Capitolo 4

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È mercoledì! Oggi è l'unica lezione della settimana in cui ho un'ora di allenamento e non so se essere felice o triste. Certo 2 ore sono tante ma mi piace tantissimo nuotare e quindi le posso sopportare. Il syncro è un modo di esprimermi. Non mi servono carta e penna nè la voce per raccontare quello che provo, ma il corpo. Mi esprimo tramite le sensazioni che sento durante il mio balletto, non lo faccio per nessuno, solo per me. Quando entro in acqua mi sento carica e non vorrei smettere più di nuotare, arrivare il più lontano possibile anche se il tempo finirà e ritornerà tutto come prima, facile.
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Sono arrivata al centro sportivo con Helena e Marco. Stiamo entrando quando una mano mi si poggia sulla spalla.
"Fa che non sia lui, fa che non sia lui" penso.
Mi giro e chi vedo?!
《Che vuoi ancora da me?》gli dico quasi urlando.
《Vedo che sei felice di vedermi, Emily.》
《Sì, troppo. Ma mi spieghi perché mi segui?》sono furiosa. Perché deve stare sempre in mezzo ai piedi?
《Io non ti seguo, io faccio pallanuoto qui.》
E una delle cose che dovevo scoprire la so.
《Fantastico! Questo vuol dire che ti dovrò sopportare tutti i giorni di allenamento.》
《Voi avete l'allenamento un'ora prima.》
《No da domani facciamo due ore perché tra poco ci sono le gare tranne il mercoledì.》
《Anche noi ce l'abbiamo.》
Helena mi tira una gomitata
《Ciao ' senza nome ' è tardi dobbiamo andare.》

Entriamo negli spogliatoi e poi saliamo a bordo vasca e dall'altra parte della piscina chi vedo?! Ovviamente lui! Ma che gli ho fatto di male per meritarmi questo tizio? Anna mi fa notare che mi ha fatto un occhiolino.
《No, Anna non è possibile hai visto sicuramente male!》le sussurro.
《No, l'ho visto anch'io》interviene Gaia.
《Ragazze se è uno scherzo ditelo subito!》
《Shhhh!》dissero in coro.
Ops! Non mi ero accorta che avevo alzato troppo la voce. E non mi ero accorta neanche che sembravamo tre sceme che stavano spiando qualcuno, fino a quando non ce lo fece notare Chiara. Siamo scoppiate tutt'e tre a ridere e non finivamo più quando una smetteva guardava l'altra e ricominciava.
Giada si avvicinò e disse di sederci. Ok, in queste ultime settimane Giada e Daniela ci stanno riservando molte sorprese sono curiosa di sapere quale sarà questa.
《Ragazze - ok, quando inizia così è davvero importante - arrivo direttamente al sodo così ci alleniamo subito e non perdiamo tempo. Il luogo delle gare è stato spostato. Dovevamo andare a Frosinone ma hanno deciso di mandarci a Pisa. Io ho proposto di fare un viaggio solo noi, senza genitori. Durerà 4 giorni ma pensavo vi facesse piacere.》
Tutte esultammo ci è sembrata un'occasione fantastica per rafforzare i nostri legami all'interno del gruppo.
Poi parlò Daniela:《Una cosa che ancora non vi abbiamo detto è che andremo insieme ai ragazzi della pallanuoto perché devono fare le stesse gare. Abbiamo programmato che noi vedremo una gara loro e loro una nostra in modo che faremo uno scambio di 'cultura'.》
Io credo di essere diventata rossa e le altre ragazze mi guardano con una risata sotto i baffi. Nooo questa non ci voleva.
《Va bene iniziate con tre serie di dieci addominali ciascuna.》
Finita la ginnastica, mentre ci mettevamo la cuffia Maia mi dice:《Sfiga, eh?》
《Già》risposi io.
《Sì è proprio sfortuna!》disse Gaia.
Facile a dirsi per lei! È bellissima!
Entriamo in acqua e via a nuotare.

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