Non Ti Lascerò... Mai

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_-Novembre-_

Un altro mese passato e non era migliorato un bel niente.
Marinette aveva la febbre, ormai era chiaro a tutti lì dentro. La cosa strana, che faceva salire i brividi ai genitori e agli amici, era il fatto che anche se non lasciava la mano di Adrien, lei peggiorava.
L'infermiera Fleur non poteva più abbandonare la stanza, la presa cedeva troppo spesso e nessuno dei loro parenti poteva restare lì a tenerli d'occhio.

«Povera cara...» sussurrò accarezzandole il viso, mettendole poi la solita pezza bagnata di acqua fredda sulla fronte.

Marinette sudava, sudava davvero tanto, nonostante l'inverno fosse ormai alle porte. Il suo respiro era davvero affannato e parecchio frequente, le sue condizioni stavano peggiorando in modo esponenziale.

«Sei forte... Lo so molto bene, però devi farti aiutare... Non ce la puoi fare da sola» le disse sistemandole il ventilatore vicino.

Come aveva detto Gabriel, il mese scorso, quando lei aveva aperto gli occhi era una cosa assolutamente normale del coma, non era una certezza che lei si stesse svegliando. Adrien aveva smesso di piangere pochi giorni dopo la visita di Alya e Nino, non tornando più sorridere.
Fleur avvicinò la mano al collo della ragazza, allontanandola poco dopo: si era alzata di nuovo la febbre e nella stanza lei rischiava di congelare.

«Marinette... So che non mi conosci e che forse non mi senti, ma per favore, lasciati aiutare da Adrien...» la supplicò Fleur, bagnandole di nuovo la pezza con acqua fredda, rimettendogliela sulla fronte.

Adrien non si muoveva, non piangeva, non tremava. Era immobile come una statua. Fleur sperava con tutto il cuore che Adrien riuscisse ad aiutare Marinette, perché se continuava così, rischiava davvero di non svegliarsi mai più.

«Fidati di lui... Per favore...» le sussurrò, avvicinandosi poi alle mani dei due, notando che la presa di Marinette era di nuovo ceduta, stava per lasciare la mano di Adrien.

Fleur, prima che potesse muovere un solo muscolo, sgranò gli occhi, alla vista di come i muscoli di Adrien si fossero tesi, stringendo maggiormente la mano di Marinette.
Lei sorrise, spostando poi lo sguardo verso il viso della ragazza.

«Si vede che sei molto importante per lui...» mormorò a bassa voce, continuando a fare i suoi controlli.

Loro potevano aiutarsi, però lei doveva comunque tenerli d'occhio, non doveva lasciarli soli un attimo.

- - - - - - - -

Vent lo aveva trascinato di nuovo nell'auto. Gli aveva detto che era una cosa di massima importanza e doveva assolutamente raggiungere un posto, di cui non aveva capito nulla.

«Avanti scimmione! Premi su quell'acceleratore, non abbiamo tempo da perdere!» gli urlò Vent dai posti dietro, facendogli stringere i denti per bloccarsi da solo la voglia di strozzare quella mezza calzetta che aveva alle spalle.

Poteva essere un hacker formidabile. Poteva essere la sua unica fonte di informazioni. Poteva anche essere una persona intelligente e sveglia... Ma in quel momento l'unica cosa che voleva fare era lanciarlo fuori dal finestrino.

«Frena!» gli urlò ad un tratto, distogliendolo da tutti i suoi piani geniali per ammazzarlo con solo il volante.

«Ma ci vedi testa di primate?! Siamo ad un incrocio e tu non freni?! Ma roba da matti!» sbraitò Vent, continuando a parlare su cose che a lui non interessavano minimamente.

Lui stava letteralmente impazzendo. In tutta la sua vita non aveva mai avuto così tanta difficoltà a tenere a freno la sua rabbia come in quel momento. A momenti piegava il volante per quanta forza stesse usando per girare.

A Dream? - Miraculous Ladybug ~ [Completata]Where stories live. Discover now