Capitolo 23

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《Dai ragazze entrate in acqua.》

L'acqua è gelida, oggi più del solito. La sento scorrere su tutto il corpo a ogni bracciata. Entra fra le dita, mi scivola sul braccio, passa con un tocco leggero su tutta la spina dorsale e corre sulle gambe fino alla punta dell'alluce.
Questa sensazione mi fa sentire elettrica, piena di energia da scaricare. Buttare fuori quella che ho in eccesso nel corpo nuotando veloce, velocissimo così da spendere più forza possibile per sentirti stanca tale da non riuscire più a pensare a ciò che ha dato origine a quell'energia che ci procurava così tanta forza fisica nata solo da una debolezza emotiva.

《Ho una notizia fantastica ragazze.》esclama Giada avvicinandosi《Vi è piaciuta la scorsa trasferta? Bene ce n'è un'altra in programma. Venezia.》
《No vabbè. Ci stai prendendo in giro vero?》chiede Gaia con una certa enfasi.
《Sì.》risponde Daniela.
L'entusiasmo sulla faccia di tutte si spegne.
《Ma vi pare? Dai ragazze che partiamo.》era uno scherzo. Si parte davvero. Urliamo tutte per l'entusiasmo abbracciandoci a vicenda.
《Adesso però continuate a nuotare.》
《No frena un attimo. Quando si parte?》la ferma Anna.
《Ah è vero. Partiamo domani.》
《Cosa? Ma non ce lo potevate dire prima?》chiede Sara.
《No mi dispiace ce ne siamo dimenticate.》
Guardo Hele in cerca del suo sorriso ed eccolo lì sulle labbra.
《Oggi uscite prima appunto perché domani mattina alle 7 parte il pullman.》
Un po' prestino direi. Vabbè andrò a letto prima.
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《Ti siedi vicino a me?》mi domanda Helena.
《E c'era bisogno di chiederlo?》
In realtà vorrei sedermi con Davide però so che si offenderebbe Hele.
Prendiamo gli ultimi posti che sono sei e vicino a noi si siedono Davide accanto a me, Lucas vicino a Gaia e Chiara al finestrino.
《Ragazze ci siete tutte?》chiede Daniela.
《Beh direi che chi non c'è non potrebbe rispondere.》ma la perspicacia di Gaia?
《Io invece direi che avrebbero risposto le altre.》una grossa risata scoppiò nel pullman.
《Credo che Matteo l'abbia fatta diventare stupida.》esclama Lucas.
《E io credo che ti debba stare zitto.》gli rispondo bruscamente.
《Ok basta si parte.》annuncia Giada.
Cuffiette nelle orecchie condivise con Helena, mano nella mano con Davide e via.
Inizio a chiudere gli occhi quando Hele mi scuote.
《Oh. Dimmi.》
《Ma secondo te questo è figo?》mi chiede euforica.
《Ma io stavo per addormentarmi e tu mi chiedi...》
《Non me ne frega niente. Rispondi. È figo?》interrompe quello che stavo dicendo.
《No. Ha il naso grosso e il corpo è peggio del mio. Sembra il fisico di un suonatore di citofoni.》le sbotto.
《Hai ragione cavolo. Però gli accetto comunque l'amicizia.》
《Sì fai come vuoi. Ormai sono sveglia quindi fammene vedere altri.》
《Allora c'è questo però è piccolo, questo ma è un cesso, quest'altro è peggio del suonatore di citofoni... ce ne sono altri ma non mi va.》
《Zitta un attimo.》le dico portandomi un dito sulle labbra. Vedo Gaia che ha fatto finta di addormentarsi sulla spalla di Lucas.
《Ma che accollo è questa?》dice sussurrando a Davide.
《Gaia ma che stai facendo?》chiede Chiara a bassa voce. Lei apre un occhio e dice di stare zitta.
《Proprio come pensavo.》esclama Lucas alzandosi bruscamente e andandosi a sedere vicino a Giacomo l'allenatore.
《Grazie mille.》sbuffa Gaia a Chiara che stava ridendo. Mi giro e noto Hele che ovviamente stava piegata in due dal ridere. Certo come si fa a non ridere in una situazione del genere.
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《Chiudi la porta.》mi dice Gaia. Credo che sia stata la scelta più sbagliata prendere la camera con lei e Chiara. Con Hele l'avrei presa comunque. Non ho intenzione di sapere dei casini che combinerà con Lucas. Menomale che Matteo non c'è altrimenti sarebbe successo un bel casino. Le devo impedire di fare pazzie. Sento la porta sbattere. Oh no. Mi è sfuggita.
《Dove vai?》urlo nel corridoio.
《Ma i cazzi tuoi?》
《Se vai da Lucas ti ammazzo.》
《Se riesci a raggiungermi prima che io arrivi alla sua porta magari potrai fermarmi.》non ci riuscirò mai.
Inizio a correre.
《Dai Gaia fermati.》
《Noooo. Raggiungimi.》è auasi arrivata. Ho un'idea.
《Ahhhh.》mi butto per terra urlando.
《Emi che succede?》si ferma viene verso di me.
《Credo di essermi rotta la caviglia.》esclamo fingendo meglio di come abbia mai fatto.
《Aspetta che ti aiuto ad alzarti.》mi tira su e io inizio a correre verso la porta di Lucas.
《Ops Gaia mi dispiace ormaisono arrivata prima io.》le faccio notare sorridendo.
《Sei una...》la porta dietro di me si apre.
《Che ci fate qui?》
Oh oh credo di aver sbagliato stanza.

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