Il Male Non Sparisce... O Cambia O Si Nasconde

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Tom e Sabine erano appena scesi dal taxi, con ancora addosso la paura di tutto ciò che fosse successo durante la loro assenza.

«Secondo te stanno bene Tom?» gli domandò prendendo la sua borsa, mentre il marito recuperava i bagagli.

«Ne sono certo Sabine, Adrien e Marinette non sono due ragazzi che si arrendono, hanno coraggio da vendere e poi c'era Gabriel per loro, non abbiamo da preoccuparci...» la rassicurò lui, accarezzandole il viso.

Sabine sorrise, notando poi che la boulangerie fosse stranamente aperta. La serratura della porta non era scassinata, e l'unica persona che sapeva dove si trovasse la chiave di scorta era... Marinette.
Sabine aprì di scatto la porta, facendo sì che il campanello suonasse. Notò le luci accese, il pavimento spazzato, ogni cosa al suo posto.

«Bentornata signora Dupain-Cheng.» la salutò una voce maschile, appena arrivata dal laboratorio della boulangerie.

«Adrien?» domandò Sabine, facendo annuire il ragazzo, mentre dietro di lei entrava anche Tom: «Ma... Se tu sei qui... Dov'è Marinette?» chiese lei già con le lacrime agli occhi.

«Ah lei... È qui» rispose lui sorridendo, poco prima che la ragazza nominata uscisse dal laboratorio, con indosso il grembiule da lavoro e i capelli legati in una coda bassa.

«Ciao mamma... Ciao papà...» li salutò lei sorridendo, poco prima che la madre le corresse incontro e l'abbracciasse con tutte le sue forze, iniziando a piangere dalla gioia.

«Tesoro... Sei qui...» singhiozzò Sabine, mentre Marinette ricambiava l'abbraccio della madre.

«Salve anche a lei signor Dupain-Cheng» lo salutò Adrien, con un gesto della mano.

Tom gli sorrise, lasciando le valigie all'entrata e poi raggiungendo Adrien, dandogli delle leggere pacche sulla spalla.

«Grazie ragazzo... Senza di te la mia bambina non sarebbe più tornata a casa...» lo ringraziò Tom, vedendolo ricambiare il suo sorriso.

«In realtà sono io che devo ringraziare lei...» rivelò Adrien, voltandosi verso Marinette: «È stata la prima dopo tanto tempo a farmi capire cosa fosse davvero l'amore... È per merito suo se io sono qui...» aggiunse poco dopo, vedendo Sabine accarezzare lievemente il viso della figlia.

«Entrambi siete qui grazie a l'altro... Non è una coincidenza... Ma un segno del destino...» gli ricordò Tom, spostando anche lui lo sguardo verso la figlia: «E se lei è felice... Lo sono anch'io...» disse infine, lasciando la spalla di Adrien.

«Sei diventata così grande in un anno... Lontana da tutto e tutti... Avevo paura che non ti svegliassi più...» singhiozzò Sabine, accarezzando ancora il volto di Marinette.

Lei sorrise, asciugando le lacrime della madre guardandola dritto negli occhi: «Sono qui adesso... E nessuno mi porterà più via... Mai...» rispose lei, continuando a sorridere.

«La mia bambina...» singhiozzò Sabine, accarezzandole i lunghi capelli neri: «Sarò per sempre fiera di te...» le sussurrò subito dopo, alzandosi sulle punte e lasciandole un bacio sulla fronte.

Tom si avvicinò a lei, accarezzandole la testa.

«Gli occhiali da dove arrivano?» le chiese subito dopo, mentre se li tirava su.

«Ehm... Diciamo che abbiamo avuto un piccolo problema di vista, nulla di serio...» rispose subito dopo lei, facendo sorridere il padre.

«Avete qualcosa in programma?» domandò Sabine, mentre i ragazzi si scambiavano un veloce sguardo.

«Non credo. Non possiamo certo pensare a noi stessi dopo che voi ci avete visti bloccati su di un letto per quasi un anno...» rispose Marinette, ritornando a guardare i genitori: «Pensavo di stare un po' di tempo con voi... Per... Sapete recuperare il tempo perso...» disse lei infine, mentre Adrien le si avvicinava cingendole le spalle con il braccio.

A Dream? - Miraculous Ladybug ~ [Completata]Where stories live. Discover now