Capitolo 15

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Oggi è un grande giorno. Devo andare a comprare un vestito per la festa. Pensavo a un vestito lungo ma non troppo e sul nero. Lo volevo con una scollatura sulla schiena che però non dev'essere troppo lunga visto che non sono il massimo dell'altezza. Si ma se non mi muovo non farò mai in tempo a comprarlo. Chiamo Helena.
《Sei pronta? Ti passo a prendere?》
《Sì certo. Sono fuori tra 10 minuti. Chiama anche Gaia e Chiara.》
《Ok. Ma sai perché ieri sera Gaia non è venuta? Non è da lei. Di solito viene anche se sta male.》le chiesi.
《Quando la chiami glielo chiederai. Ora devo andare, ciao.》chiamo Gaia. Chissà in che guaio si è cacciata stavolta.
《Pronto Gaia?》
《Sì, Emily dimmi.》disse sussurrando.
《Ti volevo chiedere...》quando mi interrompe.
《No grazie.》disse urlando 《Non mi serve l'abbonamento alla TIM. Ho già un contratto con la Vodafone. Grazie e arrivederci.》e chiuse il telefono. Ma questa é una malattia seria. Altro che medico. Qui ci vuole uno psichiatra. Ma bravo. Di quelli capaci. Lo pago io, ma ci deve andare perché così io non ci capisco più niente. Comunque ho intenzione di sapere di più riguardo questa storia, quindi ho deciso: vado a casa sua.
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《Ciao Emily come stai?》mi apre la madre.
《Bene grazie. Per caso sa dov'è Gaia? Ieri non è venuta agli allenamenti.》
《Mi ha detto che usciva con un certo Luca. È possibile?》
Oh purtroppo si che è possibile!
《Sì. Lucas.》
《Brava proprio Lucas.》
《Grazie mille. Arrivederci.》
Non capisco tutta questa gente che se vuole nascondere una cosa la va a dire ai genitori. Dovrebbero saperlo che possono passare a casa loro. Come ho fatto io per esempio. Ma perché non me lo vuole dire? Non sopporto quando mi nascondono qualcosa. Forse in fondo, però, la capisco. Il fatto che io e Lucas ci siamo baciati magari le dà fastidio e pensa che se io e lui ci rincontrassimo ci potessimo mettere insieme, sempre ragionando per assurdo. Ma non succederà mai. Glielo devo dire. Dobbiamo chiarirci. Però, non credo sia una buona idea chiedere l'indirizzo di Lucas a Davide. Anche perché forse stanno fuori quindi non avrebbe senso. Però voglio chiamare Chiara. Voglio sapere se Gaia ha detto anche a lei di mentirmi.
《Pronto Chiara?》
《Ciao Emily. Dimmi.》
《Ti volevo chiedere due cose: sono stata invitata a una festa e ti volevo dire se mi potessi accompagnare insieme a Helena a comprare un vestito e poi ti volevo chiedere se sapessi dove fosse Gaia.》
《Sì sono libera oggi. Mi vieni a prendere tu?》
《Sì ma Gaia?》
《È andata a trovare la nonna.》
《Va bene grazie. Passo tra 20 minuti.》
Proprio come pensavo. Anche lei mi sta mentendo. Adesso però devo andare a comprare il vestito per stasera altrimenti faccio tardi. Passo prima davanti a casa di Helena che entra in macchina e poi insieme dopo aver preso Chiara andiamo al centro commerciale.
《Emi forse troviamo qualcosa qui.》disse Helena indicando un negozio quasi tutto buio con solo delle luci bianche che illuminano i vestiti.
《Sì, entriamo.》
Giriamo tutto il negozio ma non c'è niente. Credo che Gaia non fosse andata da Lucas avremo già trovato un vestito.
《Eccolo.》disse Chiara facendomi sussultare《Qui ci veniamo sempre io e Gaia per un ballo o una semplice festa. Troveremo sicuramente un vestito bellissimo.》
Trascina me ed Helena dentro questo negozio. Dall'esterno è molto carino: ha un soffitto bianco con tutti cuori di vetro appesi ad esso, ha inoltre tutte poltroncine rosa di pelle e le pareti bianche dove ci sono i vestiti ordinati per colore. Ed è proprio in uno di quegli stand che ne ho trovato uno proprio come lo avevo immaginato. È fantastico: nero, lungo ma non troppo e con una scollatura sulla schiena che però è un po' troppo lunga ma non fa niente. Ho trovato anche delle scarpe nere con i tacchi che però hanno un piccolo problema: la persona che li dovrebbe indossare, cioè io, non è capace a camminarci. Dovrò imparare anche quello. Che noia! E tutto questo solo per una festa. E pensare che Gaia ha feste tutte le settimane. Poverina, mi dispiace per lei. Comunque adesso non mi va di guidare. Sono troppo stanca. Faccio guidare Helena.
《Oh no! Mi sono dimenticata di fare la benzina!》
Io ho la macchinetta con il patentino e ha poca capienza per la benzina.
《Emi mi stai prendendo in giro, vero?》mi chiese Chiara speranzosa che stessi solo scherzando.
《Mi dispiace》gli dico storcendo il naso 《Adesso chiamo mia madre e le chiedo di venirci a prendere.》
《Sei sempre la solita. Ma ti puoi dimenticare di fare benzina?》esclama Helena.
《Ho già detto che mi dispiace ma ormai è fatta e non possiamo fare nulla se non chiamare mia madre.》
Chiamo mia madre che ci dice di pranzare qui perché farà un po' tardi dopo ovviamente tutti i "deficiente" e i "rimbambita" che mi merito completamente. Ci incamminiamo verso McDonald's così ingrassiamo un po' di più. Ci sediamo dopo aver preso il cibo e ad un tratto vedo Lucas nel negozio di fronte al nostro tavolo con Gaia che era appena uscita dal camerino per fargli vedere il vestito. Lucas d'improvviso si gira e io istintivamente mi abbasso con la testa facendomi coprire da Chiara ed Helena. E splash! Tutta la Coca Cola si rovescia sui miei pantaloni. Ovviamente siamo scoppiate a ridere e la commessa si è arrabbiata perché c'era un lago per terra. Quando abbiamo finito di mangiare siamo corse in bagno per asciugarmi e sono stupita che non mi abbiano ancora chiesto perché mi sono abbassata.
《Emily però a me è rimasta una curiosità. Perché ti sei abbassata, cioè da cosa o chi ti nascondevi?》
《Ehm... io...》non sono sicura di volerglielo dire ma non mi piace nascondergli le cose《Ho visto Lucas e Gaia.》
Chiara abbassa lo sguardo. Lo sa che mi ha mentito. Ma questo non lo voglio dire ad Helena. Almeno non adesso, non davanti a Chiara perché so che è stata Gaia che le ha chiesto di mentirmi. Se lo dico davanti ad Helena posso sembrare molto stronza, come se non aspettassi altro che mostrare quello che ha detto Gaia per non farmi scoprire che stava insieme a Lucas e ci andrebbe di mezzo anche Chiara quando non è assolutamente colpa sua. Mi squilla il telefono.
《Pronto mamma?》
《Emily sono arrivata. Uscite.》

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