirlo. Quando Giada ha chiuso la porta, Gaia mi rivolge un sorrisetto soddisfatto.
《Dimmi che non hai intenzione di scendere al terzo piano.》esclamo.
《Io vado e tu mi accompagni perché ti uso come scusa.》
《In che senso?》
《Nel senso che sarebbe strano se io andassi a bussare alla loro porta.》
《Fidati che secondo me non saranno più tanto stupiti dopo quello che hai fatto in pullman.》la provoco.
《Dai apparte gli scherzi. Secondo te sto bene vestita così?》non avevo mai notato cosa indossasse fino ad adesso.
《Ma sei malata? Vatti a cambiare. Anzi no rimani nuda tanto è uguale. Quella scollatura un altro po' e ti arriva alla pancia. Con quelle tette che hai poi non so come ti sia venuto in mente di comprare un vestito simile.》le sbrocco.
《Ok tu lo contesti quindi è perfetto. E cara mia, proprio perché porto una quarta metto questi vestiti.》mi porto una mano alla fronte. È meglio cambiare argomento.
《Vabbè quindi qual è il piano?》
《Allora noi andiamo lì perché tu vuoi prendere un gelato e chiedi a Davide se ti accompagna. Poi uscite e andate giù al bar ed io e Lucas rimaniamo in camera. Da soli. Anche perché di solito a quest'ora lui sta facendo la doccia. Uh ti devi sbrigare perché ha appena finito.》
《Ma che per caso lo stalkeri? Io non ho parole.》
《Si diciamo che non ho molto da fare. Ma adesso muoviti.》
《No aspetta. Un'ultima cosa. E se a lui non va il gelato?》
《Gli dici che gli devi parlare.》
《Ok. Adesso sono pronta.》
Prendiamo l'ascensore e scendiamo giù.

《601, 602, 603... eccola laggiù. La 609. Allora hai capito tutto?》dice mettendosi a contare tutte le camere.
《Guarda che non siamo in un film d'azione. Stiamo solo aprendo la porta del mio fidanzato.》
《Perché devi rendere tutto così noioso.》
Apro la porta.
《Hey Davide.》lo saluto baciandolo.
《Ciao Em. Ciao Gaia. Volete entrare?》
《No tranq...》
《Sì grazie mille.》mi interrompe Gaia spintonandoci per passare.
《Io avrei voglia di prendere un gelato che ne dici?》
《Sì è una bella idea. Allora raggiungiamo Lucas? È andato al bar.》
《Assolutamente sì.》risponde Gaia al posto mio. Ma io non lo so. Quando avrai deciso che potrò parlare senza il tuo aiuto fammi un fischio eh. La guardo storto. Spero per lei che abbia capito.
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《Ciao Lucas.》lo saluta Gaia con un bacio sulla guancia. Io avrei solo una parola per definirla in questo momento. Ed è meglio non dirla.
《Ciao Emily, ciao Davide.》esclama lui ignorando perfettamente Gaia.
Rispondiamo tutti e due con un cenno della mano. Gaia mi fa cenno di portare Davide via con quella scusa che avevamo programmato prima.
《Senti prendiamo il gelato?》gli chiedo speranzosa di ricevere un "sì" come risposta perché non saprei che scusa inventarmi altrimenti.
《Mmm... non lo so.》
《Ok ho deciso io. Andiamo.》lo prendo per mano e lo porto alla cassa.
Do uno sguardo a quella che mi dovrà un gran favore e a quello che non mi ha ancora detto come fa a sapere il mio nome.
Lei è assolutamente patetica. Sta cercando di far interessare Lucas a lei. Ha persino fatto finta di parlare al telefono con Matteo ma non è servito a nulla. Lui non la caga di striscio. Le sta solo guardando le tette, come immaginavo. Basta. Si sta rendendo ridicola. Devo prendere un mano la situazione.
《Davide scusami ti spiego più tardi.》gli lascio un bacio sulle labbra e mi avvio verso Gaia e Lucas.
《Giada ha detto che dobbiamo raggiungerla in camera così ci dirà il programma delle prossime giornate.》
Lucas mima con le labbra un "grazie" disperato. Credo sia il primo grazie che mi abbia mai detto. Mentre Gaia mi rivolge uno sguardo interrogativo.
《Ma che fai?!》esclama esterrefatta.
《Ti ho salvata.》
《Ma stava andando tutto perfettamente.》
《Ma per favore. Lo sai anche te che ti stavi rendendo ridicola.》ci stiamo avviando verso la nostra stanza.
《Non è vero. E comunque non so più che fare. Non gli interesso.》
《Tu adesso hai Matteo e ritieniti fortunata perché ci sono delle ragazze che non ne hanno nemmeno uno.》
《Va bene. Ho capito.》
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《Ma sul serio ha fatto così? Non ci posso credere.》
《Sì. Tutto il tempo appiccicata a Lucas.》tra un boccone di pasta e un altro ho raccontato a Helena che ha combinato Gaia.
Fortunatamente lei sta a un altro tavolo. Non ci sente.
《Ragazze e ragazzi silenzio un attimo.》Giacomo l'allenatore sta cercando di catturare la nostra attenzione《Allora, questa volta sarò io a spiegarvi come si svolgeranno le nostre giornate. La mattina alle otto vi vogliamo vestiti al bar e chi non è pronto fa venti vasche a stile libero. Alle nove e mezza si entra in acqua e si nuota fino alle undici eccetto chi è in punizione che nuoteranno finno a mezzogiorno. Questo tutti insieme quindi il sincronizzato con la pallanuoto faranno le stesse vasche nelle stesse corsie. All'una si pranza e poi ognuno nelle proprie stanze a prepararsi per le gare. Le ragazze inizieranno a prepararsi i capelli mentre i ragazzi si rilasseranno. La sera si cena tutti insieme e poi nelle proprie camere. Ora potete continuare a mangiare.》
Poco stancante mi dicono. Non ce la farò mai a essere puntuale. ~~~~~~~~~~~~~♡~~~~~~~~~~~~
《Tocca a Davide.》
Giocare a obbligo o verità tutti in camera nostra non so se sia stata una fantastica idea. Se ci beccano Giada o Daniela possiamo anche ritenerci morte.
《Verità.》
《È vero che non bevi?》gli chiede uno della pallanuoto.
《Sì è vero. Sono astemio.》risponde Davide senza vergogna. Che poi non è una cosa della quale vergognarsi.
《Io lo voglio fare a Emily.》appena sento il mio nome mi giro di scatto.
《Obbligo.》rispondo mantenendo i nervi freddi.
《Ti obbligo a baciare con la lingua Lucas.》
Sono sbiancata. Lucas. Non lui. Perché lroprio lui? Guardo Davide. È contrariato. Ma se non lo faccio sembro debole.
《Non lo faccio.》
《Che significa non lo fai. Lo devi fare. È un obbligo.》
Esco correndo fuori dalla camera. Lucas m'insegue. Perché lui e non Davide?
《Emily aspetta!》corro fino agli ascensori e poi mi siedo per terra. Sono in lacrime.
《Emily. Se ti facevo così schifo potevi dirmelo prima.》esclama sedendosi accanto a me.
《Non è quello.》mi prende la faccia fra le mani e mi asciuga le lacrime.
《Sei bellissima anche quando piangi.》mi bacia. Mi sta baciando. Non riesco a trovare ls forza per staccarmi. Non ci riesco. Ma in fondo non voglio. Mi piace. Ma non dovrebbe. Sono fidanzata. Non posso fare questo. No. Assolutamente. Ma è fantastico. Mi sento... WOW.
《Emily, Lucas. Che cazzo fate?》
Lo sapevo che sarebbe andata a finire così.

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