Capitolo 22

297 16 3
                                    

《Emi. Buongiorno.》mi sveglia Helena.
《Ciao Hele. Ho un forte mal di testa. Che è successo ieri sera?》
《Hai bevuto un po'.》
《Ah adesso mi ricordo.》Helena s'irrigidisce《Stavo seduta e qualcuna ha urlato "basta" e poi mi ha fracicato. Chi era?》
《Non lo so. Ero troppo andata. Non me lo ricordo.》
《Ah va bene.》
《Comunque noi stiamo facendo colazione. Non ti volevo svegliare prima. Avevi bisogno di dormire.》
《Sì. Immagino. Sono già messa male normalmente figuriamoci da ubriaca.》ridiamo.
《Dai andiamo che hai bisogno di mangiare.》
Un tavolo pieno di cibo. Cornetti, ciambelle, biscotti e torta. Ho una fame.
《Ciao ragazze.》
《Ciao sbronzetta.》mi saluta Alice.
《Ciao.》mi saluta Gaia. Wow. Mi parla. Dovrei essere onorata. Ma ero io quella arrabbiata. Le sorrido. Non mi va di essere arrabbiata con lei. Anche se dovrei esserlo. Ma il suo sorriso mi fa tenerezza. E soprattutto ho sempre bisogno di lei. Sempre. In qualsiasi momento lei saprebbe aiutarmi. Ma non è solo per questo. Io le voglio bene.
Mi siedo vicino a lei. Le lascio un bacio sulla guancia e comincio a mangiare.
~~~~~~~~~~~~~♡~~~~~~~~~~~~
MARTEDÌ
Salgo, come al mio solito, a bordovasca con Helena, Gaia e Chiara. Stendiamo i tappetini per terra e ci sediamo.
《Gaia hai parlato con Matteo?》le chiedo.
《Sì. Gli ho detto che avevo paura delle mie emozioni ma che adesso è tutto risolto.》
《E lui ha capito?》
《Sì. Mi ha portata a cena in un ristorante troppo carino.》eccolo. Il sorriso che si forma sulle sue labbra quando parla di Matteo.
《Quale ristorante era? Ci vorrei andare con Simone.》chiede incuriosita Chiara.
《Era sulla spiaggia. Un fantastico ristorantino con tutte luci e poi...》
《Invece di parlare della tua deprime vita sentimentale pensa a cominciare gli esercizi altrimenti oggi finite male.》passa Lucas sempre con la sua aria da sufficienza.
《Almeno io ce l'ho un fidanzato!》esclama Gaia. Questa era cattiva. Molto cattiva. Lucas se ne va senza controbattere e rosso dalla gelosia. Mi arriva un messaggio.
Davide: Amore ti vengo a prendere io agli allenamenti.
"Perfetto." rispondo.
~~~~~~~~~~~~~♡~~~~~~~~~~~~
《Quello è il piccolo carro.》afferma indicando il cielo attraverso il soffitto di vetro. Sdraiati sul suo letto, io abbracciata a lui. È tutto pefetto.
《Davide io ti amo.》
《Ti amo anch'io.》
《Posso restare a dormire da te stasera?》
《Certo.》mi risponde felice.
Ci baciamo fino a colmare il vuoto che sentivo dentro. E tutto gira e nulla conta. Tutto va avanti e niente finisce. Lui. Io. Insieme. Lo amo.
~~~~~~~~~~~~~♡~~~~~~~~~~~~
Ma cosa? Apro gli occhi e vedo Davide che sorridendo mi accarezza la guancia. Ero convinta di essere a casa mia.
《Ciao Em.》mi saluta baciandomi.
《Hey.》
Ma frena un attimo.
Non è che...
No, non è possibile.
Magari non me lo ricordo e forse...
No no no. Sicuramente non è successo nulla. Ok. Ci sono due modi per capirlo: guardo sotto alle coperte, o glielo chiedo. Direi che è buona la prima. Alzo lentamente le coperte e guardo sotto.
Mi scappa un gridolino soffocato. Ho solo il reggiseno e le mutande.
《Davide ma... tu... io...》balbetto non so come chiederglielo.
《No Em tranquilla. È tutto apposto. Non ti ricordi nulla vero?》no effettivamente non riesco proprio a riportarlo alla mente《Ieri sera hai di nuovo bevuto e hai deciso che avevi caldo. Comunque io direi di smetterla con questo alcool, eh?》
《Sì. Direi di sì.》sto veramente esagerando. Non posso cominciare a bere a quest'età. In realtà ho già cominciato ma l'importante è che non continuo.
《Ma tu? Non ti sei fatto nemmeno uno shot?》sono stupita che lui non abbia preso nulla.
《Io non bevo.》
《Cioè proprio nulla?》
《Nulla.》
《Zero?》
《Zero.》
Wow non me lo aspettavo. Pensavo che alle feste avrebbe bevuto, almeno senza arrivare ai miei livelli.
《Comunque direi che oggi non vai a scuola.》
Guardo il telefono. Oh cazzo! Sono le undici. Mia madre si chiederà sicuramente perché non sono andata a scuola. Gliel'ho detto che darei rimasta a dormire da Davide però era convinta che fossi andata a scuola poi. C'è solo una soluzione: devo far finta di esserci andata e poi torno a casa come se fosse un normale giorno di scuola. Non se ne dovrebbe accorgere. Spero. Oggi sarei dovuta uscire all'una. Ho 2 ore. Devo muovermi.
《Allora Davide a mezzogiorno mi accompagni fuori scuola e poi torno a casa a piedi. Ti prego.》
《Va bene.》
《Non so cosa farei senza di te.》
《Lo so.》mi risponde ridendo.
Gli tiro una pacca sulla spalla. Ho bisogno di una doccia. Puzzo di alcool. Entro in bagno. C'è un odore di lavanda che m'invade il naso. Comincio a lavarmi. Ha anche lo shampoo alla lavanda!
《Davide dove hai messo la tazza blu?》esclamò una voce femminile entrando. Oh oh. Credo sia la mamma. Che faccio? E se a lei non piacesse il fatto che ci sia una ragazza in casa loro?
《Guarda sulla mensola!》rispondo cercando di ricopiare la voce di Davide.
《Ma stai bene?》
《Ho solo un po' di mal di gola.》non ci ha creduto. Ha capito che non c'è Davide in doccia.
《Ti lascio le pasticche accanto al lavandino.》mi risponde un po' perplessa. Spero con tutto il mio cuore che ci abbia creduto altrimenti non sarà nemmeno facile spiegarle perché le ho nascosto che ci fossi io in doccia. Esco prendendo l'accappatoio e indossandolo. NO. NON CI POSSO CREDERE. HO DIMENTICATO I VESTITI IN CAMERA DI DAVIDE. Almeno credo siano lì perché ovviamente non me lo ricordo. Apro piano la porta guardando a destra e sinistra per vedere se ci fosse la madre. Ok via libera. Entro in camera sua chiudendo la porta. I vestiti. Eccoli sulla sedia. Mi spoglio cominciando a vestirmi.
《Emily.》mi giro coprendomi con le mani.
《Helena. Che ci fai qui?》
《Dovevo dire una cosa a Davide riguardo storia.》
《E per questo non sei andata a scuola?》
《Tu invece che ci fai qui?》chiede con un sorriso malizioso sulle labbra e squadrandomi dalla testa ai piedi.
《Tranquilla non è come pensi.》le dico mentre mi continuo a vestire.
Le racconto tutta la storia.
《E tu sei proprio sicura che non sia successo nulla?》mi domanda infine.
《Sì. Anche perché ero... e quindi... insomma hai capito.》
《Em.》esclama entrando Davide 《Uh. Ciao Helena che ci fai qui?》
《Sono venuta a dirti una cosa di storia. Mi ha aperto tua madre.》risponde lei.
《Davide io ho fatto finta di essere te prima. Mentre facevo la doccia è entrata tua madre.》
《Ecco perché mi ha chiesto come avessi fatto a uscire e vestirmi così velocemente.》ride. La sua risata è qualcosa di... WOW.
《Io direi di andare eh?》esclama Helena.
《Sì. Andiamo.》
~~~~~~~~~~~~~♡~~~~~~~~~~~~
Ecco il centro sportivo.
《Da quanto tempo.》riconosco questa voce.
《Lucas non è giornata. Non ti ci mettere anche tu.》
《Ciclo?》
《Ma vaffanculo.》entro negli spogliatoi femminili così non può entrare.
《SE VUOI UNA MIA AMICA HA DEGLI ASSORBENTI!》urla davanti alla porta. Ma io non lo so che problemi lo affliggono.

Profumo di noi Where stories live. Discover now